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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Federazione Italiana della Caccia
L’ITALIA ANCORA A COLORI. FEDERCACCIA TORNA A CHIEDERE INDICAZIONI CERTE E NON PUNITIVE

4/1/2021 - 11:20

Volge a scadenza il “Decreto Natale” e si prospetta un ritorno al sistema dei colori per classificare il rischio di contagio nelle diverse regioni. Da soluzione di emergenza a sistema strutturale, non possono più essere rimandate indicazioni chiare e specifiche da parte del Governo centrale
 
Roma, 4 gennaio 2021 - Stanno ormai per scadere le misure di contrasto della pandemia previste dal Governo Conte per i giorni delle festività natalizie e che hanno disciplinato per l’Italia una alternanza di giorni di zona rossa e di zona arancione con le relative limitazioni ad attività e movimenti.
Mentre si sta ancora discutendo in merito ai provvedimenti da applicare successivamente, punto fermo della strategia governativa sembra rimanere la classificazione per zone delle diverse regioni in base agli indici di diffusione della malattia.
Se è necessario affrontare questa ennesima fase di lotta al COVID-19 con altri vincoli alla nostra vita privata, sociale e lavorativa, anche noi cittadini cacciatori come tutti gli altri nostri connazionali lo faremo. Con serietà, spirito di collaborazione e senso civico, così come abbiamo fatto sino ad ora e nei tempi più bui della crisi sanitaria.
Ma quella che era una soluzione di emergenza si è ormai mutata in un sistema strutturale di cui non è facile prevedere il termine. Se era accettabile che nel pieno dell’emergenza il sistema fosse indirizzato a minimizzare i rischi di diffusione del virus senza troppo stare a guardare per il sottile, come si usa dire, imponendo regole generali e generiche, adesso chiediamo che anche al nostro specifico settore e a tutte le sue componenti – sociali, economiche e produttive – venga rivolta una maggiore attenzione da parte del Governo.
La caccia è attività pienamente compatibile col distanziamento sociale, molto più di altre normalmente consentite in zona arancione e perfettamente esercitabile senza mettere a rischio contagio né se stessi né gli altri anche in zona rossa.
Per questo motivo abbiamo invitato le altre AAVV e il CNCN, riuniti insieme a noi nella Cabina di Regia del mondo venatorio, a svolgere al più presto una riunione per procedere in modo unitario a una nuova richiesta di confronto al Governo affinché provveda, nel perdurare della attuale classificazione del rischio per regioni, a dare indicazioni specifiche, chiare e uniformi su tutto il territorio nazionale cosicché i cacciatori italiani – come gli altri cittadini tutti uguali di fronte alla legge – possano esercitare la loro attività senza disuguaglianze e senza inutili restrizioni che paiono più frutto di preconcetti ideologici che di reali necessità sanitarie.
La nostra proposta, che discuteremo con le altre Associazioni, è che venga preso a modello quanto previsto e attuato dalla ordinanza toscana 117 del 5 dicembre 2020 e da quelle delle altre Regioni che hanno adottato provvedimenti similari, estendendone la validità a tutto il territorio nazionale anche nel caso una parte di questo ricada in zona rossa, rendendo possibile esercitare l’attività venatoria nel territorio del comune di residenza, negli ATC di residenza venatoria, negli appostamenti e agli ungulati, in squadra e a singolo, e nelle AFV e ATV, anche fuori dal comune di residenza.
Una richiesta che riteniamo ragionevole e volta a ristabilire la certezza del diritto per un’attività che non meritava limitazioni, in quanto svolta all’aria aperta e in piena sicurezza, in attesa di un ritorno, che auspichiamo rapido, del nostro Paese alla normalità.
 
Ufficio Stampa Federazione Italiana della Caccia

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