Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Beate voi che vi assembrate!
Tutto ebbe inizio con l’inizio dell’era covid.
Forzati a stare in casa, lontani da amici e parenti, scatta la voglia di un altro tipo di compagnia, quella animale.
E poi quel “covid covid”, che ti martella televisione e giornali, ti mette in testa “covi e ovi” e da qui il passo è breve per indirizzare la scelta: cinque pulcini di razza padovana.
I covi glieli ho fatti io e gli ovi loro, ora sono in piena produzione e frittate e dolci da “festa dell’Unità” (questo me lo ha suggerito la flash odierna).
Quando pare a loro (hanno tutte un nome dato dal nipotino) si comportano da galline sciocche, ma al momento opportuno sono furbette e super socievoli, tanto, anzi troppo, fino al punto di non pensare di arrivare mai alla loro naturale(?) fine in un pentolone.
Ma guardate un po’ se in vecchiaia si gode a passare il tempo con cinque padovane culacchione e pettorute!