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Si conclude oggi a Marina di Pietrasanta, nell' ineguagliabile ambientazione della Versiliana, la mostra di Gavia "Ikonika a chi?", quadri in libertà nel verde parco delle Ninfee, terzo appuntamento che certifica la grande sintonia tra l'artista e l'importante festival artistico, culturale, politico,ecc...
La mostra, come racconta Gavia,  è un viaggio intimo, dove ognuno inventa un percorso, indugia davanti ad acquarelli, oli od organza dipinta, opere senza titolo, non solo per ammirarle, ma per dialogare con loro.

Cani: quando è obbligatoria la museruola?
La museruola .....
Le “forti piogge che alterano la qualità dell’acqua .....
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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Abbiamo  scelto di diffondere il materiale del Festival di bioetica non solo per il tema di questo anno che riguarda così da vicino il futuro anche di noi donne ma  per onorare  la numerosa partecipazione femminile nella organizzazione e in tutti i  vari ambiti degli interventi che ne farà un Festival di grande interesse per noi donne .

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di Carlo Bertini
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Roberto Sbragia – coordinate iniziative infrastruttura FiPiLi Forza Italia
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Reggio Emilia, da Venerdì 23 Agosto
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Di Umberto Mosso
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Incontrati per caso...
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Dal Wueb
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Fata Idro ha fatto un miracolo: quello vero balsamico salvifico.
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Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Cresce il patrimonio verde del Comune di Lucca
Verde pubblico, nuovi 1370 alberi su tutto il territorio comunale

7/10/2020 - 13:59

Verde pubblico, nuovi 1370 alberi su tutto il territorio comunale foto
Ecco la mappa degli interventi previsti per accrescere il polmone verde cittadino messo alla prova da malattie e rischio cedimenti

Cresce il patrimonio verde del Comune di Lucca. Entro il prossimo autunno saranno messi a dimora 1370 nuovi alberi su tutto il territorio, dalle Mura ai viali di circonvallazione fino ai quartieri, ai paesi e alle frazioni. Un’operazione di forestazione urbana presentata questa mattina (3 ottobre) dal sindaco Alessandro Tambellini, dall’assessore all’urbanistica Serena Mammini, dall’assessore al verde pubblico Celestino Marchini, dall’agronoma Irene Benvenuti, dalla dirigente Antonella Giannini e dal responsabile dell’ufficio competente Andrea Biggi.

La programmazione delle nuove piantumazioni affianca l’imponente lavoro di censimento e monitoraggio delle alberature iniziato due anni fa, quando la cura del verde è tornata a essere competenza dell’ente. È da questa ricognizione puntuale, che ha interessato in primo luogo i percorsi più frequentati da pedoni, ciclisti e automobilisti, che sono emerse criticità irreversibili: al punto che circa cento alberi dei 2500 censiti sulle Mura e e sui viali, il 4 per cento del totale, sono stati o dovranno essere abbattuti per ragioni di pubblica sicurezza. Tra questi, il maestoso tiglio sugli spalti di fronte alla stazione, ben visibile da viale Regina Margherita, all’inizio del percorso che conduce alla sortita San Colombano e che in questi giorni è stato transennato.
 
Il tiglio che dovrà essere abbattuto
“L’amministrazione comunale ha richiesto numerosi approfondimenti – ha spiegato l’agronoma Irene Benvenuti – per evitare l’abbattimento ma, purtroppo, non ci sono alternative. Le fronde rigogliose non sono sinonimo di salute per un albero che, come ogni essere vivente, non ha vita eterna. La tomografia ha confermato quello che a un occhio esperto non sfugge da una prima analisi della corteccia: il tronco è ormai vuoto, così come lo sono i rami principali. Sarà sostituito da un albero già maturo, per mitigare l’impatto paesaggistico. Non ci sono cure per un albero cariato e la marcescenza avanza fino a che il tronco si apre in due, i rami cadono. È così che un albero muore. Ma se in un bosco questo è un processo naturale che si ripete da sempre – continua l’agronoma incaricata dal Comune di Lucca – in un contesto urbano la situazione è ben diversa, ne va della sicurezza delle persone”.
Tac del fusto del tiglio: lo spazio azzurro è vuoto


