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Un paese che amo, il paese della mia mamma.Anche ora quando vado a RIPAFRATTA  sono la figlia della "Cocca".

Un paese con una storia importante che conserva vestigia di grande rilievo.

Un paese rimasto inalterato nel tempo, non ci sono insediamenti nuovi, potrebbe essere il set di film d'epoca perché  anche le case, le facciate conservano la patina del tempo.Un paese che è  ancora comunità.  

Ricordate il tubo di refrigerazione della nuova pista .....
. . . come minimo si risponde due volte altrimenti .....
. . . siamo a M@ sterchief. Sono anni che giri/ ate .....
. . . Velardi arriva buon ultimo.
Il primo fu il .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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di Angela Baldoni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Qualcuno mi sa dire perche' rincoglionire
viene considerato un inevitabile passaggio
alla fine del faticoso viaggio
vissuto da tutti con coraggio?
Il .....
ad oggi la situazione è peggiorata
ora anche tir, pulman turistici , trattori, camion con cassoni per massi,
etc. . E ad alta velocita,
inquinamento .....
I giorni delle nutrite partecipazioni paesane.
Una gita a…

11/4/2021 - 9:52


Siamo agli inizi degli anni ’70 e il paese, quello di qua e quello di là, risponde alla partecipazione di una gita organizzata dalla parrocchia di San Pietro in Malaventre, retta allora da Don Lelio.

È passato un mezzo secolo, qualcuno non c’è più e altri sono cambiati, ma molti si riconoscono ancora benissimo.

Cercate i vostri amici o fratelli o parenti e, per i più giovani, i vostri genitori.


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11/4/2021 - 12:01

AUTORE:
Migliarinese

Il maestro Di Sacco faceva sempre il presidente del seggio elettorale e quando estraeva una scheda della Democrazia Cristiana, a lui tanto cara, diceva sempre con enfasi "Libertas!!"
C'è don Lelio, la Giorgi (forse Graziano?), quella del Masoni. In cima vedo Mauro Micheletti con la sua mamma.

11/4/2021 - 11:49

AUTORE:
ri u.m.

Giorgio è del '53, non '63, quindi... buona la prima, ovvero la seconda data data dal "partecipante"! Scusate.

11/4/2021 - 11:30

AUTORE:
Nativo Baldinacca

...sul "personaggio" il primo a sinistra: il maestro Di Sacco detto "Uppela"
Fu così che gli affibbiarono quel nomignolo conquistato dalla sua calma e sangue freddo.
Così lo raccontava mì pà Giulio del Baglini detto "Rocchino".

...al grido dalla Jolanda e dell'Angiolina e poi della mì zì Isolina: c'è e tedeschi...diteni all'omini sfollati di scappà...
Il Di Sacco non era un piè veloce ed essendo l'ultimo della fila quando sentì la smitragliata di pallottole tedesche picchiare nel gelso, si buttò a scivolo nel fosso delle bugie e lipperlì lo soprannominarono subito "Sdrucciolo" ma "Uppela" era più evocativo del tutto.
Aver fregato il tedescaccio cattivo con quel sangue freddo era proprio da maestro quale era per davvero.

11/4/2021 - 11:23

AUTORE:
u.m.

...e dell'età del mio cuginetto, Giorgio del Faraoni, nato nel 1963, quello in basso a destra con il gilè chiaro.

11/4/2021 - 11:13

AUTORE:
un partecipante

direi fine anni 50...forse 1960