Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Questo malinconico Natale mi fa pensare a tutti gli altri felici della giovinezza goduta appieno, della nascita in questi giorni di un figlio e poi, stessa data, di un nipote e l’immancabile ritrovo delle nostre famiglie con consuoceri cognati e nipoti, cose di altri tempi, ora cose dell’altro mondo.
Questo malinconico Natale mi dà lo sprone per cercare di rivivere i precedenti nelle scartoffie di dimenticati scatoloni ed ecco una foto scattata la vigilia di Natale del 2011 a Bocca di Serchio: una cincia infreddolita e dolcissima sulla culatta della barca, un simbolo pagano della nascita o rinascita della Natura.
Poi è stata la volta di un librettino: Natale oggi, edito per celebrare la prima edizione del “Premio Greccio” nel gennaio 1977, un concorso letterario internazionale sul Natale. Greccio è un paese reatino dove Francesco d’Assisi realizzò il primo presepio vivente lanciando al mondo un grande messaggio d’amore.
Le poesie sono molto belle anche se alcune crude e spietate.
Vi ha partecipato anche una signora pisana, Pia Orena.
Eccone alcune:
MALINCONIA A NATALE
di Luisa Massari (Forlì)
Malinconia dei lumi di Natale,
di inutili biglietti colorati
con auguri sinceri per un giorno,
di ornamenti brillanti e del Presepe
che sta vicino all’albero fittizio;
malinconia dei sogni di bambina
che tomano pressanti alla memoria
fra immagini e pensieri che credevo
perduti oltre i confini del Passato.
Vorrei tornare indietro ma non posso,
c poi... a che servirebbe un nuovo inizio?
A rifare il cammino già percorso
fra tante spine c troppe dclusioni?
Meglio guardare avanti ancora e sempre
verso orizzonti oscuri per la notte
che avanza anche per me, senza rimedio,
c mi sommergerà come un’ondata
lasciando intatto il mare della vita.
SUL TRAM 27
di Piera Mortara (Asti)
Vorrei spegnere tutte le luci,
svestire l’abete là in mezzo alla piazza,
zittire gli auguri.
Non credo che questo 25 dicembre
abbia fatto bene a tomare.
C’è odio e il muro è macchiato di sangue.
Non c’è festa
nell’aria un’aria d’angoscia.
Di corsa alla fermata del tram 27
Donne con borse da spesa,
neri vecchi dai volti rugosi,
operai stanchi che tomano a casa.
Odore di povere cose,
persino una puzza di vino
un cane di pezza mi guarda
stretto tra le braccia magre d’un bambino?
Non so bene,
un nodo mi chiude la gola,
ma sento che vale la pena
e mentre il tram 27
imbuca l’ultima curva del viale
celebro in pace questo Santo Natale.
NATALE
di Piero Racchetto (Torino)
Per essere cristiani
occorre far di più,
molto di più.
Non bastano regali, panettoni,
tappi di spumante,
andare in chiese zeppe di persone,
distratte ed affariste.
Per ricordare Cristo
occorre rivedere tutto il resto.
Natale è amore;
e noi viviamo avvolti di spinato.
Natale è fratellanza;
e noi opponiamo il lusso alla miseria.
Natale è pace;
e noi sprechiamo i beni in armamenti.
Natale è verità;
e noi spargiamo miti e la menzogna.
Natale è festa, è gioia;
e noi siam tristi, ostili, narcisisti.
Per questo me ne vado sopra i monti,
con il fratello cane,
ove la neve è bianca come sposa
e pura d’altri tempi,
ove il messaggio cosmico di Cristo
ancora ha senso e vale
in questa notte sacra di Natale.
Attuali?