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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
SAUDI VISION 2030
SAUDI VISION 2030: L’ECONOMIA SAUDITA PASSA ATTRAVERSO IL TURISMO E LO SPORT

1/2/2021 - 10:20

SAUDI VISION 2030: L’ECONOMIA SAUDITA PASSA ATTRAVERSO IL TURISMO E LO SPORT


L’Arabia Saudita si apre al mondo, oltre che al mercato dello sport-business (l’accordo pluriennale con la Lega Serie A italiana è una delle diverse iniziative promozionali).

Il progetto-ombrello, riservato a diversi settori industriali, è “Saudi Vision 2030“, il più importante programma di urbanizzazione e modernizzazione nella storia del gigante arabo.Prevede un piano per ridurre la dipendenza del paese dal petrolio, diversificare l’economia e sviluppare settori di servizi pubblici quali sanità, istruzione, infrastrutture e turismo. Il Saudi Public Investment Fund (PIF) è il veicolo che il principe ereditario Mohammad bin Salman intende utilizzare per gli investimenti economici (lo stesso messo in campo per l’acquisto del Newcastle United in Premier League).

Entro il 2030 verrà realizzato il progetto “Saudi Vision”
Saudi Vision 2030 pone l’accento,  soprattutto, sulle riforme strutturali, le privatizzazioni e lo sviluppo delle piccole e medie imprese, puntando a diversificare l’economia, a creare nuove opportunità di lavoro e ad innalzare la qualità di vita nel paese.

  Si articola, nello specifico, su tre pilastri: il primo è lo status del Regno come “cuore” del mondo arabo e islamico; il secondo è diventare un motore globale di investimento; il terzo è collegato alla posizione strategica dell’Arabia Saudita e all’ambizione di trasformarsi in un hub globale tra Asia, Europa e Africa.
“KSA (Kingdom of Saudi Arabia, nda), attraverso lo sport in generale, e il calcio in particolare, cerca non solo di affermarsi sullo scenario internazionale, ma anche di cambiare la società modernizzandola, intercettando nuovi capitali stranieri per sviluppare attività legate al turismo e all’ospitalità” – ha spiegato Antonio Fabbricatore, titolare dello studio AFVision (realtà operante nel settore della consulenza aziendale internazionale). “L’apertura dell’economia si ripercuoterà su molti settori, come il turismo (con introiti superiori a 42,9 miliardi di euro), l’edilizia e l’intrattenimento.

Più in generale l’Arabia Saudita si trasformerà in un punto di riferimento per quel che riguarda l’organizzazione di eventi sportivi”.
Al fine di attirare gli investimenti stranieri, saranno presumibilmente concessi incentivi fiscali e aiuti sul costo del lavoro alle imprese estere, ma soprattutto, verrà attuata una netta semplificazione legislativa e burocratica, affiancata dalla liberalizzazione sul piano finanziario e bancario. L’Arabia Saudita è, dopo gli Emirati Arabi, il secondo mercato di destinazione delle esportazioni italiane nell’area del Golfo.
 
Nascerà Neom, la smart city del futuro
Il programma “Saudi Vision 2030” include 80 progetti (per un totale di 96 target economici) nei seguenti settori: energie rinnovabili e ambiente, settore idrico, biotecnologie, filiera alimentare, scienze tecnologiche e digitali, produzione avanzata, turismo, minerario, difesa, materiali, design, logistica, ingegneria, costruzioni, infrastrutture e trasporti, oltre a media-intrattenimento e appunto sport.
In particolare, è prevista la creazione di un enorme polo turistico-sportivo sul Mar Rosso e si prevede un piano per incrementare il turismo religioso nel nord e sud del paese, passando dagli attuali 8 milioni a 30 milioni di pellegrini l’anno, attraverso significativi interventi infrastrutturali e logistici.
Ma il progetto più ambizioso è, senza dubbio, la creazione di “Neom”, la città del futuro (la più grande smart city al mondo – nella foto in primo piano un rendering del progetto), il cui costo è stimato in 456 miliardi di euro.

Si estenderà su una superficie pari a 26.500 chilometri quadrati. Interamente alimentata da impianti solari ed eolici. Dove i trasporti saranno elettrici e non necessiteranno di guidatori. Dove ogni servizio sarà automatizzato.

E tutto sarà all’insegna delle più moderne tecnologie.

Dagli ospedali, alla sanità, fino alla sicurezza. Un grande polo industriale, oltre che la prima “zona franca” al mondo (coinvolgerà le economie di tre diversi stati: Arabia Saudita, Egitto e Giordania).