Una responsabilità tutta sulle spalle del primo cittadino, che tiene a precisare la serietà di ogni iter seguito: “Non prendiamo decisioni con leggerezza – dice Alessandro Tambellini – e certo non ci diverte dover abbattere degli alberi. Le piante ammalorate che non danno garanzia di tenuta devono essere abbattute, per prevenire incidenti con conseguenze gravi, e sostituite da nuove piante giovani, capaci di produrre più ossigeno, in un rapporto di riproduzione di uno a due. È seguendo questo principio che la nostra amministrazione porterà a compimento un piano di riforestazione urbana, accrescendo un patrimonio verde che già oggi annovera 10mila alberi”.
Sono in corso di redazione strumenti di programmazione e partecipazione per una condivisa e ragionata messa a sistema delle alberature sul territorio comunale: un masterplan del verde pubblico, con la collaborazione dei consiglieri comunali, del tavolo del verde e degli stessi cittadini, che saranno invitati a offrire i propri contributi nel corso di incontri pubblici; e un regolamento del verde pubblico comunale, che permetterà di condividere linee guida attente e aggiornate per la gestione ordinaria dei ‘polmoni’ cittadino.

“Da molto tempo mancava un’attenzione così sistematica per le aree verdi – osserva l’assessore Serena Mammini – e riportarne la cura sotto l’egida del Comune, dopo anni di frazionamento delle competenze tra enti diversi, ha avviato un processo virtuoso di maggiore consapevolezza. Negli strumenti di pianificazione urbanistica abbiamo avuto cura di prevedere collegamenti verdi, presenze che qualificano l’esperienza dello spazio pubblico che le persone fanno. Le nuove messe a dimora concretizzano quello che è stato pianificato e iniziano a restituire un nuovo disegno. Lucca è una città con un’importante tradizione arborea, ci sono piante del tutto assimilabili a dei monumenti per imponenza e grazia. Piange il cuore ogni volta che i nostri agronomi ci comunicano che è necessario abbattere un albero, sebbene consapevoli che sul lungo periodo il patrimonio verde cittadino sarà ancora più numeroso e rigoglioso”.
Molti alberi piantati negli anni Sessanta scontano una certa inconsapevolezza che, col regolamento del verde e con le conoscenze acquisite nel tempo, per le nuove piantumazioni sarà scongiurata. Un certo gusto esotico dell’epoca, infatti, ha favorito la messa a dimora di specie arboree non autoctone che, vissute in contesti climatici non ottimali, hanno finito con l’ammalorarsi precocemente: si pensi ai cedri del Libano o ai pini. “Ci piacerebbe trovare risorse per incentivare nuove pioppete su aree private”, afferma l’assessore Mammini.

“Vogliamo coinvolgere il più ampio numero di cittadini possibile – dice l’assessore Celestino Marchini – nella redazione del masterplan del verde. Gli alberi non sono soltanto belli da vedere ma svolgono un’importante funzione ecosistemica, assorbono anidride carbonica e sono efficaci filtri naturali per migliorare la qualità dell’aria. La nostra amministrazione ha lavorato con scrupolo per lasciare un segno in questa direzione, condividendo gli obiettivi dell’agenda europea 2030. Soltanto sulle Mura e sui viali di circonvallazione, giusto a titolo di esempio, saranno piantati cinquecento nuovi alberi: il progetto è quasi finito e presto andremo in conferenza dei servizi con la Soprintendenza”.
Tre gli ambiti di intervento programmati dall’amministrazione comunale: a fare il punto sullo stato di avanzamento dei progetti è l’ingegnere Antonella Giannini. “La stagione ottimale per piantare nuovi alberi è l’autunno. In questi mesi, quindi, saranno messe a dimora 220 alberature – spiega Giannini – acquistate con fondi propri del Comune, che andranno da Chiatri a Ponte a Moriano passando per le vie più a ridosso dell’anello urbano. Il secondo intervento previsto riguarda il sistema monumentale delle Mura urbane e la sua valorizzazione, con nuovi 500 alberi che saranno piantati entro la fine del 2021, così come i 650 esemplari che prevediamo di mettere a dimora grazie al bando regionale di forestazione urbana, in scadenza con la fine di ottobre. Parteciperemo per ottenere l’importo massimo a disposizione di ogni Comune, 400mila euro. Inizia così una grande operazione, con l’inserimento anche di nuove essenze e specie di valore ornamentale sul territorio”.

