none_o


Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
none_a
Che tempo che fa - di Michele Serra
none_a
di Fernando Bezi
none_a
Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
none_a
di Bezzi Fernando - 2025-04-17bezzifer
none_a
Raccontino di Giancarlo Montin
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
di Angela Baldoni
none_a
none_a
Rosanna Betti
per Fiab Pisa
none_a
Cena per la Liberazione 24 aprile
none_a
Assemblea soci Coop.
none_a
Cascina, 27 aprile
none_a
CNA AREA VALDERA
none_a
Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
di Enzo C. Delli Quadri
Rieccolo, diciamolo, con le solite litanie.

6/12/2020 - 10:27

Rieccolo, diciamolo, con le solite litanie.

Date: 6 dicembre 2020Author: Enzo C. Delli Quadri


Diciamolo, Massimo D’Alema è onnivoro, come il maiale, mangia di tutto e, soprattutto digerisce tutto, pur di poter far prevalere le sue vecchie idee di vecchio come il cucco.

  Rieccolo in un evento, via Zoom, per la presentazione dell’ultimo numero di Italianieuropei dedicato alla ricostruzione del campo progressista dopo due scissioni di fila (2017 Bersani e D’Alema; 2019 Renzi). In connessione con lui si nota il meglio della democrazia di sinistra, da Giuliano Amato, “giudice costituzionale e pur sempre socialista” a Dario Franceschini ministeriale, Nicola Zingaretti, Speranza, Schlein, Nadia Urbinati, Ida Dominjanni, e, udite, udite, Matteo Renzi, il rottamatore che voleva rottamare D’Alema, invitato su pressione di Bettini, d’alemiano ma estimatore di Renzi. 

Rieccolo con la sua aria di infinita supponenza comminare ai presenti una lezione politica di quelle che lo portarono a formare il più disastroso governo dal 1947 ad oggi.

Le sue posizioni sono sempre le stesse: «Ci siamo – dice D’Alema – c’è vita a sinistra», per poi spiegare che serve una «ristrutturazione di un suolo pieno di edifici cadenti e desueti», perché «l’esperienza del Pd non ha avuto successo, ma – rivolto a Renzi – sono falliti anche tutti i tentativi di costruire delle realtà significative fuori dal Pd». A ridaje dicono a Roma! Il cervello di D’Alema, è fermo al pre-1989: Con i centristi, non si vince.  “il neo-liberismo ha fallito”. “va riaffermata una «ideologia» che consenta alla sinistra di competere con i sovranisti sul piano dell’identità, del bisogno di protezione dei ceti più deboli”. “va ricreata una vasta area di sinistra–sinistra”.
Garbatamente, il D’Alema pensiero è stato presto messo in minoranza.
Renzi gli ha fatto presente che negli USA ha prevalso un moderato come Biden e non radicali di sinistra come Bernie Sanders, Alexandria Ocasio-Cortez, Elizabeth Warren.

Bettini ha riproposto il suo schema già illustrato in un suo articolo dell’agosto scorso: le questioni sul tappeto richiedono un salto in avanti. PD e 5S devono collaborare; Renzi, che nel campo moderato è senza dubbio il leader più intelligente e svelto, lo ha capito in poche ore.

“Ora servono tre gambe: la sinistra, il Movimento 5 Stelle e un area moderata, riformista e liberale che conta nell’opinione pubblica il 10%, ma che attualmente è spezzettata, afona e non rappresentata. A guidare quell’area, secondo l’esponente dem, dovrebbe essere l’ex premier Matteo Renzi”

.Zingaretti, che evidentemente non ha voluto dare un dispiacere a D’Alema, di tutto questo non ha parlato ed è rimasto concentrato sui problemi del Governo Conte.  Anche Schlein vede tutte le difficoltà della ricostruzione, oggi «ci sono più sigle che elettori». 

Dopo tre ore le domande restano molto più numerose e grandi delle risposte. Tocca a Dominijanni ricordare ai combattivi protagonisti della mattina che, in ogni caso, «non può essere la nostra generazione a fare questa ricostruzione».Diciamolo, D’Alema ha digerito anche la presenza di Renzi pur di avere voce in capito sull’attuale momento politico. Peccato che sia fermo al pre 1989.

+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri