Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA sono la figlia della "Cocca".
Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.
Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è ancora comunità.
Natale, appello di Confagricoltura: “Comprate alberi veri”
Il presidente Neri: “Fanno bene all'ambiente e aiutano l'economia locale”
Firenze, 16 dicembre 2020 - A Natale meglio un abete vero: non inquina, cura l'ambiente e aiuta l'economia del territorio. A consigliare di comprare alberi natalizi fatti di legno, linfa e aghi al posto di quelli finti è Confagricoltura Toscana. “L'albero di plastica ha levati costi sia di costruzione che di smaltimento, inquina quando viene prodotto e quando viene smaltito, mentre quello vero produce ossigeno, riduce l'anidride carbonica e porta ricchezza al territorio”, afferma il presidente Marco Neri.
E' una scelta solidale, sostenibile e anche sociale: in un momento in cui il comparto florovivaistico è duramente colpito dall'azzeramento dell'export, significa anche aiutare le imprese del settore a reggere alla crisi. “Il florovivaismo è un comparto fondamentale per l'economia e l'agricoltura della nostra regione, si pensi che solo nell'area di Pistoia ci sono 5mila ettari di vivai in cui lavorano migliaia di persone generando un indotto che è il più alto d'Italia.
Questo settore va sostenuto, in un momento difficile in cui il mercato interno è rimasto l'unico sbocco: il 70% della produzione di piante e fiori della Toscana è diretto all'estero, ma ora le esportazioni sono quasi azzerate per le difficoltà dei contatti e dei trasporti” spiega Neri.
Da qui l'appello ad acquistare alberi e stelle di Natale nei vivai del territorio, a chilometro zero.
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