Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
La Pubblica Assistenza di Migliarino fra obbiettivi raggiunti e progetti per il futuro, ma anche con le difficoltà specifiche dell'Associazione in questo particolare momento di crisi della situazione sanitaria generale e locale.
Ne parliamo, ringraziandolo, con il coordinatore della sezione locale Gabriele Della Bartola.
Gabriele, come ti sei avvicinato alla Pubblica Assistenza?
Il mio avvicinamento all’Associazione è passato attraverso la partecipazione ad un bando per un progetto di Servizio Civile, da svolgere proprio presso la sezione di Migliarino; la mia avventura è iniziata il 15 gennaio 2019, ed è durata per 12 mesi, durante i quali ho avuto modo di conoscere meglio la sezione e le sue attività e, soprattutto, durante i mesi estivi trascorsi interamente nella postazione di primo soccorso a Marina di Vecchiano. Ciò mi ha permesso di relazionarmi, insieme all’altra persona che effettuava con me il servizio civile, Deborah Stefani, con gli altri volontari della sezione e dell’Associazione. Al termine del servizio civile sono rimasto in Associazione e successivamente, a marzo 2020, alla scadenza degli organi direttivi dell’Associazione, mi sono candidato per il Comitato della Sezione. L’avvicinamento alla scadenza elettorale fissata ai primi di marzo è stato sconvolto dall’arrivo della pandemia, che ci ha portato solo a primavera inoltrata a definire ruoli e compiti dentro la Sezione e dentro l’Associazione.
Quali sono le difficoltà con cui ti sei trovato subito a confrontarti?
L’insediamento dell’attuale comitato di sezione è arrivato dopo un momento non facile della sezione, durante il quale, comunque, il precedente comitato, seppur a mandato scaduto, ha contribuito a dare risposte alla nostra comunità nelle lunghe e dolorose settimane del primo lockdown, settimane durante le quali solo la passione e l’impegno dei volontari, che sono andati alla “guerra” contro la COVID con le proprie divise, e arrabattandosi con i pochissimi DPI a disposizione all’inizio, ha permesso di effettuare comunque i vari servizi. In queste prime settimane anche alcuni volontari e dipendenti dell’Associazione hanno contratto il Covid, finendo perfino in terapia subintensiva, fortunatamente “levandoci le gambe”, mentre alcuni nostri concittadini non ce la facevano, e se ne andavano senza il conforto e l’ultimo saluto dei propri cari.
Anche l’estate 2020 non è stata semplice da affrontare e gestire, specialmente per quanto riguarda il servizio di primo soccorso a Marina di Vecchiano, ed il servizio di antincendio boschivo; con la pandemia, seppur meno virulenta, che era comunque sempre ben presente tra noi. L’altro aspetto che mi preme sottolineare è lo sforzo titanico fatto da volontari e dipendenti per tenere aperta ogni giorno la nostra sede, dove hanno continuato ad operare i medici di medicina generale e gli specialisti, quando gli è stato possibile nel rispetto delle norme. Tenere aperta una sede come la nostra, seppur ospitata nei nuovi locali del centro ASBUC, non è banale, sia da un punto di vista organizzativo (essendo aperta la pubblico dalle 8 alle 19) sia per i costi di gestione che assorbe. Accanto all’apertura della sede da marzo scorso fino ad oggi, non sono mancate le attività di supporto alla popolazione, come la consegna delle mascherine, delle spese alle persone in quarantena per la Covid, ai nostri cittadini fragili, e la consegna dei buoni spesa, tutto questo fatto in sinergia con altre Associazioni del territorio vecchianese (Misericordia di Vecchiano e Soccorso Fluviale in primis) con la regia del Comune di Vecchiano. Non ultimo per importanza, il tutto con una situazione economica difficile a causa di un forte aumento dei costi, anche legati all’acquisto di presidi ed attrezzature per i volontari, e per tenere aperta la sede, ed una diminuzione del numero dei servizi di trasporto a causa della chiusura di diversi reparti e strutture pubbliche e private a seguito della COVID. Oltre a tutto, questo abbiamo risentito anche dell’impossibilità di proseguire la consueta attività dei corsi di formazione per il reclutamento di nuovi volontari a causa delle norme per il contrasto alla COVID. Consideriamo che presso la nostra sezione sono attivi diversi volontari “diversamente giovani”, che hanno fatto la storia della nostra sezione (uno su tutti, Alberto Tabucchi), che hanno dovuto compensare con un loro maggiore impegno ed impiego l’assenza delle due ragazze in servizio civile, che hanno trovato fortunatamente per loro un impiego stabile, e di nuove leve di volontari nel garantire i servizi di trasporto sanitario e sociale ai nostri concittadini.
