Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Ieri a DiMartedì Floris ha chiesto alla biologa Barbara Gallavotti una spiegazione razionale, scientifica del fenomeno del negazionismo.
La risposta è ciò che da mesi ognuno di noi ha sempre pensato, sospettato, immaginato, senza avere le competenze e la grazia per spiegarlo in modo così chiaro.
“Nella mente di un negazionista” ha spiegato Gallavotti citando le teorie di Earl Miller, uno dei più importanti neuroscienziati al mondo, “forse avviene qualcosa di non molto dissimile da quello che accade in certe forme di demenza in cui le zone del cervello ricevono informazioni false e le inviano alla parte di cervello incaricata del pensiero razionale la quale fa degli sforzi per dare un senso a quelle informazioni. La parte del cervello dedicata al pensiero razionale confeziona quelle informazioni false in modo da renderle convincenti".
In parole povere, siamo tecnicamente di fronte a una forma di demenza, né più né meno.
Almeno ora abbiamo una spiegazione scientifica a questo delirio di massa. Ricordatevi di queste parole la prossima volta che ne incontrate uno.