none_o


Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
Arabia Saudita
none_a
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
none_a
Dalla pagina di Elena Giordano
none_a
storie Vere :Matteo Grimaldi
none_a
Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di ANDREA VIOLA
Non è possibile morire per Conte e Casalino.

2/2/2021 - 19:33


Mentre il solito sistema Casalino riempie di veline e false notizie (come ad esempio la ricerca di poltrone da parte di Renzi o Boschi) le redazioni dei giornali e telegiornali, la crisi di governo va avanti.

Mentre il premier Giuseppe Conte, costretto a dimettersi perché senza una vera maggioranza, continua a celebrare se stesso, il Paese pian piano sta scoprendo la verità: il vuoto cosmico. Sì, il vuoto di un premier, a mio parere, senza alcuna idea e sorretto da due partiti, 5Stelle e Pd, orfani di loro stessi.
In questi ultimi giorni si sta assistendo plasticamente a quello che in molti facevano finta di non vedere, ossia, un premier che governava senza un programma da realizzare. Un premier che non affrontava mai realmente i problemi del Paese ma li nascondeva utilizzando il suo regista Rocco. E se ci pensate, mai come in questi ultimi due anni e mezzo, il responsabile della comunicazione di Palazzo Chigi è stato così importante e fondamentale: per raccontare la fiction della presidenza Conte. Ma quando sposti l’attenzione sui contenuti tutto pian piano si dematerializza.
I renziani vogliono un “documento scritto” alla fine dei lavori. Gli altri partiti temono la trappola: prima accordo su Conte premier
In un Paese serio e con un sistema di informazione sano questi elementi dovrebbero essere il pane quotidiano, non il fango. In Italia invece sta accadendo diversamente.
Chi cerca di parlare di contenuti e programmi viene continuamente offeso e denigrato in ogni modo. Fino a livelli di odio personale preoccupante e pericoloso. Il tutto per cercare costantemente di sviare l’attenzione sul reale problema.
Il classico gioco delle tre carte: non si deve parlare del programma da realizzare, non si devono scoprire le fragilità del Movimento 5Stelle e del Pd, non si devono vedere le reali intenzioni di Conte, non si devono capire le vere motivazioni della crisi. Bisogna solo parlare del cattivo che ha bloccato Conte.

Le Consultazioni al Colle hanno messo fine a questo giochino: Conte, Casalino, Zingaretti, Di Maio e Bettini tutti legati dagli stessi inconfessabili interessi. Emblematico il discorso di Vito Crimi appena uscito dal colloquio con Mattarella: “Non si affrontino argomenti divisivi come il Mes”. Dalla serie: parliamo di tutto ma non di cose serie. Il succo di tutto per il Movimento e per il Pd è diventato questo: Conte e Casalino sono loro stessi il programma.

Consultazioni, M5s a Fico: “Mes tema provocatorio, accantoniamolo. Pronti a sfida di governo con tutti gli alleati” È vergognoso che ancor oggi i rappresentanti dei grillini e del Pd non abbiano idea di quale programma realizzare ma abbiano sempre e solo l’argomento Conte.
Non è possibile che sulla giustizia il Pd sia diventato giustizialista.
Non è possibile che il Pd sia diventato per il proporzionale.
Non è possibile che il Pd abbia rinunciato al Mes.
Non è possibile che il Pd abbia rinunciato alle grandi infrastrutture.
Non è possibile che il Pd non abbia più il coraggio di difendere le proprie idee.
Non è possibile morire per Conte e Casalino.
Non è possibile rinnegare i propri valori fondanti per sostenere un personaggio che secondo me è malato di egocentrismo, narcisismo e mania di grandezza e che, se formasse un proprio partito, porterà il Pd sulla soglia del 10%.

Insomma, è evidente che c’è qualcosa che non torna neanche nella pur minima logica della politica. Sullo sfondo una gestione della pandemia, a mio avviso, pessima. In questi giorni sempre più evidenti le criticità della gestione Arcuri. L’unica cosa che il Pd ha detto è stata Conte, la classica foglia di Fico non riesce a nascondere il vero problema: non esiste un programma condiviso; non esistono azioni concrete condivise; non esistono modalità condivise per governare. I muri pretestuosi dei grillini sono i soliti. E in tutto questo il più grande responsabile della crisi rimane il Pd, che non esiste più.

Insistere su queste basi non corrisponde alle vere esigenze del Paese. Insistere su Conte e Casalino è contro ogni logica. Difenderli contro tutto e tutti è preoccupante e nasconde sicuramente altre motivazioni.
E’ il tempo di pulizia e chiarezza definitiva.
E’ il tempo dei migliori e non delle finzioni.
E’ il tempo della verità e del coraggio.
E’ il tempo di una squadra e non di personalismi.
E’ il tempo non dei Conti ma dei Draghi.





+  INSERISCI IL TUO COMMENTO
Nome:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
EMail:

Minimo 0 - Massimo 50 caratteri
Titolo:

Minimo 3 - Massimo 50 caratteri
Testo:

Minimo 5 - Massimo 10000 caratteri

2/2/2021 - 20:23

AUTORE:
Elettore prossimo

....Renzi pretendeva di dir la sua sui ministri di altri partiti.
Quindi la ex renziana De Micheli ora zingarettiana, promossa ministro anche se incompetente ma appunto voltagabbanella, deve stare per forza al ministero dei trasporti?
Ah già; Toninelli prima di lei voleva fare pizzerie/ristoranti ed altalene per i bimbetti sul nuovo ponte di Genova e...vedeva passare gli autotreni sui trafori non fatti e si giocò il posto sul Conte bis.
Sul trisConte andava tenuta con forza e per forza una ministra che pretendeva la pista ciclabile sul ponte dello Stretto di Messina altrimenti bocciava il progetto.
...poi sostenne che il covid19 sui bus non si poteva propagare perchè girano con i finestrini aperti. Aperti?
Son bloccati!!! la Sita non c'è più!!!