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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Natale speciale
Viviamo un vero Natale.

14/12/2020 - 13:31

                                 Viviamo un vero Natale.

Da piccolo mi avevano insegnato a vivere il periodo natalizio felicemente in famiglia.  
Nessuno reclamava le vacanze sulla neve e i nonni si coccolavano i nipotini.  
E Babbo Natale regalava solo cose utili a volte necessarie e aspettate con ansia.  
Non facevamo i cenoni ma la festa era il Pranzo di Natale preparato dalla nonna con l’aiuto della mamma.  
Non si compravano i panettoni ma era sempre la nonna che preparava i dolci. 
E poi i giochi soprattutto la tombola. Ma era il clima che respiravamo che ci riempiva di gioia.
L’amore in famiglia era palpabile, usciva dagli occhi, dalle labbra, dai sorrisi, dalle carezze dei nonni.
Ci parlavano di Gesù e del Vangelo. Il Natale era una festa religiosa che ci univa, che ci faceva sentire più buoni.  
I giovani di oggi non hanno vissuto quel Natale, Loro hanno vissuto il Natale consumistico, quello improntato
sulle vacanze, sul consumismo, sui regali inutili e costosi.  
Questo Virus subdolo e vigliacco che aggredisce con maggior virulenza i più deboli e gli anziani ci costringe
a vivere questo Natale come lo vivevamo tanti anni fa.
Quest’anno possiamo vivere il Natale come allora. E farlo conoscere ai nostri ragazzi è, forse, un segno del Signore.













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