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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Necrologio
E'morto Palazzino

8/2/2021 - 9:56


Un altro grande personaggio migliarinese ci ha lasciato, Gini Alberto, detto e conosciuto semplicemente come Palazzino si è spento dopo lunga malattia. Facciamo le condoglianze a tutta la famiglia per la grave perdita.
 
Nella vecchia foto lo troviamo al basso acustico nella famosa esibizione della finta band presso il Paloma di Vecchiano, dove si vede anche un giovane Mauro Tolaini alla batteria. Altri tempi!! 



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8/2/2021 - 10:34

AUTORE:
GigiDiTeglia

............. luttuosa notizia per fare le condoglianze ai famigliari di Palazzino che R.I.P. ........ e per ricordare ai coetanei e comunicare ai più giovani che gli organizzatori del " Il Gitto d'Oro " oltre a Giorgione c'erano " Balindo " e i due Bartalini meglio noti come " Piede "e " Cavalier Mocciardi ". .......... GigiDiTeglia

P.S. In un luttuoso comunicato un ricordo lieto.

8/2/2021 - 10:02

AUTORE:
Redazionale

GITTO
Lett: nc.
Come descritto in BOTTINO (vedi) il gitto era un recipiente rotondo, munito di un manico posizionato in maniera obliqua, e che serviva per raccogliere acqua o liquami per annaffiare o concimare.
Esisteva anche un gitto industriale, fatto in ferro zincato ed acquistabile alla bottega o in qualche fiera di paese, ma di solito veniva realizzato in maniera artigianale utilizzando un grosso barattolo vuoto di tonno, o di conserva, a cui veniva applicato un manico di legno. Serviva appunto a prelevare liquidi da zone basse, pozzi o conserve, ed il manico obliquo era indispensabile per il suo corretto utilizzo riuscendo a mantenere orizzontale il recipiente, pure calato al di sotto del piano.

Aneddoto.
al gitto era dedicato anche un festival musicale che si teneva ogni estate presso la sala da ballo estiva del Paloma di Vecchiano, sulla golena del Serchio. Prendeva il nome de “ IL GITTO D’ORO”, e vedeva cantanti e complessini musicali locali esibirsi per conquistare il dorato trofeo ed essere proclamati vincitori di questo pretenzioso “Festival della Val di Serchio”.
Da questo Festival emerse anche un cantante, il cui nome rende bene simpatia e stazza, Giorgione di Vecchiano, che ebbe un discreto successo tanto da fare serate in molti locali della Versilia.
La sua scomparsa prematura forse decretò la fine di una carriera che poteva anche essere brillante.
Al “Gitto d’oro” è rimasta famosa l’esibizione di una masnada di nostri paesani muniti non di strumenti musicali ma di ciottoli da cucina, in una prestazione penosa condita dall’esibizione di un presentatore balbuziente come Fumacchio, che però sparò un paio di battute rimaste memorabili.
La prima fu all’inizio del discorso quando, essendo stato ben una settimana (!) negli USA con Palazzino, aprì con uno “scusate se parlare poco italiano!” con quell’accento straniero che rimane ai cantanti inglesi, anche quando sono in Italia oramai da decine d’anni.
L’altra è l’introduzione altrettanto famosa: “dalle calde notti della Versilia”, patrimonio genetico di ogni autentico Migliarinese.