Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Restiamo ancora in tema “animale”, ma con un finale diverso.
Daini, gatti, pappagalli e polli restano liberi, sia per la difficoltà di acchiapparli, accudirli o addirittura mangiarli oppure per la simpatia che destano in noi.
I biacchi no!
I biacchi devono essere uccisi costi quel che costi!
Siamo in pieno inverno, siamo in un momento molto delicato, ognuno cerca di stare “in libertà” come può e i più, nel possibile di vigore fisico, disponibilità, fortuna di essere in una zona adatta, se ne vanno in giro con le famose bike(?), bardati come Zeno Colò o come Enzo Maiorca, disinteressando a volte i divieti.
Su un viottolo della Tenuta Salviati, un gruppetto di colorati ciclisti sfrecciano schivando pine e ramaglia centrando però in pieno uno stupidissimo serpente che, incredibilmente data la stagione, se ne girottolava lemme lemme.
Mah, stupido animale, cosa ci facevi in giro e voi non lo potevate schivare?
Quando l’ho trovato era ancora vivo e l’ho messo ad un lato della stradina, ma non si sarebbe più salvato.
La cosa che mi ha colpito di più è la “lunghezza” del serpente, straordinaria per quella specie, quasi 2 metri, in contrasto con la sua esilità.