Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Sciò sciò ciucciuvè,
uocchio, maluocchio…
funecelle all’uocchio…
aglio, fravaglio,
fattura ca nun quaglia,
corne e bicorne,
cape’e alice e cape d’aglio…
diavulillo diavulillo,
jesce a dint’o pertusillo…
sciò sciò ciucciuvè…
jatevenne, sciò sciò!
La Luna a Napoli è stata cantata in tanti modi e le sono stati attribuiti i più svariati aggettivi, ne mancava uno, quello scaramantico, e Lei lo canta ora per noi alla Pappagone, ovviamente in napoletano e…facendo ovviamente le corna!
(rivolto, ovviamente, al covid e all'inverno)