Fonte: Sport Economi
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2/2/2021 - 19:45

AUTORE:
Jacopo Esposito

....da testimonial al regime saudita.
«Sono stato a fare una conferenza. Ne faccio tante, ogni anno, in tutto il mondo, dalla Cina agli Stati Uniti, dal Medio Oriente alla Corea del Sud.
È un`attività che viene svolta da molti ex primi ministri, almeno da chi è giudicato degno di ascolto e attenzioni in significativi congressi internazionali. E grazie a questo pago centinaia di migliaia di euro di tasse in Italia.
Sono certo che anche il presidente Conte, quando lascerà Palazzo Chigi, avrà le stesse opportunità di portare il suo contributo di idee. Quanto all`Arabia Saudita, soltanto chi non conosce la politica estera ignora il fatto che stiamo parlando di uno dei nostri alleati più importanti. Il regime saudita è un baluardo contro l`estremismo islamico, la forza politica ed economica più importante dell`area. Il programma Vision2030 è la più importante iniziativa di riforma mai tentata nella storia della regione.
Se vogliamo parlare di politica estera diciamolo: è grazie a Riyadh che il mondo islamico non è dominato dagli estremismi. Temo tuttavia che sia più un argomento per attaccarmi personalmente non riuscendo a rispondere sui contenuti.

Ora occupiamoci di vaccini e posti di lavoro, poi risponderemo puntigliosamente in tutte le sedi».
Punto.

2/2/2021 - 1:10

AUTORE:
Stefania

..·(post dedicato a chi ama la discussione politica e rifiuta logiche denigratorie nella discussione. Se non vi riconoscete in questa descrizione, passate pure avanti).

Forse non sapevi che nel 2019 le esportazioni italiane in Arabia Saudita sono state pari a 3,3 miliardi di euro, con una crescita netta del 6%.
Esportiamo prevalentemente
1. macchinari: valore esportato 1,2 miliardi di Euro, rappresentano il 36% del nostro export complessivo verso l'Arabia Saudita;
2. macchine, apparecchi e materiale elettrico: valore esportato 222 milioni di Euro, rappresentano il 6,8% del nostro export;
3. mobili: 197 milioni di Euro (6%), 4. lavori di ghisa, ferro e acciaio: 168 milioni di Euro (5,1%).
Sempre nel 2019, abbiamo avuto importazioni dal regno saudita per 3,8 miliardi di euro, con un calo del 26% rispetto all’anno precedente. Per l’84% si tratta di combustibili (3,2 miliardi di euro), seguiti da materie plastiche (289 milioni di Euro, 8% del totale) e prodotti chimici (175 milioni, 5%).
Come conseguenza delle ridotte importazioni italiane di petrolio saudita, l'interscambio complessivo si è contratto del -14%, passando da 8,2 miliardi nel 2018 a 7,1 miliardi di Euro nel 2019. Ne ha tratto diretto beneficio il deficit di parte italiana che - nel medesimo periodo - si e' ridotto da 2 miliardi a 517 milioni di Euro.
Secondo il Ministero degli Esteri e della cooperazione internazionale, i punti di forza del regno saudita sono:
• Saudi Vision 2030: nuova strategia di sviluppo del Regno
• Posizione geografica strategica, eccellenti infrastrutture, dividendo demografico
• Business environment in progressivo miglioramento
• Favorevole imposizione fiscale e incentivi governativi agli investimenti
• Sostegno al settore privato e privatizzazioni
I punti deboli, invece, sono:
• Normative del lavoro
• Accesso al finanziamento
• Forza lavoro non adeguatamente istruita
Sempre il Ministero degli Esteri consiglia dove investire in Arabia Saudita, ovvero in:
• Flussi turistici
• Costruzioni
• Prodotti delle miniere e delle cave
• Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria
• Sanità e assistenza sociale
Vi sono parecchie aziende italiane presenti in Arabia Saudita.
Tra queste, Ferrero, i Guzzini, IVECO, Safilo, SAIPEM, Gruppo Ferrovie dello Stato, Ansaldo e tante altre.
Tutto bene, quindi? Certamente no. Ad oggi, i rapporti del Paese con l’Unione Europea sono demandati al Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG). Le relazioni tra i due organismi risalgono a metà degli anni Ottanta e sono state istituzionalizzate attraverso l’Accordo di Cooperazione UE-CCG, siglato nel 1989, in vigore dal 1 gennaio 1990. Permangono tuttavia delle difficoltà che da oltre vent’anni impediscono l’adozione di un Accordo di Libero Scambio.
Le sei monarchie del Golfo da una parte si oppongono all’inserimento di una clausola sul rispetto dei diritti umani voluta da Bruxelles, dall’altra mantengono (Riad in particolare) una posizione di chiusura sulla richiesta europea di ridurre i dazi all’esportazione, che, oltre ad essere in contrasto con le norme OMC, incidono negativamente sull’accesso al mercato degli idrocarburi.
C’è però un punto molto importante da seguire con attenzione in Arabia Saudita, ovvero il piano “Vision 2030”.
Questo piano costituisce un progetto socio-politico scaturito dalla presa di coscienza della necessità di riformare il modello economico che il Regno ha finora perseguito, basato sulla rendita derivante dalle esportazioni di petrolio (cd. "rentier economy") e sulla delega pressoché assoluta di tutti i lavori manuali a circa 10 milioni di lavoratori stranieri, mentre i sauditi restano in maniera preponderante impiegati nel settore pubblico, anche se le dinamiche del mondo lavoro vanno gradualmente adeguandosi alla Vision 2030, con un maggiore impiego dei sauditi anche nel settore privato.
Le nuove generazioni di sauditi - mediamente altamente istruite, spesso anche all'estero - aspirano ad una maggiore inclusione, sociale e lavorativa, inclusa la componente femminile.
Su quest’ultimo punto è abbastanza chiaro quanto si debba sostenere l’evoluzione saudita in questo senso.
Termino dicendo che il regno saudita è membro del G20 e che forse, dico forse, prima di urlare, scandalizzarsi, indignarsi sarebbe sempre bene prima informarsi.
N.B.: tutte le informazioni qui riportate le trovate, in maniera più ampia e con altri documenti interessanti, sul sito infomercatiesteri.it, gestito dal Governo Italiano.

