Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose.
Correvano gli anni Novanta, e dopo aver visitato la cascata delle Marmore percorrevo la strada Valnerina che si snoda intorno a Terni percorrendo una salita tortuosa costeggiata da alberi.
Mi allontanavo dalla città, mentre un dolce sole riscaldava un pomeriggio di inizio autunno.
Procedevo lentamente, osservando con piacere il colorito e vario paesaggio offerto dalle colline vicine.
Quando, superata una stretta curva, intravedo sulla sinistra un ampio masso nascosto da alcuni cipressi con in alto una targa.
Ho un lieve sobbalzo, e mentre mi fermo la memoria corre veloce.
In un attimo sono sotto la lapide che mi riporta indietro nel tempo.
Qui, alle 13:30 del 5 Marzo 1962 moriva tragicamente il campione di motociclismo Libero Liberati.
Rivedo la scena: quel giorno pioveva e il terreno bagnato rendeva quel tratto di strada più insidioso.
Il blocco del motore, o chissà cosa… un istante e la moto striscia sull’asfalto, schiantandosi con violenza sulla roccia.
Il rumore sordo dell’impatto lascia il tempo a un silenzio glaciale.
La rossa Gilera numero 38 è a pezzi e Libero è lì sulla terra.
Inutile la corsa verso il vicino ospedale.
Sono solo e mentre i pensieri si accavallano provo una forte emozione. Che cosa avrà provato, lui, durante quei pochi secondi?
Mi tornano alla mente le parole di Vittorio Buttafava che nel suo meraviglioso libro La vita è bella nonostante chiude con il paragrafo intitolato “Gli ultimi trenta secondi”.
L’Autore si immagina proprio le riflessioni che farà negli ultimi secondi di vita, scrivendo di amarezze e molti rimpianti.
Indugio su queste considerazioni, poi mi rendo conto che le stesse hanno un senso per noi comuni mortali, ma non per Libero che anche questa volta aveva lasciato indietro tutti, volando in cielo.
La sua città ha ricordato Libero Liberati, Campione del Mondo della Classe 500, nel 1957 con un monumento posto di fonte all’entrata dello stadio comunale a lui intitolato.
Nella foto la copertina del Libro Un sogno iridato - Ciao Libero di Sandra Bonafede Conti