Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
A metà degli anni “80 decisero che avrebbero investito a livello politico su di me. Credo di essere stata una grande delusione. Non era il momento adatto né ero strutturata per la politica di ruolo. Neanche adesso in verità lo sarei. Vivevo certo in un mondo di idee politiche, l‘impegno a scuola, lo schieramento appassionato nelle battaglie civili …La parte giusta della barricata e un nonno comunista del ‘21 nel mio passato e nel mio futuro. In realtà ero presa dalla mia vita di ragazza e la politica irregimentata mi stava stretta. Ero distratta, diciamo, con dei bei punti fermi però. Comunque decisero di provare, ero donna, facevo l’università …Mi mandarono alle Frattocchie, che a quel tempo era la scuola di partito a Roma, a fare un corso. Incominciai subito male. Misi nell’ immediato in difficoltà il formatore sull‘Ungheria del ‘53 e poi con serafica ingenuità continuai con la Cecoslovacchia del ‘68. Le invasioni russe o meglio dell’Unione Sovietica. Credo che abbiano pensato di rimandarmi a casa…I miei compagni che erano partiti da Pisa con me erano incazzati neri. Ma io avevo appunto un nonno comunista, morto troppo presto, che a proposito aveva avuto le idee chiare e me le aveva trasmesse in tempo reale. Ancora oggi possiedo un vecchissimo libro, reportage, con magnifiche foto della protesta praghese di fronte all’ invasione. Ragazze in minigonna con le braccia alzate dinanzi ai carrarmati, stupite ed incredule di quello che stava succedendo.
Quando sono stata a Praga per la prima volta nel 1989 ho sperimentato di persona il clima d’oppressione che gravava sulle persone. Una tristezza diffusa. Una certa libertà di pensiero è purtroppo l’unica cosa che mi accomuna ad una grande donna, Rossana Rossanda. Lei ci ha provato per molto tempo a perseguire le sue idee nel partito comunista, con grande passione ma anche con la consapevolezza che prima o poi se ne sarebbe dovuta andare. Perché serrare i ranghi strozzando qua e là rigurgiti di libertà, turandoti le orecchie e chiudendo gli occhi per salvare l‘idea, non può che portarti che estrema sofferenza. Almeno a lei. “Sicuramente qualcuno dei compagni sapeva la sua forza”, ad un certo punto, è stata andarsene lasciando agli altri l’illusione di averla cacciata. Stolti. Le sue parole vi hanno affossato.
“Non era e non è l’idea ad essere sbagliata, sono state le persone ad averla interpretata male“.
Rinascita. “La ragazza del secolo scorso“ di Rossana Rossanda.
Ps. I cani sciolti difficilmente scappano dalla loro casa. Sono liberi di farlo, a differenza di quelli incatenati, che quando possono evadono.