Com’è la situazione oggi?
Oggi siamo nel pieno della terza ondata della pandemia e purtroppo, come tanti cittadini, ci troviamo a combattere ancora questa maledetta COVID 19 con le armi ancora spuntate, in quanto la campagna di vaccinazioni non riesce a decollare per la scarsità di vaccini (ad oggi solo 8 volontari della sezione sono stati vaccinati, e qualche decina in tutta l’Associazione). Noi continuiamo a tenere aperta la sede della sezione, dove non hanno mai smesso di operare i medici di famiglia e dove, piano piano, adottando tutte le misure di sicurezza del caso, hanno ripreso ad operare da alcuni mesi i medici specialisti, dove continua l’attività di analisi del sangue e non solo, grazie alla collaborazione con il laboratorio Kobiol di Pisa, ci sono anche le attività di trasporto sanitario verso le strutture sanitarie pubbliche e private, che hanno nel frattempo ripreso un po’ di attività che non fosse la sola assistenza ai malati COVID. Oltre a questo, con il nostro gruppo di volontari di protezione civile e antincendio boschivo, non abbiamo mai abbassato la guardia, rimanendo al fianco dei cittadini per la consegna delle spese, dei farmaci e dei buoni spesa, oltre ad intervenire, fortunatamente in pochissimi casi, a fronte di eventi climatici intensi (pioggia e vento) e di qualche incendio. In questi ultimi mesi abbiamo anche cercato, compatibilmente con le difficoltà che stiamo vivendo, di migliorare la nostra organizzazione interna dando priorità a tenere aperta la nostra sede, formando nuovi volontari in grado di operare “dietro al bancone ed a rispondere al telefono”, ed a garantire nei limiti del possibile i servizi sanitari e sociali alla nostra comunità, insieme alle altre realtà del territorio. Questo lavoro sta dando i primi frutti, che spero siano stati apprezzati anche dai cittadini che hanno accompagnato i propri familiari ultraottantenni a ricevere le prime dosi del vaccino somministrato dai medici di medicina generale, ottuagenari ai quali abbiamo assicurato una adeguata accoglienza ed un trasporto quando non erano in grado di muoversi autonomamente per venire presso la nostra sezione a prendere il vaccino. Molti di loro, magari solo con l’espressione del loro viso e con il movimento dei loro occhi, e con poche parole appena sussurrate dietro l’immancabile mascherina, ci hanno ringraziato per l’accoglienza ed il servizio ricevuto, riempiendo anche noi di gioia, e stimolandoci a continuare a migliorarci nel nostro impegno quotidiano di volontariato.
Cosa vorreste fare per il futuro?
