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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
"I ristoranti stanno morendo, salviamoli così"
Bottura scende in campo e scrive a Conte

27/10/2020 - 13:41

Bottura scende in campo e scrive a Conte: "I ristoranti stanno morendo, salviamoli così"

Massimo Bottura (foto Paolo Terzi) 
L'appello del più famoso e premiato chef italiano al presidente del Consiglio. "Ecco cinque misure che servono per non perdere un pezzo fondamentale dell'identità nazionale"

I ristoranti sono ambasciatori dell'agricoltura, sono il motore del turismo gastronomico, sono i protagonisti di una rivoluzione umanistica che coinvolge il sociale. Ma con le misure contenute nell'ultimo Dpcm approvato dal presidente del consiglio Conte, tanti ristoranti sono destinati a sparire. E così sparirà un pezzo fondamentale della cultura del Paese. Così scrive Massimo Bottura, il più famoso e premiato chef italiano, in una lettera aperta al presidente del Consiglio Giuseppe Conte, con la quale sollecita cinque interventi fondamentali, a cominciare dalla chiusura dei locali non prima delle 23.
Roma, alle ore 18 scatta la chiusura di bar e ristoranti: il videoracconto

Ecco il testo della sua lettera-appello:"Io mi domando: Ma noi chi siamo? Io credo che oggi un ristorante, in Italia, valga una bottega rinascimentale: facciamo cultura, siamo ambasciatori dell'agricoltura, siamo il motore del turismo gastronomico, facciamo formazione, ed ora abbiamo dato inizio ad una rivoluzione culinaria "umanistica" che coinvolge il sociale.L'ospitalità e la ristorazione, l'arte e l'architettura, il design e la luce sono gli assi portanti della nostra identità. Negli ultimi cinque anni a Modena, grazie ad un micro ristorante come l'Osteria Francescana, sono nati oltre 80 b&b.

È nato il turismo gastronomico dove migliaia di famiglie, coppie, amici, passano due o tre giorni, in giro per l'Emilia, a scoprire e celebrare i territori e i loro eroi: contadini, casari, artigiani, e pescatori. Focalizzandoci sulla ristorazione in pochi oggi hanno liquidità, anzi, oggi più che mai ci sentiamo soli.Abbiamo chiuso a marzo e ci avete chiesto di riaprire dopo tre mesi rispettando le regole. L'abbiamo fatto.In tantissimi si sono indebitati per mettersi in regola: mascherine, gel, scanner di temperatura, saturimetri, sanificazione dell'aria, test per tutto lo staff, ingressi alternati, tavoli distanziati.

Per uscire da questa crisi senza precedenti, abbiamo bisogno di speranza e fiducia. La speranza è quella che ci mantiene in una condizione attiva e propositiva. La fiducia è credere nelle potenzialità personali e degli altri.La forza principale che ci ha sempre sostenuto è il sogno, non il guadagno. Oggi, senza liquidità, perché in tanti continuano a sognare con l'incasso giornaliero, molti non ce la faranno e il paese perderà una delle colonne portanti della sua identità.
Covid, le ultime cene prima del Dpcm: romani e turisti al ristorante tra le preoccupazioni dei gestori

La mancanza di contante porta prima di tutto al mancato pagamento degli stipendi, poi dei fornitori, le rate dei mutui e infine gli affitti. Serve un segnale che ci riporti fiducia.Ora si rischia la depressione.Ora abbiamo bisogno di coraggio e di stimoli.Per trovare la voglia di continuare e non sentirci soli. 

In concreto abbiamo bisogno:1) Della chiusura serale almeno alle 23.00 2) Di liquidità in parametro ai fatturati.

3) Della cassa integrazione almeno fino alla stabilizzazione del turismo europeo.

4) Della decontribuzione 2021 visto che per il 2020 abbiamo già adempito in pieno.

5) Dell'abbassamento dell'aliquota iva al 4% per il prossimo anno.



