Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Luna lasciva,
amante degli amanti,
mostraci il seno.
Ve li ricordate gli haiku?
Ce li siamo rimbalzati a centinaia, addirittura dal 2018, con suggestivi nomi di fantasia: Alìbabà, Mommé, Menestrello, Giullare, Sanciopancia, Pachito, Chira, Palmira, Gargantua, Maghella, Morgana, Sorpampurio, Gargamella, Giogiò, Gioreka, Melody, Glory, Monello, Proserpina, Polifemo, Poseidone, Plutone, Puffalmacco, Birba, Donciccio, Madamadorè, Salomè, Gil, Ramon, Joi, Kalì, Paolitas, Bambi, Kelly, Unicum, Dylan, Malù, Charlize, Braccio di ferro, Caesar, Augustus e decine di altri.
Fiore di duna,
se stai col naso in su,
se non c’è il sole c’è la luna,
e non puoi aver di più.
E gli stornelli?
Più semplici, più orecchiabili e difatti il “tempo dello stornello” è stato un successo incredibile, avete scritto a centinaia per mesi e mesi.
Se sei triste dici che hai la luna,
poi ti passa e dici: che fortuna!
Cambia il tempo? Fa male il callo
e il cielo ha colore scureggiallo,
ma non temere, brilla sempre la tua luna!
Intramezzati a giapponesi dure terzine di 5-5-7 sillabe e frizzanti fiorite toscane canzoncine rimate si è presentato ed accolto uno scozzese sistema di verseggiare, il limerik.
Qui la difficoltà (?) è di terminare con la stessa parola finale della prima delle due coppie assonanti e baciate.
Cari lettori non si può (poteva) continuare all’infinito con queste frivolezze, ma non si possono neanche sopportare i continui sterili battibecchi politici dell’altra parte del giornale, almeno noi cambiavamo il nome del “fiore” mentre là son sempre gli stessi “cavoli”!