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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Comune di Vecchiano
#NotiziedalTerritorio #Filettole

1/1/2021 - 19:55

#NotiziedalTerritorio #Filettole


Nel primo pomeriggio di oggi venerdì 1 gennaio, a causa del forte e costante maltempo degli ultimi giorni,
ha ceduto un cipresso in località Filettole.


Sono tempestivamente intervenuti gli Agenti della Polizia Municipale in servizio, per mettere in sicurezza la circolazione sulla Via Provinciale a beneficio degli utenti della strada.
Sul posto anche il Sindaco Massimiliano Angori.
A supportare le operazioni di messa in sicurezza della viabilità anche l'Operaio cantoniere della Provincia di Pisa, reperibile nella giornata odierna.


Sono poi intervenuti i Vigili del Fuoco, prontamente avvisati per il ripristino della sicurezza della zona:
sul posto gli uomini del Comando provinciale hanno optato per tagliare l'albero pericolante e durante queste operazioni un Vigile del Fuoco è rimasto seriamente colpito dal tronco del cipresso;
allertato da un'ambulanza del 118 che si è precipitata sul posto, è rapidamente intervenuto l'elisoccorso Pegaso da Massa per prestare i primi soccorsi del caso.


Il Sindaco Angori si è subito messo in contatto con il Comandante dei Vigili del Fuoco per seguire gli aggiornamenti delle condizioni di salute del Vigile del Fuoco rimasto ferito.
"Seguiamo da vicino l'evolversi della situazione in attesa degli esami di accertamento: il Vigile del Fuoco sta bene e facciamo all'uomo del Comando provinciale i migliori auguri per una pronta ripresa. Nel frattempo la situazione di pericolo per la viabilità provinciale è stata completamente ripristinata con la rimozione del cipresso", ha affermato il primo cittadino.


Nelle foto le immagini dell'albero poi abbattuto, e le prime operazioni di presidio a tutela della pubblica incolumità, oltre ai soccorsi al Vigile del Fuoco ferito





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4/1/2021 - 11:31

AUTORE:
di paese

caro gio', ti dico caro perchè sei una persona rispettabilissima, onesta, preparatissima e per questo ti stimo come "il più meglio" dei lettori e commentatori del giornale, ma potevi, per una volta, evitare di esternare i tuoi dubbi che non hanno senso, per me ovviamente, poi, come da te scritto all'inizio, me ne prendo pienamente la rimbrottata.
chiudo a presa in giro: ma Pegaso l'avrà fatto il pieno prima di partire?

4/1/2021 - 0:25

AUTORE:
gio'

Scrivo questo contributo, senza polemiche o animosità, mi pongo solo delle domande, credo legittime. Anche se non so quanto fondate od opportune.
Sospetto fortemente siano una raccolta di corbellerie, probabilmente anche gratuite….
Nell’atroce dubbio, lascio libertà assoluta alla redazione di valutare e decidere se pubblicare….


I migliori auguri di pronta guarigione al vigile ferito, e complimenti a tutti coloro che sono intervenuti, forze dell’ordine, polizia municipale, responsabili della sicurezza stradale, della protezione civile e manutenzione infrastrutture, compresi piloti dell’aeromobile, e i soccorritori intervenuti da terra e dal cielo.....

elogi anche alle autorità politiche locali, sempre sensibili e tempestive nelle criticità territoriali...

A cose fatte e analizzando con maggiore distacco e lucidità l’accaduto, (O bravo! … dirà qualcuno.... ti piace blaterare e cavillare a sproposito) mi è venuto qualche dubbio sull’opportunità di un tale dispiegamento di mezzi, non tanto per i costi o la considerazione dei tempi di intervento e di trasporto dell’infortunato, non poi cosi rapidi, rispetto ad un normale evento, gestito in modo standard.

Quanto per ragioni di sicurezza, organizzazione e sovrapposizione di competenze, assunzione di responsabilità, giurisdizione e gestione degli interventi complementari….

TRADUCO, in considerazioni semplici e dirette....
Si può atterrare in un campo, in assenza di un'area dedicata e attrezzata allo scopo?

Soprattutto verificata e riconosciuta idonea, stabile e sicura?

