Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
"Obbligare i parrucchieri a chiudere anche se rispettano le regole non è giusto e non ha senso.
Si dice: ma i parrucchieri non sono attività essenziali. Trovo ipocrita questo concetto: cosa è essenziale e cosa no?
Per chi vive del proprio lavoro sono essenziali quelle attività. Per chi ha investito per sanificare chiudere oggi sarebbe un colpo mortale. Vale ovviamente per tutti, dai teatri ai ristoranti, dai negozi alle librerie ma segnalo il caso dei parrucchieri perché mi sembra l’indice di una certa demagogia nell’affrontare un problema enorme come quello del CoronaVirus. Finché non ci sarà il vaccino dobbiamo convivere con il contagio. E non possiamo pensare di chiudere tutto per mesi. Parliamo di tamponi rapidi, di tracciamento, di terapie intensive, di trasporti su cui le Istituzioni sono molto in ritardo: non buttiamo la croce addosso ai cittadini. E se parrucchieri e teatri rispettano le regole, perché dobbiamo chiuderli per mesi?
Il Governo dovrebbe valutare bene la situazione nel Paese prima di fare forzature."
#MariaElenaBoschi 💙