Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Salviamo i Circoli
47 persone hanno firmato. Arriviamo a 100
Marisa C. ha firmato 8 minuti fa
Claudia B. ha firmato 31 minuti fa
Maria C. ha firmato un'ora fa
marco B. ha firmato un'ora fa
Daniela P. ha firmato un'ora fa
Maria V. ha firmato un'ora fa
Roberto N. ha firmato 2 ore fa
Maurizio C. ha firmato 2 ore fa
Lia T. ha firmato 2 ore fa
PIERLUIGI D. ha firmato 3 ore fa
Elisabetta R. ha firmato 4 ore fa
Giovanni G. ha firmato 4 ore fa
Susanna S. ha firmato 4 ore fa
Maurizio B. ha firmato 4 ore fa
Armani D. ha firmato 4 ore fa
Luca P. ha firmato 4 ore fa
Fabio G. ha firmato 4 ore fa
Pietro S. ha firmato 5 ore fa
Francesco G. ha firmato 5 ore fa
Milvia D. ha firmato 5 ore fa
Pistoia , 51100
Italia
Condividi questa campagna sulla tua bacheca Facebook
Firma la petizione
Avaaz.org protegge la tua privacy e ti tiene informato su questa e altre campagne simili.
Questa petizione è stata creata da Fabiano C. e potrebbe non rappresentare il punto di vista della comunità di Avaaz.
Fabiano C.
ha lanciato questa petizione diretta a:
Il Governo Italiano
La situazione dei circoli è gravissima, la vera e propria ingiustizia che si sta perpetrando ai loro danni è inaccettabile.I circoli svolgono una importante e insostituibile funzione sociale. Nelle città, nelle periferie, nei centri sparsi i circoli contrastano la marginalizzazione e la esclusione sociale, sono un presidio di informazione e formazione, spazi di solidarietà, centri di iniziativa e aggregazione. I circoli hanno svolto una funzione importante anche durante la pandemia, ristrutturando le loro attività, informando i soci sui rischi del virus e sui buoni comportamenti per prevenirlo, trasformando i loro locali, normalmente già accoglienti e spaziosi, in modo da renderli idonei al rispetto di tutte le norme previste dai vari DPCM e secondo il più rigoroso rispetto del principio di precauzione. Si tratta di migliaia di strutture, in tutto il Paese, costruite nella storia con la fatica e l'impegno di generazioni: si mantengono in piedi a loro spese, con equilibri economici e finanziari risicati e sempre più precari. Ai circoli non è arrivato nessun ristoro, e oggi gran parte di essi rischia non aprire più. Eppure, per consentire loro di sopravvivere, basterebbe applicare una norma di buon senso: permettere ai circoli che hanno il bar o praticano la somministrazione di poterla fare come accade per tutti gli altri esercizi.Una interpretazione delle norme del terzo settore, per la quale essendo la somministrazione praticata in modo “accessorio” rispetto alle attività sociali il divieto di queste trascina anche il divieto di somministrare, è restrittiva insensata e irragionevole. Dei Circoli si è di fatto dimenticato il Governo, mentre le forze politiche sembra abbiano perso di vista il valore di coesione sociale di queste strutture, sottovalutando il danno che la loro chiusura finale porterebbe alla già fragile democrazia del nostro Paese.Si eliminino le discriminazioni permettendo ai Circoli di poter svolgere l’attività sociale di somministrazione riservata ai soci con gli stessi limiti e le stesse modalità consentite agli esercizi commerciali. Si metta a punto una strategia per dare ai circoli certezza di diritto e la possibilità di continuare a svolgere la loro preziosa funzione.