Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Tutti in scena. L’inventiva al potere. Una riunione in cima ai monti a casa di un sudamericano eccentrico detta la linea. Clyde e Piledio superano il muro della fantasia e immaginano due mongolfiere volanti. Il tavolo delle decisioni immaginarie trova un accordo.
Atto 3° - L’azione
Cinquecento persone a tavola e un paese in festa, nessuno escluso. Era il pranzo del “Natale dell’inclusione”, quello che la Sindaca aveva annunciato dopo la sua elezione. Theo, dopo la mangiata, si ritirò sui monti in silenzio e nessuno lo vide per tutta la giornata. Altri, fra cui il conte Gaddo, continuarono i festeggiamenti al bar di Marta, com’era nella tradizione. Invece, il giorno di Santo Stefano, ognuno lo passò a casa e il paese pareva trattenere il fiato nell’attesa.
Infine arrivò la mattina del 27. A mezzogiorno, il furgone del comune guidato dal Brenda fece il suo ingresso in Piazza di sotto: il professore e Lionardo scesero e scaricarono il “carrello delle idee”, conosciuto in tutto il mondo. Li accompagnavano Theo, Miles Davis e Piledio Sticassi. Ad aspettarli per i saluti, Nilde la Sindaca, il conte Marri e Heidi, l’organista. Marri aveva chiesto al fisico-inventore Piledio Sticassi, per niente incline alla mondanità, di accompagnare Theo così da conoscere subito il professore. Il quartier generale delle decisioni si era insediato in cima ai monti e precisamente in casa di Aureliano. Anche Marta Belseno era della partita.
La riunione iniziò di slancio, accompagnata da vino rosso pane fresco e fette di salame: la questione fu affrontata fin nei minimi dettagli. Ripassati in rivista i rischi che non si sarebbero assolutamente dovuti correre e individuato l’obiettivo minimo, Clyde chiamò il suo collaboratore con voce stentorea pronunciando la mitica frase conosciuta in tutto il mondo - Lionardo, il carrello! -
Il professore sprofondò nella consultazione di carte e libri e, quando l’attesa cominciava a diventare ansia, lo scienziato emise la sentenza tutta d’un fiato - Se l’organo va scaldato al calore naturale e qui d’inverno non si superano undici gradi nelle giornate migliori, possiamo risolvere il problema solo avvicinandolo al sole, per avere una temperatura più alta. Abbiamo verificato che i prossimi giorni il cielo sarà sereno, pertanto dobbiamo imbracare l’organo e attaccarlo a due mongolfiere che lo spingeranno più vicino “allo stellone”. Lassù troveremo la temperatura che ci serve. Dai calcoli che ho consultato, basterà salire intorno a 500 metri.
- Ce la puoi fare Piledio a costruire in tre giorni l’attacco di cui abbiamo bisogno? - disse Nilde la Sindaca. L’inventore sorrise - Niente è impossibile per Piledio Sticassi, però voglio l’assistenza dei fratelli Piccolo Uccello, Antonio e Simone e del loro laboratorio! -
- Bene! Allora liberiamo subito il campo dai problemi minori! Mettetevi al lavoro e chiedete tutto quello di cui avete bisogno - Theo e Marri si sorrisero, riconoscendo in quelle parole, la robusta tempra pragmatica di quelle terre. Piledio Sticassi, “inventore col sorriso” vincitore anche del premio “Personaggio del paese”, che aveva assunto la praticità come guida, rispose al volo - Faccio una lista delle cose e delle persone che servono!
Nilde la Sindaca alzò il bicchiere di rosso e brindarono.
Theo si mise subito in azione e con una telefonata si procurò due palloni a elio: due bellissime mongolfiere colorate, comprensive di due piloti provetti, si sarebbero subito messe in movimento dalla Corsica per fare rotta sul Molina di Quosa. E precisamente alle Covinelle.
Marta Belseno, ci mise il “carico da undici” - E se… mentre facciamo salire l’organo, lo facessimo anche suonare?
- Ma ci vuole un canto che unisca tutti! - replicò allarmato il Conte.
- Fatemi pensare, - disse Miles Davis - non vi deluderò!
La data dell’ascesa verso il sole fu fissata per la mattina del 31 dicembre. Se tutto fosse andato bene, la sera ci sarebbe stata la festa di fine anno e il giorno dopo il gemellaggio, come da programma.
- Non resta che toccarci le palle! - disse il Brenda che, nei momenti difficili, ricorreva sempre a metafore efficaci.
Il quarto e ultimo atto giovedì 31 dicembre 2020 nella sezione STORIE SENZA TEMPO.
Gli atti 1 e 2 nella sezione RUBRICHE.