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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Micol Fiammini, Il Foglio, 17 apr. 2025
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Che tempo che fa - di Michele Serra
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di Fernando Bezi
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Mazzarri e Boggi (Lista Boggi Sindaco)
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di Bezzi Fernando - 2025-04-17bezzifer
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di Valdo Mori
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Rosanna Betti
per Fiab Pisa
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Cena per la Liberazione 24 aprile
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Assemblea soci Coop.
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Cascina, 27 aprile
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CNA AREA VALDERA
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
PROGRAMMAZIONE, INVESTIMENTI E QUALITA’ PROGETTUALE. PER DARE LAVORO, PER AGGANCIARE LA RIPRESA PER TUTTI.
INIZIA IL 2021. PISA RITROVI COMPETITIVITA’

1/1/2021 - 8:52

INIZIA IL 2021.  PISA RITROVI COMPETITIVITA’, PROGRAMMAZIONE, INVESTIMENTI E QUALITA’ PROGETTUALE. 
PER DARE LAVORO, PER AGGANCIARE LA RIPRESA PER TUTTI.
 
Tutti noi abbiamo negli occhi le tragedie che il Coronavirus ha creato in termini di vite umane e di ricadute economiche e occupazionali, tanto in Italia quanto nel nostro amato territorio alfeo. Molte città italiane stanno pianificando quel futuro “che verrà” una volta smaltito, si spera con le vaccinazioni di massa, la crisi pandemica. 

E’ poi un gran parlare dei soldi che l’Unione Europa darebbe in prestito all’Italia proprio per superare tale crisi: tutti i territori italiani fanno “assalto alla diligenza” per finanziare la soluzione di problemi atavici o presunti. Nella speranza che in Toscana non si arrivi a chiedere finanziamenti per doppioni infrastrutturali –Peretola sarebbe doppione dello scalo pisano e della vicina Bologna, come la portuale Darsena Europa lo sarebbe del porto di Piombino, per più con probabili preoccupanti effetti ambientali e ricadute economiche- è Pisa che deve lanciare la ripresa della Costa Tirrena, riprendersi il proprio ruolo e risolvere decenni di cose non fatte. Tra queste, il completamento autostradale del corridoio tirrenico, la seconda pista al “Galilei” che tolga il sorvolo alla città, la Tangenziale Nord Est, la conversione del trasporto pubblico locale fino al Litorale da gomma a rotaia, la costruzione di un Polo della Robotica Pisana, la riproposizione del Cantiere Navale Medievale alla Cittadella ora interrato, la programmazione turistica.

Tutte “pratiche aperte e giacenti da decenni, inevase” che devono assolutamente essere agganciate al Recovery Fund in grado di reggerle: Pisa non può stare a guardare gli altri che invece, laboriosi, si ingegnano ed escogitano tattiche post-crisi. L’aspetto della promozione turistica è sempre stato il tasto dolente del nostro territorio, direttamente collegato alla possibilità di spostamento e di distanziamento adesso proibito ma, iniziando a programmare adesso, ci possiamo e dobbiamo farci trovare pronti.

E’ necessario, con poca spesa, costituire o ricostituire un “Tavolo Permanente del Turismo Pisano” che coordini le varie politiche turistiche e le affidi ad una figura professionale che le rilanci alle fiere di settore, un profilo che si chiama “destination manager” appunto che gestisca l’immagine e le qualità del nostro territorio e le veicoli nelle città gemellate, nelle destinazioni delle rotte aeree del “Galilei”, le esporti ai quattro venti per creare e ricreare le condizioni per un turismo di più giorni su Pisa, proprio come fino agli anni ’70 accadeva e dove Pisa era riconosciuta base per visite che si estendevano nel resto della Toscana. Certo, le cose cambiano: appunto per questo una figura che coordini e pubblicizzi le Feste Storiche Pisane, il Giugno Pisano, l’Arte Pisana, i suoi Musei e le sue Chiese, le bellezze dei nostri Monti, Parchi e Litorale è necessaria.

Ripartire anche da qui, si può: volere è potere.
 Buon anno cari Pisani, anche se Pisa è già nel 2021 dallo scorso 25 Marzo secondo il Capodanno e il calendario Pisano “ab Incarnatione Dòmini”.
 
Presidente Associazione degli Amici di Pisa  (Dr Franco Ferraro)

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