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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
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ASBUC Vecchiano si presenta

11/4/2021 - 10:19


In questi giorni il neo-nato Comitato dei Beni a Uso Civico (beni per circa 55 ettari nel territorio Comunale tra Vecchiano , Nodica, Avane e Filettole suddivisi in due aree distinte e non contigue) è al lavoro per reperire il materiale burocratico necessario a un rilancio dei terreni appartenenti alla comunità vecchianese. Si tratta di territori demaniali lasciati, in un lontano passato, a una collettività che viveva esclusivamente di economia rurale. Adesso che questo sistema economico non è più preponderante, la vera sfida dell'ASBUC è quella di uniformare i beni ai bisogni della società moderna, una sfida non da poco ma ai nuovi amministratori non mancano né idee né progetti lungimiranti.
 
Qual è la vostra visione dei beni a uso civico, oggi, nel 2021, e soprattutto durante una pandemia?
 
Oggi i beni civici hanno mantenuto il loro grande valore ambientale e dovrebbero essere tutelati e fruiti principalmente con il turismo sostenibile. Questo periodo pandemico ha evidenziato la necessità di poter beneficiare di spazi di pace e serenità e noi dovremmo favorire questa tendenza.
  
Che cosa è stato fatto in questi anni?
 
La storia degli usi civici di Vecchiano è molto complessa ed ha visto diversi attori; di fatto in questi anni, oltre alla normale amministrazione, abbiamo assistito ad un braccio di ferro tra l’ASBUC e l’amministrazione comunale che ha portato ad una causa pendente milionaria. A seguito di due giudizi, uno favorevole ed uno sfavorevole al Comune, infatti, quest’ultimo, al momento, è stato condannato a profondere un indennizzo  all’ASBUC. La causa è in attesa di un parere della Corte di Cassazione per passare definitivamente in giudicato o per riavviare altri processi.
 
Come uscire dunque dal contenzioso con il comune?
 
La causa verte sul fatto che l’amministrazione comunale, durante il periodo in cui gestiva i beni civici, non li ha amministrati correttamente, ed ora dovrebbe sborsare oltre 2 milioni di euro per mettere in sicurezza la cava di San Frediano.
 
Che cosa ha fatto in merito il precedente comitato ASBUC?

 
Ha elaborato un progetto per mettere il fronte cava in sicurezza, progetto che è in attesa -  presso il Comune di Vecchiano - di iniziare l’iter procedurale per essere approvato. Il percorso è piuttosto complesso in quanto si tratta di un piano attuativo che ha bisogno di conciliare i regolamenti comunali in materia e i pareri della conferenza dei servizi nella quale entrano tutti quegli enti che in qualche modo sono interessati: ad esempio poiché il progetto va a lambire un sito archeologico, dovremo interagire con il ministero dei Beni culturali.
 
Cosa occorre per uscire dal contenzioso?

 
Per uscire dal contenzioso serve la volontà di entrambe le parti. Il nostro comitato si è mostrato da subito disponibile ad un accordo transitivo che però deve essere pienamente condiviso. L’obiettivo principale è la tutela di tutti i nostri frazionisti e la messa in sicurezza della cava, quest'ultimo ha un costo molto elevato ma riteniamo che, considerato il clima politico internazionale tendente a valorizzare e salvaguardare l’ambiente, si potrebbero reperire fondi economici sostanziali per l’esecuzione dei lavori, lavorando opportunamente in ambito politico regionale, nazionale ed europeo.
  
Quanto durerà la fase di passaggio tra la vecchia e la nuova gestione?

 
I componenti dell’attuale ASBUC sono tutti di prima nomina per cui non vi è continuità con la vecchia gestione. Da quest’ultima abbiamo ricevuto diversi documenti e abbiamo iniziato a studiarli. Ci vorrà un po’ di tempo, ma stiamo lavorando già sul contenzioso in corso.
 
Che cosa pensate di fare nell’immediato?
 
In questo momento stiamo regolarizzando la posizione dell’ASBUC che, per effetto della legge regionale, ha avuto il riconoscimento di personalità giuridica di diritto privato. Ciò significa che dobbiamo redigere un piano di valorizzazione del demanio collettivo e il regolamento di gestione. Contemporaneamente stiamo lavorando al progetto cava presentato dal vecchio comitato per cercare di capire se e come è possibile utilizzarlo per la sola messa in sicurezza, evitando una corposa escavazione. Per quanto riguarda il padule, invece, il vecchio comitato aveva, anche in questo caso, intrapreso la via giudiziaria contro il Parco per veder riconosciuto il diritto di caccia. Quindi dovremo prima di tutto avere un quadro preciso della situazione legale per sposare la vocazione e incentivare la relativa fruizione di ambiente naturale di inestimabile valore naturalistico. E' nella nostra agenda l'obiettivo di avviare diversi tavoli di confronto con le realtà del territorio a partire dal Parco, passando per le associazioni naturalistiche, ambientalistiche e anche dei cacciatori e pescatori, per individuare strade percorribili per far tornare a godere di un ambiente unico.
 
