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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Una "Pastasciutta antifascista"
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di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Il dragaggio dell'Arno si può fare?
ll dragaggio dell’Arno, la darsena Europa e il delfino.

5/10/2020 - 18:56

  Pisa, 5 Ottobre  2020 

ll dragaggio dell’Arno, la darsena Europa e il delfino.


      Mentre lamentiamo gli ingenti danni al litorale provocati dall’ultima mareggiata, apprendiamo che un recentemente eletto in Regione propone il dragaggio dell’Arno anche nel tratto che attraversa la città, con il rischio così di trasformare Pisa in una gravina lucana, inquinare ancor di più le falde freatiche, indebolire le fondamenta degli argini e dei ponti, aumentare l’erosione del litorale.  L’erosione infatti è accentuata dalla riduzione dell’apporto dei sedimenti fluviali e per questo fu vietata l’estrazione della rena dell’Arno: basta fare una passeggiata sull’argine da “La cella” fino a Riglione e oltre per vedere gli scheletri degli edifici di dragaggio opportunamente chiusi in passato. Inoltre il dragaggio dell’Arno aumenterebbe l’inquinamento salino dei terreni circostanti provocato dalla corrente di acqua marina che sarebbe facilitata ancor di più a incunearsi sotto quella di acqua dolce: anche a “Porta a mare” si pescano a traina i ragni, da altri conosciuti volgarmente come “spigole”, che sotto il fiume risalgono fino a lì, come quel povero smarrito delfino che qualche anno fa attirò decine di impietosi fotografi.
       Non vogliamo aggiungere ulteriori preoccupazioni a quelle dovute alla cementificazione dell’ ”Area marina protetta della Meloria”. Parliamo della costruzione della Piattaforma Europa che protendendosi  in mare per 1,5 km, avrà  effetti sul drift litoraneo aumentandone l’erosione come ammesso dagli studi preventivi dell’autorità portuale di Livorno.Invitiamo perciò le amministrazioni comunali e regionali  ad essere prudenti nel sostenere progetti pericolosi non supportati da studi scientifici: ci uniamo a Legambiente sez. di Pisa e ITALIA NOSTRA, sez. di Pisa e Livorno, per chiedere opportune valutazioni scientifiche fatte da enti terzi e non da quelli parte in causa.
           A Pisa gli scienziati non mancano: dunque, cosa aspettiamo a far  lavorare il “Team coste“  del dipartimento di Scienze della Terra della nostra Università, che insieme alle altre due Università toscane ha come obiettivo proprio lo studio della dinamica dei sistemi costieri toscani e la conoscenza  del sistema bacino fluviale-costa-mare? Non può essere la valutazione dell’impatto ambientale della costruenda Darsena Europa un’occasione per dotare la nostra Università di investimenti idonei a implementare le risorse informatiche e matematiche per condurre gli studi di modellazione “virtuale”? Ed ancora: perché per le simulazioni “in vasca” dell’erosione dobbiamo andare all’Università di Bari e invece non  utilizziamo le acque del canale dei Navicelli e l’abbandonato stabilimento ex Siticem di via la vettola?
Ma è indispensabile che le amministrazioni comunali e regionali diano poi seguito alle risultanze dei numerosi studi esistenti sull’erosione costiera pisana, diversi dei quali da loro stesse  commissionate: nel 2003 l’amministrazione di Pisa commissionò all’Università di Firenze gli studi sull’”erosione” e altri  nel 2016 furono commissionati anche dalla Provincia al proprio Servizio difesa del suolo; ed ancora nel 2012 per il “cuneo salino” il Comune curò una collana scientifica (M.V.Civita e M.Redini) con l’università di Pisa  e il Politecnico di Torino.
 

 
 
 
 
 



Fonte: Per Associazione degli Amici di Pisa- Dr- Franco Ferraro
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