Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Parliamoci chiaro. Se davvero vogliamo metterci alle spalle questa maledetta pandemia e tornare alla nostre vite normali, a lavorare, a viaggiare, a giocare, ad abbracciarci, a condividere i momenti importanti con le persone a noi più care, la soluzione è racchiusa in una sola parola: VACCINO.
Eppure oggi, nonostante ciò che questo Paese ha passato e continua a passare, autorevoli esponenti delle istituzioni parlano ancora di vaccinazione solo su base “volontaria”, servendo un assist d’oro ai peggiori negazionisti No-vax e finendo per alimentare paure irrazionali.
E allora, per l’ennesima volta, tocca a una donna di scienza smontare pregiudizi, sospetti e timori infondati.
Antonella Viola, immunologa, Professoressa Ordinaria di Patologia Generale presso il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Padova e Direttore Scientifico dell’Istituto di Ricerca Pediatrica (IRP-Città della Speranza), qualche ora fa ha scritto queste parole sul suo profilo. Parole chiarissime:
“Vaccini: scienza non magia.
Se a gennaio io venissi chiamata per la vaccinazione con il vaccino della Pfizer, non avrei nessun dubbio e sarei molto contenta di farmi vaccinare. E non perchè sono incosciente o inconsapevole, esattamente per il motivo opposto: ho studiato il vaccino, so come è fatto e come funziona, ho seguito la sperimentazione e conosco le regole ferree che lo porteranno (speriamo) all'approvazione. La conoscenza libera dalla paura dell'ignoto.
Poi ha spiegato la composizione del vaccino, le cause dei rari effetti collaterali e infine ha concluso:
“Ricordiamo che il vaccino, quando arriverà, avrà concluso una fase III con oltre 40.000 persone coinvolte e sarà approvato solo se in queste persone non avrà causato effetti collaterali importanti.
Quindi non ascoltate chi insinua dubbi sui vaccini: la scienza non accetta scorciatoie ed è aperta alla verifica dei dati.”
La conoscenza libera dalla paura dell’ignoto.
Davvero nient’altro da aggiungere.