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30/10/2020 - 23:00

AUTORE:
Duca Baldinacco, "alleato" del Conte Giuseppi

Lo chiamano-Pandemic crisis support-
perchè MES tutti ricordano la Grecia e la troica.
Hai voglia di dire che la troica non esiste più e dissero che al MES dovevano cambiargli il nome, ma...
Ma i poveri grillini che han quasi vinto le ultime politiche dicendo no a tutto ed invece gli tocca dire: vaccinatevi tutti contro l'influenza stagionale perchè se il termometro segna più di 37,5 si va tutti all'ospedale non ci si leva le più gambe per davvero ed anche in casa fra marito-moglie-figlioli-nonni, sorelli et fratelle succederebbe un putiferio....te non hai la febbre? quindi sei un asintomatico covizzato!? via di casa!

Il fatto è questo: la 5* son arrivati con un vaffanculo tutti! NO VAX, NO TIP e NO TAP, NO Expo, mai alleati con qualcuno e si sono alleati con il padano e con "il partito di Bibbiano" e se dicessero si ai 37 miliardi di aiuti sanitari a costo zero del MES avrebbero rinunciato a tutto e dal 32% al 5% è stato un baleno e dal 5% allo 0,5 come il Partito Comunista di Rizzo vuol dire da 380 parlamentari a 0 (zero) parlamentari e poi? poi vien da ridere come quando ho letto la lettera aperta al Sindaco di Vecchiano sulla VdS ...come se loro non fossero al governo.
Ora gli attivisti di Vecchiano a 5* forse non lo sanno che Conte è uno di loro e così il ministro degli affari esteri ed altri li a Roma fanno il Consiglio dei Ministri assieme ad Italia Viva, il PD e LeU.
Ein buffi ccunigliuli, maanche chi li alleva pero....?

piesse: Ma se invece di MES lo chiamiamo con il suo vero nome ...Epidemic Support Crisis dite che i 5s lo votano?

30/10/2020 - 21:59

AUTORE:
Edoardo

Alla faccia di quello che dice a me che copio. Sempre fuori tema nonostante la supposta sapienza.
Bona ugo

30/10/2020 - 19:56

AUTORE:
Mascetti Conte di Nodia e duca di Librafatta

....vai su Gugolle, li c'è di dunnicosa. (parola di Armandino) detto Canepa.
......................................................................

10 domande e risposte sul Mes e il Pandemic crisis
di Carlo Canepa

Dopo le elezioni regionali e il referendum del 20 e 21 settembre, all’interno del dibattito politico italiano è tornata d’attualità una questione spinosa per il governo Conte II: la possibilità da parte del nostro paese di chiedere aiuto al Meccanismo europeo di stabilità (Mes) per far fronte all’emergenza coronavirus.

Il 22 settembre, in una conferenza stampa post-elezioni, il segretario del Partito democratico Nicola Zingaretti ha ribadito la necessità di rinforzare il nostro sistema sanitario con i soldi del Mes, mentre il 24 settembre, in un’intervista con La Stampa, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte si è detto invece «agnostico» sul punto, non sbilanciandosi né a favore né contro il Mes.

Il 30 settembre il capo politico del Movimento 5 stelle Vito Crimi ha però dichiarato a Sky Tg24 che «non arriveremo mai al Mes», definito come «l’ultima spiaggia». Il Movimento 5 Stelle è invece storicamente contrario al sostegno del Meccanismo europeo di stabilità, mentre diversi esponenti di partiti di maggioranza – come Italia Viva e Liberi e Uguali – si sono detti favorevoli. L’opposizione, a parte Forza Italia, è invece compatta nel ritenere inutile e potenzialmente dannoso il Mes.

Ma quali sono le ragioni dei pro e dei contro all’interno di questo dibattito? Conviene chiedere aiuto al Mes, oppure no? Abbiamo risposto alle 10 domande principali sulla questione, per avere un quadro il più possibile chiaro su qual è la posta in gioco.

1. Che cos’è il Mes?
Innanzitutto, facciamo un po’ di ordine sulla natura del Meccanismo europeo di stabilità (European stability mechanism, o Mes). (MESSE X e Vecchianesi)

Il Mes – noto in Italia anche con il nome di “Fondo Salva-Stati” – è un’istituzione finanziaria internazionale nata nel 2012, i cui membri sono i 19 Stati europei dell’area euro. Il suo obiettivo è aiutare i paesi che ne fanno parte qualora si trovassero in una situazione di difficoltà economica.