La voglia di fare del Comitato di Sezione e l’entusiasmo dei volontari ci spinge a guardare al futuro con la consapevolezza che avremmo davanti ancora alcuni mesi non facili, dove dovremo stringere i denti facendo di tutto per contrastare con i vaccini e con le misure di prevenzione la pandemia, con l’obiettivo di poter tornare quanto prima a poterci riabbracciare e ritornare ad avere quelle gestualità e rapporti interpersonali di cui sentiamo davvero la mancanza da tempo. Ma non possiamo stare con le mani in mano, e per questo vorremmo prima di tutto farci trovare pronti alle sfide che ci aspettano, come quella di far divenire la nostra sede un polo importante del sistema salute della zona, potenziando i servizi esistenti partendo dalla presenza attuale di 4 medici di medicina generale, a cui auspichiamo possano aggiungersene altri, al fine di avere una presenza costante durante i giorni feriali di medici in grado di dare risposte ai bisogni dei cittadini senza andare ad intasare con richieste non urgenti e differibili il pronto soccorso dell’Ospedale di Pisa o della Versilia, ed il laboratorio di analisi, che ha solo una piccola quota di prestazioni in convenzione con il sistema di salute regionale. Accanto a questo, vorremmo ampliare le specializzazioni presenti nella nostra sede, che già oggi vedono la presenza di un cardiologo, ortopedico, chirurgo, ecografista, ginecologo, nutrizionista, urologo e otorino, a cui si aggiungono la dentista e lo studio di fisioterapia. Per farlo, è necessario però che anche il sistema di salute pubblico faccia la sua parte, spostando sul territorio i servizi di salute; da parte nostra saremo pronti ad accoglierli nei nostri locali, certamente non per costruirci un business, tra l’altro non consentito e vietato dalle norme che disciplinano gli enti del terzo settore, ma solo per renderli più prossimi ai cittadini, specialmente quelli più fragili e/o cronici.
Vorremmo anche completare il trasloco, iniziato qualche anno fa, dalla nostra vecchia sede di proprietà comunale all’edificio di ASBUC, realizzando una zona protetta e riservata per il parcheggio dei mezzi in uso alla sezione che, per loro caratteristiche ed attrezzature e dotazioni, non possono essere lasciati in sicurezza in un parcheggio pubblico.
Un altro aspetto a cui daremo molta importanza sarà sicuramente un continuo lavorare per incrementare il numero dei volontari nella Sezione, solo in questo modo riusciremo ad ampliare anche la quantità di servizi da offrire alla popolazione e essere sempre più presenti sul territorio per coloro che hanno bisogno.
Ci piacerebbe migliorare la già buona sinergia con l’amministrazione comunale per avviare insieme agli altri soggetti del terzo settore del nostro comune una coprogettazione e coprogrammmazione dei servizi, onde assicurare una maggiore efficacia ed efficienza dei servizi socio-sanitari dei cittadini, sicuri che il valore aggiunto dei principi che animano l’attività dei volontari e delle associazioni a cui appartengono rappresentano essi stessi un valore aggiunto indispensabile ed ineludibile per la tenuta sociale della nostra comunità. Un assaggio della nostra forza e dei servizi che possiamo mettere in campo insieme l’abbiamo dato in questi ultimi mesi, e nella scorsa stagione estiva.
Inoltre, vorremmo ritornare ad organizzare momenti pubblici di incontro con i soci ed i cittadini, nei quali illustrare le attività svolte dalla sezione e dall’Associazione, e raccogliere stimoli ed indicazioni per migliorare le nostre attività, e anche tornare a divertici insieme, come nelle cene e nelle feste che Mauro Dilda insieme a moltissimi altri volontari hanno contribuito nel passato, anche recente, ad organizzare.
In questo momento, però, la cosa che più ci fa tribolare è la scarsità dei vaccini destinati ai volontari, a cui speriamo venga presto posto rimedio vaccinando tutti i volontari attivi, al fine di continuare a svolgere i servizi al meglio, e con maggior sicurezza, sia per i soci e cittadini che per gli stessi volontari.
Colgo l’occasione per ringraziare tutti i volontari che stanno donando il loro tempo a fare del bene in un momento così delicato e difficile per la nostra comunità, senza di loro tutto questo non sarebbe possibile e spero che questa situazione possa risolversi il prima possibile e nel migliore dei modi.