Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Cetty La Torre su Isabella Conti
E’ sempre lei. Sempre lei.
Lei è la sindaca che a inizio settembre ha ideato “lo zaino sospeso”, per permettere alle famiglie più colpite dal lockdown di poter avere zaini, penne, astucci, matite, tutto per i loro bambini: gratuitamente.
Lei è la sindaca che a fine lockdown non ha lasciato che i ragazzi terminassero l’anno senza il rito del saluto, organizzando un ultimo giorno in sicurezza, in un parco, tutti assieme.
E sempre lei è la sindaca che ieri ha distribuito nelle scuole del suo comune 500 mascherine trasparenti per poter permettere ai bambini con disfunzioni dell'udito e autistici, di poter ancora leggere le labbra dei propri compagni e insegnanti. Di vedere il loro sorriso. E di non sentirsi esclusi.
Isabella Conti, prima cittadina di San Lazzaro, rieletta con l’80% dei consensi, è conosciuta da tutti come “la sindaca più amata d’Italia”. E queste piccole, enormi attenzioni, ti fanno capire il perché.
L’idea di acquistare queste 500 mascherine trasparenti le è venuta dopo aver parlato con la mamma di uno di questi bambini con disfunzioni dell’udito.
Uno di quegli sfoghi di una cittadina a cui spesso, la politica, risponde con una scollata di spalle e un pacca consolatoria. Prima di passare al prossimo impegno della giornata.
Lei no: lei fa sempre così. Se c’è la soluzione la implementa. Se non c’è, se la inventa.
Come durante il lockdown quando, per risolvere il problema degli anziani soli e chiusi in casa, si è messa a chiamarli tutti. Ogni giorno. Uno per uno. Per far loro compagnia.
Ecco, voi ve la immaginate una classe politica così?
E’ pensando a lei che quando sento dire “sono tutti uguali” scrollo io la testa. E rispondo di no: non sono tutti uguali.
Per niente.