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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Puro Vincenzo
Si tinge sempre più di ridicolo l’indagine della procura di Firenze a carico della fondazione Open.

14/11/2020 - 18:20

 Si tinge sempre piu’ di ridicolo l’indagine della procura di Firenze a carico della fondazione Open. Addirittura Antonio Di Pietro ha dichiarato che non riesce a capire quale reato avrebbe compiuto Matteo Renzi.

Oltre 10 anni fa un gruppo di giovani trentenni (questa forse la loro colpa piu’ grave?) decise di fare qualcosa per cambiare la classe dirigente di questo paese.

Costituirono una fondazione che chiamarono Bing Bang poi sostituita da un'altra fondazione chiamata Open e che aveva come scopo sociale essenzialmente quella di organizzare un evento annuale alla Stazione Leopolda di Firenze (all’inizio quei giovani trentenni erano in gran parte fiorentini o toscani ma poi arrivarono da tutta Italia).

Era una iniziativa polito culturale slegata completamente dal PD, tanto che quelli della Ditta bersaniandalemiana accusavano gli organizzatori della Leopolda di non mettere dentro la vecchia Stazione fiorentina nessun simbolo del PD. Ci fu un anno addirittura in cui li accusarono di aver vietato la vendita dell’Unità dentro gli spazi in cui si svolgeva la convention.

Accadde poi che quel gruppo di trentenni (oggi quarantenni) vinse le primarie e Matteo Renzi non solo diventò segretario del PD ma fu nominato anche Presidente del Consiglio (credo avesse all’epoca solo 38 anni).

La Leopolda continuo’ ugualmente la sua avventura, diventando sempre più una fucina di idee, aperta a tutti e ci si accedeva senza alcuna tessera di Partito.

La Fondazione Open ne sosteneva le spese, unica Fondazione a pubblicare un bilancio con i nomi dei sottoscrittori (all’epoca non era questo un obbligo di legge).
Intanto le accuse politiche da parte degli oppositori interni al PD erano sempre le stesse e cioè che la Leopolda non era organica al PD .

Poi un giorno si sveglia a Firenze un procuratore di nome Creazzo che, prima per farsi campagna elettorale per la nomina a procuratore di Roma poi incazzato perché l’hanno lasciato a Firenze, cerca di provare l’assioma che invece la Fondazione Open era una articolazione del PD e che le legittime sottoscrizione ad Open di tante persone erano in realtà finanziamenti illeciti al PD, un vero un salto logico.

Una accusa che non stava in piedi e che infatti viene stroncata dalla Corte di Cassazione che parla di incerta individuazione del reato e rende illegittime le perquisizioni fatte all’alba da trecento finanzieri a casa dei sottoscrittori.

Ma Creazzo ed i suoi insistono. Ed in barba alla sentenza della Cassazione continuano la persecuzione contro Matteo Renzi. Mandano tra l’altro ai loro amichetti nelle redazioni dei giornali notizie coperte dal segreto istruttorio, vengono pubblicate e mail riservate (per modo di dire) da cui sostanzialmente si evince che il promotore della Leopolda era addirittura Matteo Renzi (scoprendo l’acqua calda).

E ci piace raccontare questa storia nel giorno in cui un altro politico, uno di un'altra generazione viene assolto per la diciannovesima volta nel suo diciannovesimo processo. Parliamo di Antonio Bassolino.

E’ giustizia questa’





Fonte: Pensiero Puro
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