Il Mes mette a disposizione diversi strumenti di aiuto:

i prestiti dati in cambio dell’accettazione di specifiche condizioni, come riforme in ambito macroeconomico (art. 16 del Trattato del Mes);
l’acquisto di titoli di Stato sui mercati primari (art. 17) o secondari (art. 18);
l’accesso a linee di credito precauzionali (art. 14) di due tipi: la Precautionary conditioned credit line e l’Enhanced conditions credit line;
i prestiti per la ricapitalizzazione indiretta di istituti finanziari e le ricapitalizzazioni dirette (art. 15).
Dove prende il Mes le risorse per aiutare gli Stati in difficoltà? L’istituzione ha la capacità di emettere titoli sui mercati a condizioni vantaggiose, ossia a tassi di interesse molto bassi, vista la sua solidità finanziaria. I soldi raccolti vengono poi dati in prestito ai paesi che ne fanno richiesta.

Come garanzia per l’emissione di questi titoli, il Mes ha a disposizione un capitale da circa 80,5 miliardi di euro, versato dai suoi 19 membri. L’Italia è il terzo azionista del Mes: ha versato circa 14,3 miliardi di euro nel capitale e detiene il 17,8% delle quote dell’istituzione. Nel complesso, il Mes può contare su un capitale sottoscritto di circa 704,8 miliardi, ma come suggerisce il nome questi non sono soldi che sono già stati versati, ma sono quelli che i membri si sono impegnati a versare in caso di necessità (Figura 1).


La suddivisione del capitale versato e sottoscritto del Mes. Fonte: Mes
Il Mes è inoltre governato da tre organismi principali: al vertice c’è il Boards of governors, dove siedono i ministri dell’Economia e delle Finanze dei 19 Stati membri, ossia i membri dell’Eurogruppo, con a capo il loro presidente, l’irlandese Paschal Donohoe; subito sotto c’è il Boards of directors, con i direttori generali del Tesoro dei singoli paesi; e infine il Management board, con a capo il direttore generale Klaus Regling.

In base al trattato del Mes le decisioni sono prese all’unanimità e, in casi di urgenza, a maggioranza qualificata dell’85% dei voti. Con in mano oltre il 17% delle quote, l’Italia – come Francia e Germania – ha dunque in ogni caso il diritto di veto.

Vediamo adesso perché il Mes è tornato centrale nel dibattito politico italiano con l’emergenza coronavirus.

2. Che cos’è e come funziona il 'Pandemic crisis support'?
Il 9 aprile scorso, a oltre un mese dallo scoppio dell’epidemia di COVID-19 in Europa, l’Eurogruppo – un organo informale che riunisce i ministri dell’Economia degli Stati dell’area euro – ha proposto di utilizzare il Mes, attraverso la creazione di un nuovo strumento, per aiutare economicamente i paesi membri colpiti dal contagio.

I dettagli di questo strumento sono stati decisi sempre dall’Eurogruppo un mese dopo, l’8 maggio, mentre la settimana successiva il Board of governors del Mes ha reso operativo il Pandemic crisis support, la nuova linea di credito che poggia su uno strumento già presente, l’Enhanced conditions credit line (Eccl). Questa è una delle due linee di credito precauzionali che mette a disposizione il Mes e di cui abbiamo fatto un breve cenno in precedenza.

Fino alla fine del 2022, i 19 Stati membri del Mes potranno chiedere l’accesso al Pandemic crisis support, ossia a un prestito per un valore massimo pari fino al 2% del loro Pil del 2019.

Per l’Italia, che nel 2019 ha avuto un Pil di circa 1.788 miliardi di euro, stiamo parlando di un prestito massimo di circa 36 miliardi di euro. Per avere un’ordine di grandezza, questa cifra è pari a poco meno di un terzo della nostra spesa sanitaria nazionale annuale.

In totale, se tutti i paesi dell’area euro chiedessero l’accesso al Pandemic crisis support, sarebbero mobilitate dal Mes risorse complessive fino a 240 miliardi di euro. Ma come vedremo tra poco, c’è dibattito se convenga richiedere questi soldi o se sia meglio, tutto sommato, farne a meno.

