Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
CHE DIRA’ RENZI A MATTARELLA?
Che dirà Renzi a Mattarella? Renzi sta giocando a carte scoperte, cosa talmente rara che sta spiazzando tutti, politici, media e tutti gli assuefatti all'andazzo costretti a inventarsi un Renzi a loro misura per ribattergli più comodamente.
Non ci vuole la sfera di cristallo e se sapessero ascoltare il Renzi vero, non quello di comodo raccontato nelle veline di Casalino, lo saprebbero già, non c’è nessun retroscena da svelare.
Renzi non indicherà nomi a Mattarella. In coerenza con quanto dice da mesi indicherà solo i punti programmatici di un governo per risolvere le crisi. Ribadendo che chiunque sia in grado di accoglierli avrà il consenso di Italia Viva. Senza porre alcun veto.
Anche nei confronti di Conte? Certo. A questo ha già risposto così da giorni. Ma dirà che, allo stesso tempo, non può esserci alcun veto ad altri che fossero in grado di costruire un programma risolutivo sostenuto da una maggioranza solida e stabile.
Tra le definizioni stereotipate che nella vecchia maggioranza circolano come motivazione del grido “o Conte o morte” quella più astrusa è che “Conte è un imprescindibile punto di equilibrio”. Nella nouvelle vague comunicativa, in specie di PD e LeU, c’è una forte vena di comicità involontaria.
Ma tra chi e chi, soprattutto tra cosa e cosa, Conte sarebbe stato un punto di equilibrio? E’ palese che se lo fosse stato non saremmo a questo punto.
I principali problemi sono rimasti irrisolti, perché semplicemente accantonati al primo accenno che fossero giudicati “divisivi”. Bello sforzo! Divisivo è tutto e niente, ci si deve lavorare ed è esattamente quello che Conte non ha voluto fare.
In realtà è lui che ha voluto giocare sulle divisioni, credendosi un imperatore romano, “divide et impera”.
Ma per fare quel gioco bisogna essere bravi, non basta costruire una maggioranza nella maggioranza e sbattere la porta in faccia ad una componente che, non solo dalla crudezza dei numeri, ma soprattutto dalla capacità politica cui deve la sua presidenza del governo, è e resterà fondamentale.
Senza alcuna pregiudiziale, dunque, ma in ogni senso, ad esclusione degli antieuropeisti.
Fino a quando Conte farà perdere tempo al Paese continuando a rifare, ogni giorno, la prova di un budino scaduto? Sono mesi che perde tempo ed è questa la ragione della crisi. “Incomprensibile” solo a chi continua a giocare a Risiko da solo.