Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
NATALEZIO DUEMILA20
«Ezio, alla fine, o volé o volà siamo rivati vivi anche a questa vigilia di Natale, te domani ortre a:
Crostini di fegato di daino, Prosciutto crudo di Parma, Salame felino nostrale (una fetta di tre centimetri di spessore) Vule vante in salsa rosa con gamberetti sgusciati per ‘un perde tempo,
Olive ‘ndorcite e piccanti, Cipolline e cetrioli sott’aceto, Pioppini sott’olio, Pomodori secchi piccanti, Pomodorini ripieni con tonno e capperi, Porpo marinato,Tordelli ricotta e spinaci,Tordelli al ragù, Lasagne al forno con besciamella e funghi, Pappardelle ar cinghiale, Agnello ar tegame con patate al forno, Tacchino ripieno con castagne e pinoli, Cinghiale in umido con le olive, Fagiano alla cacciatora, Torta di spinaci e ricotta, Pistacchi, Nocciole e noccioline ameriane, Seme di zucca, Noci, Aranci, Datteri e fii secchi, Ananas al maraschino, Torta di cecco, Panforte, Panettone ripieno di crema sciantillì e gran marnié, Ricciarelli normali e ricoperti di cioccolata, Pandoro crassio di Verona Spumante secco e dorce, Ponce, Limoncello fatto in casa e Ammazza caffè..... cosa penzi di volé?»
«Hai detto bene Aida, penzo e piango per tutti quelli che c’hanno lasciato, penzo a quelli che ènno rimasti e ni manca quarcuno accanto, e sono tanti, troppi.
E allora te lo di’o cosa vorei, anzi, cosa voglio!
Stasera sono ito in piazza, era buio strinto, lì per lì mi sebrava tutto normale, ma poi…ho inviato a vedé quarcosa di strano, anzi, a ‘un vedé ir segno der Natale, a parte le luci, che anche velle…
L’odore nell’aria der Natale che ‘un c’è, che così ‘un ci pole èsse, i bimbi che ‘un vanno a scuola, la gente che ha paura, come una guera cor un nemio che c’è ma ‘un si vede.
Allora ecco cosa voglio che succeda, Babbo Natale arivi quanto prima possibile, che tiri fori dar sacco un mantello azzurro stellato grosso da ricoprì tutta la tera, per rimpiattacci tutti da questo virusse nemio, e che per incanto inviino a sonà le ‘ampane per fa tutti assieme mano nella mano un ber girotondo.»
«Ezio, se s’avvera, m’imbriao»
«Aida, le damigiane l’ho svotate per facci l’arbero di Natale»
Buon Natale a tutti con un abbraccio strinto
Ezio e l’Aida