Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
È paradossale ma per affrontare nel modo dovuto le situazioni di grande emergenza come quella che stiamo vivendo, dobbiamo guardare al… Passato, si è esattamente cosi.
I nostri padri costituenti, ma anche tutti i maggiori governi europei , vincitori del secondo conflitto mondiale, indipendentemente dalla loro collocazione politica, arrivarono tutti ad una convinzione.
Siccome le dittature che andarono al potere poterono contare su un grande consenso di massa, perché i ceti sociali più poveri erano esclusi da qualsiasi protezione sociali e vivevano nella miseria.
Così si affidarono agli uomini forti, ai dittatori, che dettero origine a regimi sanguinari come quello nazista in Germania e fascista in Italia, e cosi dopo la fine della guerra che causò tanti e tanti morti civili e militari, in Europa fu detto mai più regimi dittatoriali, mai più le persone escluse dalle tutele fondamentali prima tra tutte la salute, e da questa consapevolezza in Europa ebbe origine lo stato sociale, norme e regole inclusive per tutti.
Anche in Italia i processi di inclusione e di tutela ebbero un grande sviluppo pur tra tante difficoltà e molte lotte politiche e sociali, e grazie anche alle sinistre politiche e sociali, vi furono importanti conquiste di tutela delle persone, una delle più importanti fu proprio nel campo socio sanitario che porto alla riforma del sistema sanitario con la legge 833 del 1978.
Certo i problemi non furono pochi, ne prima ne dopo ma sul territorio cominciava a diffondersi sempre più una presenza dei servizio socio sanitari.
Cosi che nel comune di San Giuliano furono realizzati tre distretti socio sanitari, a Mezzana, a San Giuliano e a Pontasserchio, una presenza importante che dava risposte cittadini.
Passano gli anni il mondo andava avanti, ed un nuovo modello sociale si afferma, passa l’idea che tutto deve generare profitto che tutto ha un costo, che i cittadini debbono compartecipare che tutto non può essere gratis, cosi si diceva, e così facendo si afferma un nuovo modo di intervenire nella tutela della salute pubblica che anziché essere inclusivo era di esclusione.
Spariscono le Unità Sanitarie Locale e nascono le Aziende sanitarie, anche i nomi hanno la loro importanza, e la salute non può essere garantita a tutti. Anche gran parte della sinistra, si contraddistingue nel favorire tali processi.
Il risultato è stato che sono spariti i distretti socio sanitari, e si è drasticamente ridotta la sanità preventiva territoriale, sono nati gli studi medici privati e tante persone hanno rinunciato alla prevenzione, a curarsi perché nel frattempo sono anche cambiate le condizioni economiche ed è aumentata la povertà.
Se si sono attenuate le difficoltà dei cittadini è perché le associazioni di volontariato hanno svolto e stanno svolgendo un ruolo che spesso, va oltre i loro compiti.
Sempre nel nostro comune oggi, è presente un solo Distretto sanitario che funziona a metà tempo, e sono presenti diversi studi medici privati, e non ci sono più neppure le farmacie comunali.
Ora è arrivata questo Virus, che ha messo a nudo le scelte compiute nel passato, che ha dimostrato che anche in Toscana abbiamo un buon servizio sanitario ma che non è il meglio di tutti perche anche qui si sono fatti tagli importanti nella medicina di territorio e ne vediamo tutte le conseguenze.
Oggi siamo chiamati tutti a dare una risposta importate ogni uno per le responsabilità che ha nella società.
Tutti sono giustamente impegnati a contrastare questa pandemia per uscire da questo stato di emergenza, ma è proprio in questa situazione è proprio oggi che si presenta l’occasione di dare una risposta immediata sapendo guardare al futuro.
Una delle prime cose da fare subito, perché previste, perché servono anche per uscire da questa situazione proteggendo soprattutto i più deboli, è la realizzazione delle case della Salute, già previste ma non ancora realizzate, luogo nel territorio nel quale si incontrano medici, di medicina generale assistenti socio sanitari, porta di ingresso per le cure primarie e monitoraggio per le post degenze di persone.
Cosi è possibile tornare ai servizi socio sanitari nei territori, cosi è possibile decentrare ulteriormente anche la stessa Sds, che indubbiamente andrà ripensata.
Riaffermare l’intervento pubblico a tutela della salute dei cittadini perché è solo in questo modo che può essere data una risposta alta ai bisogni della gente.
Nel nostro territorio si presenta una occasione irripetibile, che dovrà essere sfruttata al meglio.
A San Giuliano sta nascendo la nuova residenza assistita che va a sostituire quelle esistenti.
Ma le residenze assistite debbono essere l’estrema raxtio per le persone anziane o non auto sufficienti.
Ciò che deve essere ulteriormente sviluppata è l’assistenza domiciliare e l’aiuto alle famiglie perché non è giusto che una persona che arriva al fine vita sia sradicata dal suo ambiente.
Potenziare il distretto socio sanitario presente, ed un rapporto collaborativo con le strutture private che in alcun modo possono sostituirsi al ruolo pubblico.
Ecco allora l’importanza della casa della salute nel territorio, perché divenga punto di riferimento dei cittadini, punto di incontro coi medici di medicina generale, presenza degli assistenti socio sanitario, in questo modo gli ospedali tornano alla loro funzioni primarie e si danno risposte a tutti.
Tornare indietro per guardare avanti sapendo che non tutto deve essere un costo, non è possibile risparmiare sulla pelle delle persone.
Ecco questo è quello di cui deve essere fatto e queste sono le risposte che necessitano da subito.
Continuare a difendere privilegi o posizioni acquisite è colpevole quanto non garantire la cura alle persone, in modo particolare in questi momenti dove c’è un impoverimento importante per molte persone le quali si vedono costrette a risparmiare sulla salute per tirare avanti.
Essere capaci di riaffermare una società inclusiva, che non lascia indietro nessuno, è acquisire fiducia e se si opera in questo modo i cittadini acquisiscono maggiore fiducia e rispetto anche nei confronti di chi ha responsabilità.
Franco Marchetti