1/2/2021 - 17:08

AUTORE:
BdB estimatore di Enzo Rametti

Matteo Renzi "amico" del ricco Marchionne, come se alla FIAT non ci lavorassero gli operai e quindi se chiude, hai voglia di sventolare articoli 18 o 36; tutti a casa e via.
Matteo Renzi salva le banche, come se nelle banche ci fossero solo i soldi nei cassetti e le macchine sui banconi e non dietro i banconi i bancari.
Matteo Renzi va ad istruire/trattare con gli uomini in gonnella e le pezzole da fagotti in testa e dove sta la novità? (vedi foto degli incontri precedenti dei nostri con abiti all'europea).
Diceva mì pà: fanno le autostrade per i signori, nommia per te!
Eh si; quando siamo un po' spaesati nel bel mezzo delle città e vediamo quei cartelli verdi che indicano AUTOSTRADA- vai; con quello non ti sbagli per tornare spedito e senza incroci o semafori a casa tua.
Dice, fanno le barche anche a tre piani? si! e se vogliamo vederle in costruzione basta andare a Viareggio.
Le fanno per i ricchi? certo! e se non le fanno gli ingegneri/operai viareggini, le fanno nel resto del mondo; anche in Svizzera se poi le pagano.
Dice, con tutto quel che manca a noi a rifarsi dal lavoro per tutti in tempo di crisi politica e pandemica, si va a gironzolare nei paesi arabi? Si!
Si è visto poi la Farnesina prendere posizione perchè "quell'affare li" da centinaia di miliardi di dollari è "affare" anche nostro e delle generazioni che verranno; quindi avanti con i migliori propositi.
Se poi anche Nico Stumpo, Renato Brunetta, Giuseppe detto Pippo Civati andranno a perorare buoni affari civili; avanti c'è posto per tutta la gente di buona volontà.
Dice....ma anche "Billadè" vestiva gli stessi panni di "loroli" epperchè Toto Riina et Bernado Provenzano non vestivano all'europea?
Non è l'abito che fa il monaco o la monaca.

1/2/2021 - 13:08

AUTORE:
Lettore anch'io

...se partiamo analizzando anche le crociate dove si impalavano i miscredenti, si fa buio e poi si fa anghingò-anghingò, la ragione a chi la do.

1-La politica è compromesso, l'inverso è guerra.
2-La contaminazione non è parola cattiva come per quello che si intende attualmente con il covid19.
3-Divulgare il meglio del meglio va a vantaggio del vero progresso.
4-NON sempre il progresso è cosa buona; il progresso della malattia, della fame, dell'ignoranza e dei muri fra i popoli è cosa cattiva.
5- Non è la pistola cattiva, se la lasci sul comodino per 500 anni non succede niente; cit. Roberto Benigni.
6- Cinesi ed Arabi hanno nei secoli insegnato cose buone.
7- Gli "Europei" tedeschi ed italiani conducevano nel secolo scorso i loro simili nei campi di sterminio.
8-......

1/2/2021 - 11:17

AUTORE:
Lettore attento (vecchianese)

Tutto con i nostri soldi e non certo per noi ma per i soliti ricchi di cui il mondo è sempre più pieno.
Non sanno più cosa farsene dei miliardi che hanno nelle banche e nei forzieri, e invece di pensare ai diritti civili delle loro popolazioni, specie delle donne, si trastullano con progetti faraonici.

Come l'omicidio di Khashoggy di fronte al quale diverse informazioni di intelligence parlano di una partecipazione diretta nella vicenda del potente principe ereditario saudita, Mohammed bin Salman ma che Trump, dopo un primo momento, dichiarò di accettare l'ipotesi saudita che il giornalista fosse morto in seguito ad una rissa mentre cercava di scappare dal consolato.
Questi rapporti oscuri nascondono sempre e solo interessi personali dei vari paesi (in questo caso Arabia e USA) e non fanno bene al mondo, compreso il nostro paese.