Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Sciò sciò ciucciuvè,
uocchio, maluocchio…
funecelle all’uocchio…
aglio, fravaglio,
fattura ca nun quaglia,
corne e bicorne,
cape’e alice e cape d’aglio…
diavulillo diavulillo,
jesce a dint’o pertusillo…
sciò sciò ciucciuvè…
jatevenne, sciò sciò!
La Luna a Napoli è stata cantata in tanti modi e le sono stati attribuiti i più svariati aggettivi, ne mancava uno, quello scaramantico, e Lei lo canta ora per noi alla Pappagone, ovviamente in napoletano e…facendo ovviamente le corna!
(rivolto, ovviamente, al covid e all'inverno)