Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Gennaio 1967 - Al Teatro Verdi di Pisa la Compagnia Italiana di Operette presenta cinque titoli con la classica Vedova Allegra in scena per l'Epifania.
A fianco dell'indimenticabile Elvio Calderoni, i nomi "in ditta" sono quelli di Carlo Campanini ed Aurora Banfi.
La più famosa e antica Compagnia Italiana di Operette dell'impresario pisano Sergio Corucci è reduce da una trionfale tournée in Sud America ed è sulla cresta dell'onda tanto da avere il calendario delle rappresentazioni pressoché esaurito !
Le compagnie in scena nella nostra città venivano ospitate presso il Circolo Letterario de La Soffitta e il nostro gruppo di studenti facenti parte della Compagnia di Teatro NOI intratteneva i famosi ospiti con brevi esibizioni alle quali seguiva un brindisi di benvenuto.
Ricordo bene Carlo Campanini, già affermato attore di cinema e teatro, disponibile a parlare con noi giovani della sua carriera narrandoci divertenti aneddoti.
Capimmo che aveva una forte fede religiosa e di essere un seguace di Padre Pio che spesso andava a visitare.
Anche altri attori della Compagnia ci raccontavano di questa sua fede che spesso cercava di promuovere anche a loro..
Aveva lasciato scritto il desiderio di essere tumulato, alla sua morte, a San Giovanni Rotondo per rimanere vicino per sempre, al suo Santo.
Ad inizio degli anni 2000 durante un mio soggiorno all'Elba visitai un negozio di moda femminile situato sul lungomare di Marciana Marina.
Lì incontrai una simpaticissima e piena di verve signora romana che aveva con se un piccolissimo cane bianco.
La proprietaria del negozio, conoscendo i miei interessi teatrali, fece le presentazioni: "piacere Grazia Campanini" disse la signora. "Piacere mio" risposi ricordando l'incontro con suo Padre Carlo.
Grazia aveva sposato uno dei fratelli Carotenuto che dopo una breve esperienza cinematografica aveva preferito dedicarsi alla gestione di una sua azienda edile.
La coppia aveva acquistato una bella casetta proprio sopra al negozio con vista sul bellissimo mare elbano. dove trascorrevano molto tempo anche nei mesi invernali.
Trascorsi poche mesi ritornai all'Elba e vidi la Moby Baby ferma nel porto posta sotto sequestro.
Durante la traversata da Piombino a Portoferraio vi era deceduta a bordo, a causa di una crisi asmatica acuta, proprio la signora Grazia Campanini.
Era scesa in garage con il marito per prepararsi allo sbarco ma un forte cattivo odore l'aveva fatta svenire.
A niente servirono le pronte cure praticate nel vicino ospedale.
Fui addolorato da questa disgrazia e ogni volta che torno a Marciana Marina mi reco nel piccolo cimitero; giro a destra dopo l'entrata, poi a sinistra e porgo lo sguardo su in alto nell'ultima fila di tombe dove Grazia dorme il suo sonno eterno e, idealmente, penso a Carlo laggiù vicino al "suo" Padre Pio.