Nel frattempo sono iniziate le rimozioni di circa 70 ceppe di alberi abbattuti, per poter avviare le sostituzioni. “Diverso il discorso per i platani malati di cancro colorato e abbattuti – ha detto il funzionario Andrea Biggi – che purtroppo non potranno essere sostituiti nell’immediato. È infatti necessario attendere qualche anno, in questi casi, per scongiurare lo stesso destino ai nuovi nati. Una sorta di bonifica per prevenire contagi che riguarda anche i platani di piazza Napoleone. Dal censimento sullo stato di salute degli alberi sulle Mura – aggiunge Biggi – è emerso che le buone notizie riguardano soprattutto il tratto che dal Caffè delle Mura va verso nord, fino al baluardo San Martino: quegli alberi, infatti, sono stati ripiantati negli anni Novanta dopo l’ecatombe generata proprio dal cancro colorato”.
Le nuove alberature nel dettaglio
Per le Mura e per i viali di circonvallazione sono previste 500 nuove alberature finanziate con i fondi ministeriali per i restauro e la valorizzazione delle Mura. In questo caso si tratterà di specie già presenti sulle Mura e sui viali.
Altre 220 alberature saranno acquistate e piantate con mezzi propri dell’amministrazione: gli interventi riguarderanno 20 cipressi in via di Chiatri, 15 carpini in viale Cadorna, 50 carpini in viale Matteo Civitali, 30 ciliegi da fiore in via Pascoli, 3 tigli nel nuovo parcheggio della scuola di Vallebuia, 15 liquidambar in viale Barsanti e Matteucci (lato mercato), 33 fra betulle, aceri, liquindambar e ciliegi da fiore nel parco di San Filippo, 7 tigli alla stazione di Ponte a Moriano, 7 bagolari in via Roosvelt. 40 nuove magnolie sono già state sistemate sulla nuova rotatoria di piazzale Boccherini e nel primo tratto di viale Luporini.
650 esemplari saranno ottenuti con il bando di forestazione urbana della Regione Toscana: 16 (8 tigli e 8 aceri) in viale Cavour e piazzale Ricasoli, 34 carpini in via Nieri, 34 (carpini e tigli) zona stadio lato tribuna coperta, 4 ligustri mancanti zona stadio lato gradinata; 16 piante di varie specie saranno inserite a integrazione nel parcheggio dell’obitorio, 6 tigli a integrazione in via Pfanner, 14 querce in via Nottolini, 51 (querce e ontani) davanti sede Polizia Stradale e altri 90 (querce e ontani) sempre in viale Einaudi, 34 (querce e frassini) via del Bozzo, 20 aceri in via Pannunzio, 12 ligustri e sostituzione di un tiglio seccato a Nozzano in piazza della Libertà, 20 alberi dei tulipani in via Carlo Piaggia, e altri 20 esemplari di varie specie in via Dante Alighieri. Inoltre verranno realizzati ben cinque nuovi boschetti urbani: 91 esemplari (olmi, querce, ciliegi, platani e aceri) in via Pistelloni a Sant’ Anna; 58(ontani, ciliegi, noci) a Sant’ Anna, via del Tiro a Segno; 35 esemplari (aceri e ciliegi) in via Squaglia; 56 esemplari di varie specie ornamentali in via Martini a San Filippo; 23 esemplari varie specie in via XXIV maggio a Santa Maria del Giudice.
Questo autunno, inoltre, inizieranno le 3000 nuove messe a dimora in aree comunali agricole inutilizzate del Progetto nuovi alberi pensate in questo caso principalmente per la compensazione delle emisioni di Co2 della città ma anche per ricreare una rete boschiva diffusa (progetto in collaborazione con l’associazione Talea).

Fonte: Elisa Tambellini-Lucca in diretta
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