Quali sono gli impegni presi verso la collettività?
 
Prima di tutto la condivisione di obiettivi e strategie; stiamo infatti lavorando al sito web ed ad altri strumenti dove pubblicare i documenti dell’ASBUC per aprire un confronto sui vari temi. Gli impegni principali restano quelli presi in campagna elettorale: tutela ambientale dei beni civici e progetti per la loro fruizione.
 
Quali progetti state valutando per rendere vivi i terreni a uso civico?
 
Ci stiamo muovendo per cercare risorse destinate alla tutela ambientale per favorire il ripristino dei casotti e in generale per coinvolgere più soggetti interessati a rendere tutto il Padule più vivibile.
 
Come pensate di reperire le risorse che sarebbero necessarie?
 
Fondi europei ce ne sono ma è necessario redigere un buon progetto per poterli ottenere.  La nostra volontà è quella di interagire con il Comune, la Provincia, la Regione, ma anche le forze politiche nelle loro realtà locali provinciali e regionali. Vorremmo coinvolgere professionisti ( agronomi, geometri, naturalisti ,economisti ecc, ecc) con il meglio delle competenze locali.
                                              -------//------


Ringraziando il Presidente Burba ricordiamo che è presente su Facebook il sito proprietario ASBUC Vecchiano dove potrete seguire, insieme a questo giornale, il percorso del nuovo Comitato. 
 

I beni di uso civico di Vecchiano, Nodica, Avane e Filettole comprendono un’area di 22 ettari circa che comprende buona parte dei monti di Avane, ed in cui è presente un ex cava di materiali lapidei da mettere in sicurezza. E un'ulteriore area di circa 33 ettari, dislocata sulle rive del lago di Massaciuccoli ed inglobata totalmente nel parco Regionale Migliarino-San Rossore- Massaciuccoli. Di quest'ultima ne fa parte il Padule di Vecchiano o Padule della Gusciona, un bene che fu assegnato in godimento delle popolazioni dei Paesi in parola con un atto feudale della Contessa di Canossa: le persone potevano godere dei proventi della caccia, della pesca e della raccolta del falasco, un erba palustre atta in passato a costituire le coperture delle abitazioni e delle stalle nonché come giaciglio degli animali. Qui, fino ad una quindicina di anni fa, erano in piena attività, a cura di alcuni assegnatari, una sessantina di baracche attrezzate per la pesca di lago con i classici retoni, nonché una serie di vasche o chiari dove era praticata la caccia agli uccelli acquatici. Ad oggi è un’area pressoché abbandonata, con le baracche, alcune con copertura di eternit, cadenti o diroccate, i chiari di caccia chiusi,  i falaschi e le male piante non più curate: l’area si presenta come un ambiente impenetrabile di alti falaschi, piante marcite e cadute, intrigati cespugli di rovi e materiale ingombrante ed inquinante disseminato ovunque. 

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18/4/2021 - 19:00

AUTORE:
Avanese

Lei ci porta fuori strada parlando della partecipazione alle elezioni. Chi era il Sindaco che ha amministrato male nei rapporti con la ASBUC? La sinistra è trasparente? Per chiarire ho votato Paolo BURBA una persona seria e competente.

17/4/2021 - 16:32

AUTORE:
Marino

Di seguito i dati dell'affluenza per le votazioni 2021, in confronto con le elezioni del 2015.

AFFLUENZA ELEZIONI ASBUC VECCHIANO, AVANE, FILETTOLE, NODICA DEL 10 GENNAIO 2021
Totale numero dei votanti: 734
Uomini votanti: 422
Donne votanti: 312

AFFLUENZA ELEZIONI ASBUC VECCHIANO, AVANE, FILETTOLE, NODICA 2015
Totale numero dei votanti: 88

Nel 2015 solo 88 i votanti per il consiglio Asbuc, parenti e amici, nell'indifferenza generale. Se i vecchianesi non se ne occupano i consiglieri fanno cosa gli pare e non sempre (!) si preoccupano di fare gli interessi di tutti.

