Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Da mettere agli atti della Storia, vostro onore.
Quando Giorgio Napolitano chiamò Matteo Renzi a guidare il governo gli ordinò di portare a termine la Riforma Costituzionale e di farlo con una ampia maggioranza del Parlamento. Fu in seguito a questa forte indicazione del Presidente della Repubblica che Matteo Renzi si mosse per fare quel patto del Nazareno che, malgrado le veline dei giornali,ed i finti scoop, era un patto limitato a portare a casa le Riforme Costituzionale desiderate da Giorgio Napolitano (ed è disdicevole che oggi il Presidente emerito dimentichi nelle sue interviste questo particolare).
Quindi il patto del Nazareno non fu mai un patto per il Governo nè tantomeno un accordo segreto per eleggere il futuro Presidente della Repubblica (come dimostra tra l’altro l’elezione di Mattarella che provocò la rottura di quel patto e fu certo una delle cause della sconfitta del dicembre 2016). Eppure i giornali, oltre a coniare il nomignolo Renzusconi, si scatenarono e dentro il PD si attaccava Renzi per volere un patto con il diavolo.
Oggi Zingaretti e Bettini propongono non un patto per le Riforme, ma, vista la situazione economica e vista la pandemia, propongono un patto per il Governo. E, scanso agli equivoci, crediamo che sia giusto come pure ha sottolineato Matteo Renzi.
Ma non possiamo fare a meno di sottolineare che notiamo da una parte la mancanza di critiche da parte di chi in passato si era scagliato contro Renzi per il patto del Nazareno e dall’altra un consenso a questa operazione da quelli che al epoca dentro il PD fecero una asfissiante guerriglia contro il segretario premier.
Da mettere agli atti della Storia, vostro onore.