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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Prefettura di Pisa
GIORNO DELLA MEMORIA 2021: CELEBRAZIONE IN PREFETTURA

27/1/2021 - 21:10

GIORNO DELLA MEMORIA 2021: CELEBRAZIONE IN PREFETTURA
 
 
Pisa, 27 gennaio 2021
 
Si è svolta nella mattina odierna, in Prefettura, in occasione della annuale celebrazione del Giorno della Memoria, la consegna delle medaglie d’onore alla memoria concesse, con Decreto del Presidente della Repubblica, a tre ex militari italiani deportati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra.
Presenti, assieme al Prefetto di Pisa, Giuseppe Castaldo, il Presidente della Provincia, Massimiliano Angori, il Sindaco di Pisa, Michele Conti, il Presidente del Comitato Provinciale ANPI, Bruno Possenti, il Presidente della Comunità Ebraica, Maurizio Gabbrielli, il rappresentante ANED, Lavinia Lorenzi e il Comandante delle Presidio interforze., Gen. di Brigata Aerea Alessandro De Lorenzo.

Ad accompagnare nella consegna i congiunti degli insigniti anche i sindaci dei comuni di residenza di Peccioli, San Miniato e S. Maria a Monte.
Nell'occasione il Prefetto Castaldo, ha evidenziato che " la memoria continua a camminare nel solco dei nomi di quanti sono stati protagonisti di quelle tragiche vicende. Quello che oggi celebriamo non è un rito riparatorio ma una atto fondativo della nostra comunità democratica, in cui condividiamo i valori sacri e irrinunciabili enunciati dalla nostra Costituzione e dalla Dichiarazione universale dei diritti umani. Occorre trasmettere ai giovani, futuro del nostro paese, una cultura della memoria, perché devono conoscere e comprendere quello che è avvenuto con le leggi razziali e con la tragedia della soluzione finale, rinnovando l’attenzione alla storia, alle radici della democrazia e allo sviluppo dello spirito critico. La memoria, custodita e tramandata, è un antidoto indispensabile contro i fantasmi del passato”.
Di seguito, le schede informative degli insigniti:
·       alla memoria di Ezechiele Chiodini, nato ad Anzola Emilia l’11 marzo 1923, deportato nel campo di lavoro coatto per l’economia di guerra di Delligsen in Germania dal 9 settembre del 1943 al 25 luglio del 1945. Figlio di contadini, all’età di vent'anni è arruolato nella Regia Aeronautica come aviere di leva. Nel giugno del 1943 viene catturato presso l’aeroporto di Bologna dai militari tedeschi. Viene trattenuto in Germania fino alla liberazione con l’arrivo delle truppe americane;
·       alla memoria di Giuseppe Lelli, nato a San Miniato il 31 Marzo 1919, deportato nel campo di lavoro coatto per l’economia di guerra di Bockeweitz in Germania dal settembre del 1943 al 8 maggio del 1944. Figlio di contadini mezzadri, a vent'anni è arruolato nell’Esercito Italiano nell’Arma dell’Artiglieria e partecipa alla campagna in Grecia. Dopo l’armistizio dell'8 Settembre 1943, viene fatto prigioniero dai tedeschi e internato nello Stalag IV B di Bockeweitz. Da quel momento se ne perdono le tracce; soltanto a guerra finita i familiari ricevono la comunicazione del decesso del loro congiunto avvenuto l’8 Maggio 1944. Ormai ammalato e incapace di lavorare Giuseppe soccombe per emorragia causata dalle percosse ricevute;
·       alla memoria di Angelo Monetti, nato a Castelnuovo ne’ Monti il 22 giugo 1918, deportato nel lager di Zangtal – Woitsberg, Stejermark 12 A dall’8 settembre del 1943 al 9 maggio del 1945. Ventenne è arruolato nell’Esercito italiano e parte per il fronte greco, al seguito del 41° Reggimento di Fanteria, Div. Modena. Catturato dai tedeschi a Paramitia, nell’Epiro, nel settembre del 43, dopo una marcia a piedi fino a Belgrado, viene trasferito in Austria, per essere destinato al lavoro in una miniera di lignite. Soltanto nel maggio del 1945 lascerà il campo di prigionia.
 
 

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28/1/2021 - 0:58

AUTORE:
Marusca

Fate sapere al sindaco di Vecchiano e al presidente della provincia che Vittorio Emanuele III in San Rossore firmò le leggi razziali e NON le leggi antirazziali.
Quando si parla in pubblico e soprattutto quando si scrive ci vuole attenzione oltre che conoscenza.....si rischia la figuraccia-accia-accia!