Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Zingaretti e Salvini si incontrano per discutere di riforme istituzionali ed elettorali.
Già è una buona notizia che non litighino, se poi trovassero un accordo sarebbe ancora meglio.
Visto che un Referendum ha confermato il taglio di Senatori e Deputati e però rimangono in vita sia la Camera sia il Senato che a ranghi ridotti dovrebbero a fare lo stesso lavoro due volte, perché non unificarle in un’unica Assemblea Nazionale di 600 eletti?
Con la fine del bicameralismo si velocizzerebbero tutte le procedure parlamentari con un enorme risparmio di tempi.
Non solo, unificando gli apparati amministrativi e burocratici sottostanti si risparmierebbero molti più soldi dei pochi risparmiati col taglio dei parlamentari.
Per la legge elettorale, anche qui, la soluzione ideale è la più semplice. Un sistema a doppio turno: proporzionale al primo turno e ballottaggio tra le due coalizioni o i due partiti meglio piazzati al secondo.
In tal modo ci sarebbe pieno rispetto della volontà degli elettori, un vincitore certo, una stabilità garantita per 5 anni.
Monocameralismo e doppio turno sono due soluzioni nell’interesse generale, non danneggiano nessuno, produrrebbero un grande rinnovamento della Repubblica e un modo di far Politica più responsabile e più vicino ai cittadini.
Per dirla con Draghi: “Spirito Repubblicano”.