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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Mario Lavia
Il disastro di Raggi, Appendino e Nogarin

14/10/2020 - 12:41

Il disastro di Raggi, Appendino e Nogarin


Dopo il fallimento dei suoi sindaci, i grillini si aggrappano al Pd in cerca di una classe dirigente locale

Rimasto senza volti nuovi e idee, il Movimento Cinque Stelle non ha più nulla da proporre mentre a livello nazionale risulta schiacciato fra i dem relativamente rinvigoriti e l’andreottismo di Giuseppe Conte

Con l’uscita di scena di Chiara Appendino dalla competizione di Torino cade uno dei simboli della effimera stagione del grillismo dei sindaci, una delle strade percorse con un certo impeto e anche con successo dal Movimento quando era ancora un Movimento reale. Appendino lascia in seguito alle disavventure giudiziarie, dopo la condanna in primo grado a 6 mesi per falso ideologico, ma più verosimilmente per andare a cercarsi un posto al sole di rango nazionale – si vedrà agli Stati generali di novembre – magari a dar manforte a quel “Grande centro” che si dovrebbe formare intorno a Luigi Di Maio per tamponare gli estremismi di Alessandro Di Battista e i suoi seguaci.

Cade dunque anche Chiara Appendino, simbolo del grillismo dal volto umano, un po’ paternalistico un po’ tecnocratico, quello che nel lessico della moderna filosofia politica si potrebbe ascrivere al nudging – il pungolo, la spinta gentile a orientare le cose -, dunque uno stile ben diverso da quello arrogante di Virginia Raggi o pasticcione di Filippo Nogarin, indimenticabile ex sindaco di Livorno presto costretto a scappare a gambe levate: un trio che avrebbe dovuto concretizzare la via grillina al governo locale ma che è finito per restare impastoiato nelle difficoltà di amministrare le città realmente e non per slogan e incappando spesso in una serie di disastri giudiziari.

Una storia che si è conclusa con un fallimento che attende solo la sconfitta della Raggi per definirsi completo. La chiusura dell’esperienza dei sindaci del M5S che l’addio della Appendino simboleggia – chiusura tutta col segno meno davanti – pone a Di Maio il problema di cambiare spartito, considerato che il ministro degli Esteri, fra un viaggio inutile e l’altro, si è ben reso conto che il suo Movimento diventato Partito non ha nomi né idee che possano risultare vincenti nelle competizioni locali. Tutte le batoste di questi ultimi anni stanno lì a dimostrarlo.
Ecco perché Di Maio punta tutto sul Pd. Senza il partito di Nicola Zingaretti il Movimento Cinque Stelle a livello locale non ha più nulla da proporre mentre a livello nazionale risulta evidentemente schiacciato fra un Pd relativamente rinvigorito e l’andreottismo di Giuseppe Conte (di cui non sa come sbarazzarsi). Lo schema spartitorio immaginati dal leader (di fatto) del M5s potrebbe essere presto applicato a Torino, dove i grillini rivendicano comunque un ruolo da protagonisti seppur in accordo con il Pd: e si sta lavorando per individuare un candidato comune “alla Sansa”, nella speranza che funzioni meglio del modello, gira il nome del professor Guido Saracco, preside del prestigioso Politecnico.

Per il Partito democratico, che ha anch’esso bisogno di un alleato, l’offerta politica di Di Maio appare un’ottima chance per riprendersi un città-simbolo come Torino da cui venne clamorosamente estromessa da questa giovane ragazza che sconfisse un big come Piero Fassino, sindaco uscente, una ferita che d’incanto oggi appare rimarginata nel segno del comune interesse di Pd e M5s. A Torino e forse non solo a Torino.





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15/10/2020 - 0:03

AUTORE:
GIO'

I grillini all'inizio mi erano simpatici, condividendo parecchie delle loro analisi, il disgusto per una politica corrotta e manovriera, priva di scrupoli ed affarista, condannavano il gap e lo scollamento della politica intesa come classe, dalla società civile.
Auspicavano un maggior impegno civile per superare il vecchio stile di governo, l'immobilismo, le continue mediazioni, condannando il fenomeno di autoreferenziale promozione in casta, i privilegi e le rendite inaccettabili e vergognose godute a fronte di una politica via via più rigorosa e punitiva con il ceto medio...

Erano i propugnatori di una apertura più ampia ed un coinvolgimento maggiore e diretto degli elettori nelle scelte, per superare la vecchia ed obsoleta insufficienza della rappresentanza parlamentare, idee e valori di rigenerazione democratica, promettevano di dare maggior vigore e sostanza ai riti democratici spesso inamidati e irrigiditi delle istituzioni.....

SEBBENE ANIMATI DA BUONE INTENZIONI , MA sconsolatamente, deludentemente, sfacciatamente inoppugnabilmente inadeguati ed ignoranti, privi di esperienza e cultura istituzionale, MA anche privi delle basi elementari dell'amministrazione, come dell'economia, della diplomazia, delle questioni e relazioni internazionali, di mercato, del commercio, del lavoro, dell'industria, dell'agricoltura e in ogni campo dello scibile umano....