17/4/2021 - 10:34

AUTORE:
Vecchianese

Resta il fatto che al bilancio del comune c'è una bua che i vecchianesi dovranno pagare in servizi. I responsabili dovrebbero pagare

16/4/2021 - 9:41

AUTORE:
Marino

Per molti anni i vecchianesi non si sono occupati degli Usi Civici e il Comitato ha potuto operare secondo solo i propri interessi e non di quelli della comunità che intendeva rappresentare. Gli errori sono stati tanti fra cui quello di entrare in perenne contrasto con l'Amministrazione Comunale da cui derivano le cause e le condanne. E i tanti soldi spesi per avvocati, soldi di tutti i vecchianesi, bisogna sempre ricordarlo.
Non si può che sperare che questo nuovo consiglio sia più collaborativo e faccia gli interessi di tutti i cittadini.

14/4/2021 - 19:13

AUTORE:
GigiDiTeglia

.............. come è possibile che qualcuno abbia gestito male gli USI CIVICI? Le accuse si fanno precisando i danni o non si fanno. E' troppo facile ed anche scorretto incolpare gli altri senza dire di quali colpe. Prima nessuno ha gestito i beni a Usi Civici ed ora in odore di milioni ...... chissà perchè! A pensare male si fa peccato ma spesso ci si indovina diceva il buon Andreotti. GigiDiTeglia

14/4/2021 - 18:01

AUTORE:
Non c'ero

In fondo si tratta che i soldi
della mala gestione non sono dei vecchianesi. paga pantalone, è una barzelletta ma non ci ride nessuno.

14/4/2021 - 15:27

AUTORE:
Presente

Purtroppo il nuovo comitato non può fare altro che cercare di rimediare agli errori della vecchia consorteria (più che un comitato questa era), logica conseguenza di un cattivo rapporto con l'Amministrazione durato anni e di cui sono stato testimone in uno dei rari incontri avvenuti fra le parti.
Una specie di muro contro muro che non poteva portare che a soldi spesi per cause e avvocati. I vecchianesi dovevano occuparsene di più e intervenire prima. Ora il danno è fatto e non sarà facile per il nuovo cercare di rimediare ai danni causati dalla precedente gestione.

14/4/2021 - 15:27

AUTORE:
Presente

Purtroppo il nuovo comitato non può fare altro che cercare di rimediare agli errori della vecchia consorteria (più che un comitato questa era), logica conseguenza di un cattivo rapporto con l'Amministrazione durato anni e di cui sono tato testimone in uno dei rari incontri avvenuti fra le parti.
Una specie di muro contro muro che non poteva portare che a soldi spesi per cause e avvocati. I vecchianesi dovevano occuparsene di più e intervenire prima. Ora il danno è fatto e non sarà facile per il nuovo cercare di rimediare ai danni causati dalla precedente gestione.

14/4/2021 - 10:19

AUTORE:
GigiDiTeglia

........... dovessero essere pagati, usciranno dalle tasche di tutti i vecchianesi di tutte le frazioni, e gestirli non è facile. ......... Tutto è molto incerto e l'unica cosa sicura è che saranno i vecchianesi a pagare. ......... Mi sembra che questo comitato con poche idee ma molto confuse, non abbia la capacità di gestire bene. Meglio sarebbe stato lasciarlo gestire all'amministrazione comunale .......... il comitato, nel suo piccolo, potrebbe collaborare, suggerire se ha idee ........ ma non gestire. ....... Che Dio ce la mandi bona e senza vento ma ci spero poo. ............... GigiDiTeglia

14/4/2021 - 0:16

AUTORE:
Vecchianese di Avane

Non credo che la risposta alla lecita domanda del sig. M.E. ci sarà.

Comunque il nuovo comitato avrà il suo bel daffare a non sporcarsi nel ruffolare nei documenti e nell'accontentare gli amministratori e C.

13/4/2021 - 19:03

AUTORE:
M.E.

D. Come uscire dunque dal contenzioso con il comune?

R. La causa verte sul fatto che l’amministrazione comunale, durante il periodo in cui gestiva i beni civici, non li ha amministrati correttamente, ed ora dovrebbe sborsare oltre 2 milioni di euro per mettere in sicurezza la cava di San Frediano.

L'intervista al Presidente Paolo Burba, su questa domanda mi ha sconcertato. ..l'amministrazione non li ha amministrati correttamente??? Cosa vuol dire che è responsabile di 2 milioni di euro ? e per ripianarli meno interventi nelle frazioni? So che questa amministrazione ha fatto di tutto per mediare ma chi sono i responsabili di questo " non li ha amministrati correttamente" ?