Un mezzo di quella stazza, e quell’ingombro, richiama l’interesse dei curiosi, accorsi in frotte, attirandone l’attenzione con le rilevanti emissioni sonore e luminose, le suggestioni e le emozioni tecnologiche, il fascino delle novità e del volo, in sonnacchiosi borghi di periferia.

L’atterraggio, fragoroso con lunga sosta del velivolo a mezz’aria a bassa quota, e il decollo altrettanto spettacolare sono stati eventi topici, seguiti da molti osservatori in piedi ai bordi della strada, e sicuramente dagli automobilisti nei loro abitacoli, fermi da tempo sulla carreggiata, con il blocco del traffico in entrambe le direzioni, per l’interruzione precauzionale della circolazione, disposta sapientemente.

Tuttavia, per eccesso di prudenza, mi chiedo chi garantiva l’assenza di ostacoli pericolosi, di linee elettriche intersecanti le traiettorie del piano di volo, di recinzioni di confine e attrezzature agricole pericolose, di pozzi d’acqua, fossati e canali idrici di smaltimento, buche, dislivelli, che potessero causare turbative e o danni allo scafo del velivolo o urti alle pale e altre componenti in movimento.

Si è considerata la probabilità di cedimenti del terreno, reso fradicio e molle dalle recenti intense piogge torrenziali?

Si sono valutate le conseguenze possibili per lo scorrimento irregolare e la sospensione del traffico?
La possibile interruzione di servizi pubblici e d’urgenza?
I disagi di chi si reca in ritardo al lavoro, oppure ad appuntamenti convenuti da tempo?

La distrazione nella condotta di guida indotta dalla curiosità o il timore dovuto all’evento di carattere straordinario in prossimità dell’abitato e della sede stradale?

Si è contemplata l’ipotesi di incidenti provocati dalle fattispecie descritte, capaci di interferire nelle dinamiche del volo, con urti, collisioni, imprevisti, repentini cambi di direzione e inclinazione, rotazioni, ribaltamenti, instabilità, insufficienze statiche, altri vizi del sito prescelto e relative interazioni con la cellula del mezzo, in grado di determinare il distacco a lunga distanza di elementi mobili, gas, liquidi infiammabili, vapori roventi, sostanze tossiche e velenose, oli motore, schegge, laminati e altre parti metalliche o plastiche, rigide ed affilate, pregiudizievoli dell’incolumità dei numerosi e incauti osservatori?

Sono sicuro che tutto fosse sotto controllo, previsto e organizzato da pianificazioni di sicurezza pronte da tempo, e norme regolamentari rigorose e stringenti, lungimiranti e puntuali nell’attenzione, vigilanza e superiore supervisione degli organi previsti al controllo, ma anche dell’impegno consapevole e senso comune di tutti gli intervenuti, animati da generosità e spirito solidale encomiabili.

Confesso di non essere un esperto in materia, all’oscuro di pratiche e protocolli di intervento, regole di sicurezza e prassi consolidate, viaggio poco, ho timore di volare, e non so nuotare.

Perciò il mio intervento ha un valore prossimo allo zero, una pertinenza discutibile, e argomentazioni arbitrarie, nonché nessuna competenza specifica da spendere, mi rendo perfettamente conto di avere alte probabilità di aver perso l’occasione di tacere!

Da vecchio gufo quale mi ritengo, tendo ad eccedere in prudenza, e in considerazioni pessimistiche dilatate da eccessiva sensibilità, temprate dalle esperienze delle passate stagioni di approssimazioni e improvvisazioni dilettantesche e indotte dal sensazionalismo e dai toni distorti dei mezzi di informazione.

…e allora perché scrivo?

… se i dubbi esternati, provocheranno anche minimi ripensamenti e riusciranno a cambiare qualche virgola, e evitare anche il pur minimo danno, ne sarà valsa la pena!

…Se mi sballio, mi corriggerete! Diceva un grand’uomo!

… e non dimenticate di pregare per me!

Dice un altro grande contemporaneo, che cito per sottolineare che la perfetta padronanza delle situazioni, nasce dalle esperienze vissute, analizzate e studiate per trarne il massimo profitto possibile…. Alla comunità.