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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
La Sciura AMBRA e i cavalli

7/3/2021 - 17:25

La Sciura Ambra aveva vissuto fin da bambina all'interno dell'ippodromo di San Siro dove il padre lavorava come impiegato della Società che gestiva le corse dei cavalli.

Per tutta la vita era stata a contatto con il mondo dell'ippica conoscendo allevatori, fantini ma soprattutto i cavalli.

Di ognuno di loro in particolare sapeva tutto: genitori, caratteristiche fisiche e capacità agonistiche.

Si trasferì con la famiglia a Pisa alla fine degli anni '50 quando si avvicinava alla soglia degli ottanta anni.


La tentazione di continuare a vivere in quel mondo la portava a chiedere ad un ragazzino come me (avevo 11 anni allora) di accompagnarla alla sala corse situata sotto i portici dell'allora Viale Principe Amedeo.

In pochi minuti arrivavamo nella grande stanza dove venivamo accolti da una densa cortina di fumo di sigarette, dalle imprecazioni ad alta voce degli scommettitori delusi e da una enorme quantità di biglietti scaduti e gettati per terra.

Sul lato destro dietro ai banconi, protetti da una lastra di vetro,  stavano gli impiegati addetti alle scommesse.


Sulle pareti erano esposte le indicazioni degli ippodromi aperti e sotto le locandine con tutte le informazioni relative alle corse in programma.

Al termine della gara veniva riportato sulla locandina stessa con pennarello colorato l'ordine d'arrivo e le quote pagate.

La Sciura Ambra mi chiedeva di leggergli attentamente tutte le informazioni sulle corse alle quali era interessata: cavallo, fantino, peso, distanza corsa, steccato, stato del terreno, quotazioni del totalizzatore. Insomma voleva sapere tutto, anche i più minimi particolari.

Poi iniziava le sue riflessioni.su oogni singolo cavallo:
 -questo non va bene sul pesante
- questo non vince perché è alla prima corsa in questo ippodromo
- su questa distanza anche i suoi genitori non  brillavano
- questo peso è eccessivo


Io, che assistevo per la prima volta a questo genere di sport e di spettacolo, rimanevo affascinato da tutte queste motivate osservazioni. Dopo metteva la mano in tasca ed estraeva un fazzoletto, sciolto il nodo prendeva alcune monete contenute all'interno e mi incaricava di fare le puntate.

Prima di uscire almeno una volta andavo a ritirare la vincita.

 
Dandomi la mano uscivamo entrambi felici dalla sala corse; per il ritorno si passava da sotto ill porticato della Provincia dove, all'epoca, c'era il capolinea degli autobus in partenza per Pontedera ed altre località. Incontravamo "il mentaio", un signore distinto sempre impomatato e in giacca bianca con un sacchetto di mente colorate.

Costo Lire 10 cadauna.

Era una posizione di vendita felice in quanto poteva contare anche sul grande flusso di bambini e bagnanti che sciamavano nella attigua Piazza Sant'Antonio all'arrivo del Trammino da Marina di Pisa.

La Signora mi comprava una menta che io subito addentavo.

Al rientro a casa la lasciavo all'ascensore e nel salutarmi mi ringraziava mettendo nella mia tasca "la mancia".

 

Grazia Sciura Ambra; quei momenti e quei ricordi sono rimasti indelebili nella mia memoria anche dopo oltre 60 anni.

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