3. Per che cosa si possono usare i soldi del 'Pandemic crisis support'?
Il vincolo imposto in sede di trattativa europea a tutti gli Stati membri del Mes è che i soldi del Pandemic crisis support vadano impiegati per spese sanitarie «dirette e indirette» legate all’emergenza COVID-19.

Come si legge nella bozza di piano stilata dalla Commissione europea con cui i paesi possono chiedere il prestito, tra le spese sanitarie «dirette e indirette» sono indicate quelle relative al 2020 e 2021 per interventi, per esempio, di «cura e prevenzione».

La tabella della bozza di piano in cui vanno indicate le spese contiene diversi esempi: i soldi del Mes, tra le altre cose, possono essere usati anche per costi relativi agli ospedali e gli ambulatori, la diagnostica e la ricerca farmaceutica...
continua.....

30/10/2020 - 18:21

AUTORE:
Edoardo

Me lo lasci dire, il conte Mascetti al suo confronto era un dilettante da Corrida.
Pandemic crisis support ? Ma che min....a è ?

29/10/2020 - 22:12

AUTORE:
Lettore della VdS

Guardando la logica dell'oggi è incomprensibile? ma, un ma c'è sempre.
Gianni dell'Uomo Qualunque, (quello che sorte sempre fuori nei momenti di crisi come il comico genovese)...il Giannini ebbe meno fortuna perchè al tempo dell'unità nazionale fatta dai tre partiti con a capo De Gasperi, Nenni e Togliatti ed a quel tempo un capo era un capo ed i Fassina chi, i Ciwati, non rompevano le scatoline con le domandine di cambiamentini ai loro segretari nazionali.
Tempi diversi di vera fame e...l'ometto qualunque spari e nessuno si accorse di niente.

Quelli nuovi (i grillini) son nati con un vaffanculo e...come disse la mamma di Gradulfo di Metato: bada che come ho fatto a fatti ti sfaccio e logica vuole e lo vediamo all'ultima chiusura dei seggi anche in Toscana; la mamma di Gradulfo ha sfatto i vaffanculisti non votandoli.

E...quando la lotta si fa dura, i duri scendono in campo.
Fuori luogo? mica tanto!
I NO Europa di Salvini e Bagnai son battuti, i NO VAX? non ne troviamo più "nemme'n'uno", la TAV si fa, la TAP pure, l'allevamento di cozze pelose al posto dell'acciaieria più grande dell'Europa NO!
Quota 100 si è rivelata la baggianata che era, agevolando chi poteva ancora produrre ricchezza per pagare il debito enorme accumulato anche per pagare il reddito di nullafacenza.
Le elezioni ci saranno quando Matteo Renzi vorrà e cioè alla NORMALE scadenza delle legislatura e...da qui a la....Di Maio chi? Crimi chi? il falegname/giornalista Di Battista chi?
E...in tal di oggi sento dire (frammentariamente) che anche il capo dei senatori PD vorrebbe che scendessero in campo altri più capaci di chi ha già avuto un cartellino giallo per seggioline con le rotelle, pista ciclabile sul ponte di Messina, libri ritirati dall'editore per guarigioni di Pirro da mandare a far compagnia a chi vedeva file di camion passare in un tunnel ancora da fare
....eh si la ministra a 370 gradi verrà ricordata solo per aver battuto nel collegio ritenuto sicuro Daddalema; battuto da Barbara Lezzi, azz..
...eh si baffino d'aringa con il suo partito ConSenso voleva "sfonda" e da li presentarsi lui come PdR al posto del candidato imposto dal PdC dell'epoca e menomale che Mattarella c'è e...Sergio Mattarella convoca il Consiglio supremo della difesa: "Stato di guerra", l'ipotesi per contenere la seconda ondata; mica storie!
Poi vedremo quanto possa reggere ancora il PdC di espressione grillina a rifiutare il Pandemic crisis support.

