Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Domenica 21 marzo - Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie: l’Amministrazione Comunale di Vecchiano insieme alla Scuola media G.Leopardi l’ha celebrata venerdì 19 con un omaggio al monumento di Giuseppe Letizia
Vecchiano, 19 marzo 2021 – Una semplice cerimonia alla scuola media “G.Leopardi” di Nodica, con deposizione di una corona di alloro presso il monumento intitolato a Giuseppe Letizia, collocato nel giardino antistante il plesso scolastico: con questa celebrazione l’Amministrazione Comunale di Vecchiano ha omaggiato nella mattina di venerdì 19 marzo quella che sarà la ricorrenza di domenica 21, la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Presenti all’iniziativa il Sindaco Massimiliano Angori, l’Assessore alle Politiche Scolastiche Lorenzo Del Zoppo e la Dirigente Scolastica professoressa Sonia Pieraccioni, insieme alla vicaria Professoressa Marina Del Zoppo.
“Abbiamo voluto onorare questa ricorrenza con un omaggio a Giuseppe Letizia, giovanissima vittima di mafia, un omaggio condiviso con l’istituzione scolastica e con una rappresentanza delle ragazze e dei ragazzi della scuola media, nel pieno rispetto delle vigenti prescrizioni antiCovid19”, spiega il Sindaco Massimiliano Angori.
“Dal 1996, ogni 21 marzo, l’Associazione Libera celebra questa giornata per non dimenticare il dolore di una mamma che ha perso il figlio nella strage di Capaci. Analogamente noi, seppure in un contesto di pandemia che non ci ha consentito di celebrare un evento pubblico, abbiamo voluto ricordare questo giovane a cui nel 2018 abbiamo dedicato un monumento, su proposta degli stessi studenti della scuola media nostrana, che la avevano formalizzata nel primo Consiglio Comunale aperto ai Ragazzi, come conclusione del laboratorio di partecipazione attiva #MaiArrendersi. Rivolgiamo così un pensiero a tutti coloro che sono vittime innocenti di mafia, spesso a prezzo della loro vita; di frequente la mafia provoca anche, nel quotidiano, vittime di violenza psicologica e dell’omertà che adombrano le esistenze di tanti cittadini onesti. In questa ricorrenza, pertanto, oltre ad omaggiare le persone morte per mano mafiosa, vogliamo anche sottolineare l’importanza del valore della legalità, senza la quale non può esistere uno Stato democratico”, aggiunge il primo cittadino.
“La scelta dell'intitolazione del monumento presso la scuola media, nel 2018 è ricaduta su Giuseppe Letizia, un giovane pastore siciliano, non solo perché all’epoca della morte era coetaneo degli studenti che frequentano la nostra scuola, ma anche perché è stato uno delle prime vittime bambine della mafia l'11 marzo del 1948”, spiega l'Assessore alle Politiche Scolastiche, Lorenzo Del Zoppo.
“Egli, all'età di 12 anni, mentre era nelle campagne Corleonesi ad accudire il proprio gregge, assistette all'omicidio di un sindacalista, Placido Rizzotto, ucciso da Luciano Liggio, luogotenente di Michele Navarra, capomafia di Corleone. Il giorno seguente fu trovato delirante dal padre che lo condusse nell'ospedale Dei Bianchi, diretto proprio dallo stesso Navarra. Lì, il ragazzo, in preda ad una febbre alta, raccontò di un contadino che era stato assassinato nella notte. Curato con un'iniezione, morì ufficialmente per tossicosi, sebbene si ritenga che al ragazzo sia stato somministrato del veleno, tesi che fu segnalata dai giornali dell'epoca. Il medico che diagnosticò la morte di Giuseppe Letizia per tossicosi, il dott. Ignazio Dell'Aira, qualche giorno dopo la morte del ragazzo chiuse il suo studio ed emigrò in Australia.
Per la sua giovane età, e per il fatto che questa scelta è partita proprio dai nostri ragazzi e dalle nostre ragazze, che insieme al corpo docente hanno effettuato un lungo percorso di approfondimento sui temi della legalità, riteniamo che omaggiare Giuseppe significhi ricordare tutti coloro che, vittime innocenti, sono cadute per mano mafiosa, in nome della giustizia. A loro oggi va il nostro tributo insieme al più sentito dei ringraziamenti per aver sacrificato la loro vita per amore di un mondo migliore”, conclude l’Assessore Del Zoppo.