Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Il partito di Rifondazione Comunista sezione di Vecchiano, attento fin dall’inizio alla vicenda relativa alla cava di S. Frediano ed ai siti di cava del territorio, si augura che il futuro consiglio direttivo che rappresenterà gli Usi civici delle frazioni di Vecchiano, Nodica, Filettole ed Avane, riporti al centro il senso della “Collettività”.
E auspichiamo venga abbandonato un conflitto che da anni contraddistingue viziandoli, i rapporti tra Usi civici ed Amministrazione comunale.
Il bene comune di uso civico si difende cercando una mediazione che non arrechi danno a nessuno. E' evidente che errori ci sono stati da entrambe le parti, come è evidente che l'attuale consiglio non è riuscito a perseguire un interesse collettivo, ma interessi digruppi di persone unite da passioni quali la caccia e la pesca e ciò non è sbagliato ma non può essere l'unico scopo di un ASBUC.
E se è vero che ogni diritto deve essere rispettato è altrettanto giusto che dall'uso civico debba trarne godimento tutta la collettività alla quale esso è rivolto.
E' importante attualizzare anche il concetto dell'uso civico, non sono più pensabili la raccolta del falasco né il cavar pietra.
Sono invece pensabili utilizzazioni della zona lago per un turismo sostenibile, è assurdo che la ciclabile Puccini si interrompa perché la strada è stata chiusa con una catena, è questo un fruire collettivo?
Chi ha deciso che la strada non deve essere percorsa?
Con quale scopo? Quale è il beneficio che i frontisti traggono da ciò? Siamo da sempre contrari alla riapertura delle cave e quindi anche di tutto ciò che le riattiverebbe, come il progetto di riapertura della cava di San Frediano: si pensi ad un’alternativa di messa in sicurezza con un impatto ambientale minore, le alternative ci sono basta volerlo.
E non si racconti che la realizzazione di quanto esposto nel progetto sarebbe a costo zero, i costi non riguardano solo il denaro ma e soprattutto la qualità di vita delle persone, la salubrità dell'aria...
Siamo inoltre pronti a sostenere politiche e progetti riguardanti il padule di Vecchiano per una sua riqualificazione che lo renda nuovamente fruibile alla collettività e l'individuazione di un percorso per riacquistare il diritto di caccia in zone limitrofe ai confini del parco; zone palustri in terreni intorno al lago.
Sappiamo che sarà una questione difficile da affrontare, ma siamo sicuri che tenendo ben presente il principio di “collettività e bene comune” potremo dare risposte a problemi che per anni ci siamo portati dietro.
Per tutto questo, invitiamo tutti gli aventi diritto ad andare a votare e diciamo fin da adesso buon lavoro al nuovo consiglio ASBUC, noi saremo sempre pronti a collaborare per il bene della collettività e dell’ambiente!