29/10/2020 - 17:08

AUTORE:
Edoardo

Però copio, anzi pubblico, secondo logica. Lo chef Bottura ha espresso le sue ragioni, valide o meno si vedrà. Io ho pubblicato in risposta quello che avviene nel resto dei paesi,paro paro a noi, in questo caso la Germania ma fosse stata la Francia cambiava poco o nulla. Il suo commento ? Critiche ai 5Stelle e al loro modo di far politica senza alcun riferimento alla questione in esere, ossia la chiusura dei locali alle 18.00. Non è la demcrazia, è la logica...che manca.
Il discorso vale anche per la Corea.

29/10/2020 - 12:47

AUTORE:
Lettore della VdS

Pubblicato il marzo 25, 2013,

(ora i grillini in Parlamento purtroppo son di più e chi l'ha eletti, ora son 10 volte meno, ma era ed è così) e fra di loro non si trova più un NO VAX eppure sono ancora il primo partito in Parlamento anche se in molti son già nel gruppo misto forse per vergogna e rivolta con la loro chiorba svuotata dai Casaleggio et Grillo-


Mi è tornata in mente la celebre frase ‘è la stampa, bellezza’ che il giornalista Ed Hutcheson alias Humprey Bogart recitava nel film “L’ultima minaccia” nel 1952, quando ho sentito l’ultimo sfogo del comico genovese.
Altro che macchina del fango. Altro che schizzi di m…a. Altro che troll pagati dal PD.
Se in Parlamento i 162 eletti grillini si sono fatti notare più per delle cavolate o per la maleducazione profonda (e non dico solo il non stringere la mano alla Bindi), che per l’azione decisa di riformare il Paese, questo è il risultato.
Tante promesse e nessun fatto. Questo è il bilancio grillino di questi primi dieci giorni di parlamento.
Nessun disegno di legge perchè, oggi ci informano, non ne sono capaci e di servirsi dei professionisti che il Parlamento mette a disposizione, non ci pensano proprio (a proposito, il fatto che non vi sia chiaro l’orientamento di questi professionisti, non significa che facciano male il lavoro… tanto peggio di non far nulla).
Nessuna risposta ad alcun tipo di domanda, piuttosto fughe da film poliziesco nelle trafficate strade di Roma. I portavoce che non comunicano, i capogruppo che non ammettono domande (e meno male, perchè quando parlano riescono solo a fare figure pessime).
Nessuna libertà di opinione per gli eletti. “Valuteremo di volta in volta” avevano annunciato, ed ecco che alla prima occasione (il voto alla Presidenza del Senato), non solo si sono spaccati, ma alcuni sono stati accusati di essere “traditori” e minacciati di espulsione… da chi? Dall’unico che non siede in Parlamento, ma ha diritto di veto su ogni aspetto della politica grillina.
Ma soprattutto, e questa è l’aspetto più grave, nessun rispetto per chi gli ha eletti. Perchè di fronte ad una qualsisi domanda, la risposta (quando c’è) del deputato grillino di turno è: “Beppe dice…”, oppure “In rete valuteremo…” o ancora “Faremo un sondaggio online…”.
Ecco dunque che un qualsiasi elettore, dopo un po’ comincierà a porsi delle domande e a chiedersi, sopratutto, se ha fatto bene a dare fiducia a queste persone. E se si porrà queste legittime domande, secondo il pensiero del guru/padrone/portavoce, sarà solo perchè chi pone domande o avanza critiche, è in realtà un disturbatore pagato per dividere il MoVimento.
Non è così caro Beppe…questa “E’ la democrazia, bellezza! E’ la democrazia! E tu non ci puoi fare niente!“
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A copiare per copiare il pubblicato siam buoni tutti.
Sai dirmi cosa avviene nel paese della dinastia Kim ?

29/10/2020 - 11:48

AUTORE:
Edoardo

Le ragioni di Bottura sono valide, come lo sono quelle di qualunque altro cittadino italiano, straordinario o no. Mi sembra però che si stia perdendo di vista il vero problema, la Pandemia, che è mondiale. Di seguito quello che aspetta ai cittadini tedeschi da lunedì, chef stellati compresi.

