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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
Nulla obbligò a buttar giu il Conte 2, se non la .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
DEDO e NICOLA LARINI

21/2/2021 - 17:32


 Nel 1963 frequentavo l'Istituto Tecnico Industriale Leonardo Da Vinci a Pisa.

Un giorno, durante una lezione, un bidello accompagnò in classe un distinto signore elegantemente vestito.

Tutta gli alunni si alzarono in piedi pensando fosse un docente.

Invece il Professore di turno, letto il foglio che gli era stato consegnato, lo invitò a sedersi nell'ultimo banco lato finestra accanto a me.

Si chiamava Larini, per noi tutti Dedo, e voleva riprendere lo studio interrotto per conseguire il diploma di Perito Industriale.

Era poco più grande di noi, ma il modo di vestire con giacca e pantaloni a campana e il mazzo di chiavi del suo Maggiolino Wolswagen subito appoggiato sul banco lo facevano sembrare distante anni luce da noi.. All'uscita ci salutò salendo in auto; io come molti altri compagni di classe a piedi, tornammo a casa.


Intelligente e preparato, era un attento studente anche se non rimase molto con noi e dopo un breve periodo si allontanò di nuovo per dare gli esami finali da esterno.

Ma ricordo alcuni particolari che sono rimasti indelebili nella mia mente.

 

Durante una lezione di francese la Professoressa Tognetti, fra le varie domande, chiese la traduzione di patente di guida.

Lui, sornione e sorridente rispose al volo "Permis de conduir" ed estrasse dal portafoglio, mostrandomela, la sua patente che all'epoca riportava la dicitura anche in francese ed inglese.

Una mattina arrivò teso e preoccupato, gli chiesi il motivo e lui mi confidò che stava per diventare padre: infatti nel 1964 nacque Nicola, futuro pilota di Formula 1 che conobbi e frequentai più tardi. 


A metà degli anni '80 lavoravo alla Jeb's caschi acquisita dal gruppo Bieffe di Lucca.

Alternavo la mia attività  tra Reggio Emilia, sede storica della famosa azienda, e Capannori dove si stavano trasferendo le attività di produzione e commercializzazione.

Uno dei soci  titolari era Osvaldo Meucci, amico di famiglia di Nicola che era già un affermato collaudatore e pilota.

Veniva a salutarci in sede anche se non potemmo sponsorizzarlo con il casco, essendo sotto contratto con la nostra concorrente AGV (Amisano Giorgio Valenza).

Quando gli raccontai il mio piccolo segreto di essere stato tra i primi a sapere della sua venuta al mondo, si dimostrò curioso e divertito.

Lo seguimmo nelle sua intensa carriera prima come pilota di Rally poi con la mitica Ferrari dove arrivò a correre 49 G.P. di Formula 1 ottenendo, come migliore piazzamento, il secondo posto nel G.P. di San Marino del 1994.

Quella gara fu funestata dalla morte di Ratzenberger durante le prove e di Senna nel corso della gara. 


Molti anni dopo, attraversando Massarosa mi fermai alla concessionaria auto di Dedo per salutarlo; era sempre lo stesso, giovanile e sorridente. Lo trovai sul piazzale intento a presentare una vettura ad un possibile acquirente. con la classe e la preparazione che lo ha sempre contraddistinto. 
All'interno dell'ufficio nel salone si notava in bella evidenza la foto della premiazione del 1994 ed un sorridente Nicola accanto a Schumacher 1° classificato e Hakkinen giunto al 3° posto di quella memorabile gara.

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