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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Raccontino di Giancarlo Montin
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Pisa, 18 aprile
San Giuliano Terme, 24 aprile
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
Ciritorno
Torre segata

14/11/2020 - 17:46


Per rispettare il divieto di rimanere all’interno del proprio comune oggi siamo andati a alla Torre segata o Torre dell’Aquila. In effetti la via del Cancellino, appena in cima a via di Traversagna, subito a sinistra, è in territorio lucchese (siamo nel comune di Massarosa), ma lo sconfinamento è stato modesto. La via del Cancellino è una via romana che portava dal territorio pisano a quello lucchese, ed è piuttosto sconnessa con grosse pietre romane, quelle che durano millenni come i loro ponti.
In cima alla salita c’è la sbarra dello Schiofi che costringe a una piccola deviazione a destra  e infine si arriva in cima dove c’è un cippo di pietre che segna proprio il confine fra Pisa e Lucca.
La strada qui diventa cementata e conduce a Filettole in basso, ma poco più avanti comincia anche il sentiero sterrato che porta giù dalla collina fino a Balbano.
Per la torre si prosegue invece per la strada cementata fino ad un bivio dove si prende a sinistra e si segue la strada fino ad inoltrarci nel bosco fino alla torre.
 
La "Torre dell'aquila" o "Torre segata" fa parte di un più ampio gruppo di fortificazioni situate nella zona attraversata dal confine tra Pisa e Lucca. Alcuni pilastri in pietra che ne segnavano la posizione sono tutt'ora presenti lungo la via che porta alla torre. La struttura, alta più di 20 m con inusuale pianta esagonale, è sopravvissuta solo dal lato lucchese; la leggenda vuole che i pisani abbiano demolito la parte di torre dalla loro parte del confine, pur di non condividerne il possesso con i vicini. Fu costruita nel 1264 entrando a far parte delle torri di avvistamento realizzate dai pisani dopo aver conquistato le fortezze lucchesi di Castiglione e Cotone proprio sui monti di Filettole. La torre fu poi riconquistata dai lucchesi, forse aiutati dal conte Ugolino, nel 1275 quando “scendendo dal colle di Filectoro fecero terra bruciata fino alla Madonna di Castello” di Vecchiano.
 
 
 



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