Il lockdown della Germania

Le misure, che valgono su tutto il territorio nazionale, sono dure. Al termine di un incontro con i Laender a Berlino, la cancelliera ha comunicato dunque che dal 2 novembre, e per tutto il mese, saranno chiusi ristoranti, bar, locali e luoghi dedicati ad attività ricreative e d'intrattenimento, come cinema, teatri, sale da concerto. Stop anche agli sport di squadra, chiusi i centri di cosmetica e di massaggi. Stretta anche sul turismo in tutto il territorio, con il divieto di pernottamento negli alberghi. La Bundesliga e i tornei professionistici potranno tenersi di nuovo solo a porte chiuse. E rigido è il divieto di contatto negli spazi pubblici, dove non potranno incontrarsi più di due nuclei abitativi: riunirsi è possibile fino a un massimo di 10 persone. Scuole e asili restano invece aperti, la vera novità rispetto al lockdown della scorsa primavera. E anche i negozi resteranno accessibili, con nuove limitazioni, calcolate al metro quadrato. Del resto la cancelliera ha tenuto a precisare che "non siamo nella situazione di marzo". E in questo contesto le funzioni religiose ad esempio non vengono sospese. L'obiettivo è far appiattire di nuovo la curva e rendere di nuovo rintracciabili i contatti. "Al momento il 75% dei contagi non si sa da dove provenga", ha detto allarmata. "Il numero delle infezioni è raddoppiato in una settimana. Anche i pazienti nelle terapie intensive sono raddoppiati nel giro di 10 giorni. E quelli che vanno attaccati ai respiratori artificiali sono raddoppiati negli ultimi nove". Oggi il Robert Koch Institut ha segnalato 14.964 nuovi contagi. Il fattore di riproduzione R0 è di 1,17 e l'incidenza su 100 mila abitanti nei sette giorni è salita a 93,6 (la settimana scorsa era di 51,5). Nella Germania che ha superato al meglio la prima ondata - dall'inizio del Covid sono 464.239 i contagi, e le vittime 10.183 (85 più di ieri) - si tengono gli occhi puntati sul carico degli ospedali. La situazione sanitaria per ora è sotto controllo, ma la richiesta di posti in terapia intensiva aumenta sensibilmente.

Così, a spanne, sembrano più o meno le restrizioni del Dpcm ultimo in Italia.
Chi rispetterà al meglio il tutto, noi o loro ?
Ah, saperlo...

28/10/2020 - 20:32

AUTORE:
Davide Faraone

....È il più famoso e premiato chef italiano. Nome: Massimo. Cognome: Bottura. Ma è soprattutto un Italiano straordinario.
Nel 2015 realizza un progetto in collaborazione con la Caritas Ambrosiana: il refettorio ambrosiano. Refettori che durante la pandemia hanno continuato a lavorare, sostenendo i più bisognosi. Con una raccolta fondi, per dirvi, è stato possibile recuperare oltre 35 tonnellate di eccedenze alimentari in un solo mese e di consegnare più di 100 mila pasti agli ultimi e agli operatori sanitari in prima linea.
Stamattina ho letto il suo appello a Conte e lo sottoscrivo dalla prima all’ultima parola. Mi ha colpito soprattutto l’incipit: «Oggi un ristorante, in Italia, vale una bottega rinascimentale: facciamo cultura, siamo ambasciatori dell'agricoltura, siamo il motore del turismo gastronomico, facciamo formazione, ed ora abbiamo dato inizio ad una rivoluzione culinaria "umanistica" che coinvolge il sociale».
«Abbiamo chiuso a marzo - continua - e ci avete chiesto di riaprire dopo tre mesi rispettando le regole. L'abbiamo fatto. In tantissimi si sono indebitati per mettersi in regola: mascherine, gel, scanner di temperatura, saturimetri, sanificazione dell'aria, test per tutto lo staff, ingressi alternati, tavoli distanziati».
Poi conclude: «Per uscire da questa crisi senza precedenti, abbiamo bisogno di speranza e fiducia. La speranza è quella che ci mantiene in una condizione attiva e propositiva. La fiducia è credere nelle potenzialità personali e degli altri. La forza principale che ci ha sempre sostenuto è il sogno, non il guadagno. Ora si rischia la depressione. Ora abbiamo bisogno di coraggio e di stimoli. Per trovare la voglia di continuare e non sentirci soli»
Sogno e coraggio. Grazie Chef!