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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
Nulla obbligò a buttar giu il Conte 2, se non la .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
di Bruno Pollacci
Ricordando Giosuè Carducci

16/2/2021 - 12:07

Ricordando Giosuè Carducci

Oggi è il 16 Febbraio ed in questo giorno, a Bologna, nel 1907, moriva il grande poeta Giosuè Carducci.

Nacque nel 1835 a Valdicastello, una frazione di Pietrasanta (LU), in Toscana, e fu anche scrittore, critico letterario ed accademico. Nel 1839 trasferitosi a Bolgheri, e talmente in povertà da non potersi permettere studi scolastici regolari, ricevette lezioni giornaliere di latino dal parroco e d'italiano dal padre (ex studente di medicina a Pisa e dalle forti passioni politiche). Divorò presto i volumi classici della ricca biblioteca paterna ed a 10 anni scrisse le prime composizioni poetiche.

Visse in seguito a Firenze dove intraprese studi liceali nelle Scuole Pie degli Scolopi ed intensificò l'attività poetica, oltre a vivere i primi ideali di patriottismo . A 18 anni vinse un concorso per una borsa di studio presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove frequentò la Facoltà di Lettere.Nel 1854 si dedicò giorno e notte ad assistere le persone colpite dal colera e nel 1856 si laureò in Filosofia e Filologia. Iniziò la carriera d'insegnante a San Miniato (PI) e gli fu in seguito affidata la cattedra di “Eloquenza Italiana” presso l'Università di Bologna (incarico che in seguito gli fu tolto rifiutando di prestare giuramento al re d'Italia). Raggiunse la fama di poeta di successo a livello nazionale, nel 1876 fu eletto deputato, nel 1881 fu nominato membro del Consiglio Superiore dell'Istruzione e nel 1906 vinse il Premio Nobel per la Letteratura. Questa è una mia opera a seppia in suo omaggio e memoria. 
 
Bruno Pollacci
Direttore dell'Accademia d'Arte di Pisa










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