SI diceva.... meglio ignoranti che ladri, UNO VALE UNO,, NO TAV, NOVAX, NO AL DOPPIO MANDATO, NO AL MES, NO AL RIGORE, spesso non comprendendo quello che si diceva, senza approfondimento ne consapevolezza,, e si è finito per tradire, comunque contraddire nei provvedimenti o nelle battaglie, i principi ispiratori che si intendeva invece promuovere....

tutto cio' per semplice ignoranza, o SE LA VOLETE METTERE IN ALTRO MODO, PER MANCANZA di una classe dirigente preparata....

le intenzioni venivano contraddette da slogan e mimetismi propagandistici, a solo beneficio della base radicale, ripetuti come litanie senza costrutto, dei solerti parlamentari, istruiti al mattino dalla macchina dell'organizzazione stampa, imbeccati come irritanti pulcini a proclamare la verità ortodossa del giorno.... ripetuta all'infinito senza variazioni e senza sgarrare dalle indicazioni ricevute.... diventando bandiere e simulacri ormai vuoti di battaglie ideologiche confuse...

è questa la democrazia?

oppure l'affidarsi ad una piattaforma web privata, il cui deus ex machina, si erge a ras o satrapo orientale, celebra i rituali del consenso per acclamazione, privo di qualsiasi legittimazione, che non sia l'investitura ereditaria
diventando uno dei principali esponenti diffusori della linea e del verbo del movimento'

CHE DIRE DELLE FALLE INFORMATICHE, DEI SOSPETI DI MANIPOLAZIONE, della scarsa trasparenza, dei criteri di rappresentanza, delle credenziali d'accesso, della scarsa informazione, e preparazione dell'assemblea virtuale, del voto espresso per umore o per capriccio da chi è completamente all'oscuro delle questioni dibattute, dei privilegi amministrativi, dell'arbitraria discrezionalità nella cronologia e formulazione dei quesiti'

nel rifiuto del MES, ritenuto strumento di influenza e di pressione dei poteri forti, quando i suoi capitali potrebbero essere usati subito per risolvere le problematiche della sanità in sofferenza?

si accampano presunti intrighi della troika, intromissioni dell' UE, catastrofi , lacrime e sangue, senza considerare che quei soldi servono con urgenza, e reperirli sul mercato sarebbe più oneroso?

A quel punto il debito sarebbe maggiore e senz'altro gli interventi dolorosi e i diktat imposti dalla realtà, causa il mercato libero dei capitali, senz'altro più probabili!

La sostenibilità dello sviluppo è stata equivocaTA nell'assunto della " decrescita felice, SALVO RENDERSI CONTO CHE SE NON AUMENTA IL PIL E SE NON CREDCE L'ECONOMIA, MANCANO LE BASI DEL WELFARE.

IL rigore morale e il giustizialismo, propugnati non senza motivo, in nome di criteri di equità e giustizia, nonché decenza, sono riusciti a partorire provvedimenti insignificanti e modesti, con risparmi risibili, senza incidere i problemi veri. del funzionamento delle istituzioni.

i tagli dei propri emolumenti parlamentari, invece hanno generato riottose controproducenti proteste persino tra le loro fila,....

avvicinarsi ai cinesi, ha voluto dire conseguenze nelle relazioni con gli americani, l'imperizia contrattuale e negoziale, il disastro in LIBIA, DOVE ORMAI SPADRONEGGIANO EGIZIANI E TURCHI, che organizzano i furti sbarchi degli immigrati in Italia utilizzandoli come strumento di pressione.


ma è IN GENERALE IL VUOTO DI IDEE , DI VALLORI CONDIVISI, DI INIZIATIVA IN OGNI CAMPO, e DI vISIONE E INDIRIZZZI DELLA SOCIETà E DEL PAESE a rendere drammatica la situazione generale, ed in picchiata le sorti elettorali e del consenso futuro del movimento!

non sanno rispondere e. non hanno la minima idea su cosa fare da grandi, affermano come facevano ingenuamente una volta i bambini, di volere la pace nel mondo, o altre ecumeniche iniziative, ma nel concreto, non saprebbero da quale parte iniziare a gestire, organizzare o anche a discuterne, o chi invitare al dibattito, finendo per scatenare una rissa, anche fra gli interlocutori. di pace....

14/10/2020 - 13:10

AUTORE:
Mauro

Un attento osservatore fa notare come su 46 sindaci eletti dai grillini, nessuno sia giunto a svolgere il secondo mandato, escluso Pizzarotti di Parma, uscito però, in modo burrascoso, dal Movimento. Questo dato evidenzia che non ci si improvvisa amministratori di una città, che ci vogliono preparazione, competenza, conoscenza per guidare un Municipio e per rappresentare una comunità, che non basta ripetere come un mantra, come fece la Raggi, "Signori, l'aria è cambiata" se poi non si avvia un vero mutamento e se non si è in grado di realizzare ciò che si è promesso.