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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Di Mario Lavia
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di Roberto Sbragia - Consigliere provinciale di Pisa Forza Italia
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Copmune di Vecchiano - comunicato delle opposizioni
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Di Fabiano Corsini
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Una "Pastasciutta antifascista"
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Pontasserchio, 18 luglio
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Pisa, 19 luglio
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di Alessio Niccolai-Musicista-compositore, autore
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
San Giuliano Terme
25 aprile 2021, 76esimo anniversario della Liberazione.
Il discorso del sindaco

25/4/2021 - 15:46


25 aprile 2021, 76esimo anniversario della Liberazione. Il discorso del sindaco
La cerimonia è stata trasmessa in diretta Facebook dal sacrario della Romagna, sopra Molina di Quosa


Sacrario della Romagna (Molina di Quosa), 25 aprile 2021

L'intervento del sindaco di San Giuliano Terme, Sergio Di Maio, in occasione del settantaseiesimo anniversario della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo.


Care concittadine, cari concittadini.

Diciamoci la verità. Un anno fa, proprio qui alla Romagna, speravamo che il 2021 avrebbe riportato tutta la comunità su questi monti che hanno visto passare una parte molto significativa della storia della Resistenza nel nostro Paese.

Speravamo di tornare ad abbracciarci qui, di rivedere i disegni e ascoltare le poesie dei ragazzi delle scuole con il Progetto Memoria. Speravamo di uscire dall'emergenza sanitaria. Invece anche quest'anno vi parlo solo attraverso i social, che sono uno strumento molto importante ma non possono sostituire le iniziative in presenza, dove ci si guarda negli occhi.
Permettetemi di ringraziare anzitutto chi è qui a rappresentare simbolicamente le istituzioni presenti: il comitato interparrocchiale della Valdiserchio per l'Azione Cattolica di Pisa, l'Anpi di San Giuliano Terme, la Pubblica Assistenza di Pisa, la Croce Rossa Italiana comitato di Pontasserchio, la Sava di Asciano, i Carabinieri delle stazioni di Pontasserchio e San Giuliano Terme.

E ringrazio naturalmente l'assessora all'istruzione Lara Ceccarelli e la vicesindaca con delega alla memoria storica Lucia Scatena, che sono qui con me a rappresentare l'amministrazione comunale in questa ricorrenza fondamentale.

Il 25 aprile è davvero fondamentale, perché vi riscopriamo le basi su cui si fonda la nostra comunità, nella Resistenza, nell'antifascismo: non dico nulla di nuovo nel ricordarlo, ma nel tempo in cui le parole si perdono, quelle importanti vanno ribadite instancabilmente a ogni occasione.

Oggi lo è.
E a proposito della nostra storia legata a questi valori, apprezzo moltissimo la dedica che l'Anpi provinciale ha deciso di esprimere, tramite nota ufficiale, per la 76esima Festa della Liberazione: al ricordo di Uliano Martini.

Non tocca certo a me parlare della sua grandezza come uomo, come partigiano e come artista.

La conosciamo tutti e non posso che dedicargli un pensiero commosso.

Il secondo anno di pandemia ha accelerato molti processi, soprattutto nelle disuguaglianze all'interno della società. I più fragili sono diventati fragilissimi e tante categorie stanno iniziando a sentire gli effetti di una crisi a tratti devastante.
I sindaci e i comuni in generale si trovano spesso a far fronte direttamente agli effetti di questa crisi, pur magari non avendo le risorse o gli strumenti necessari.

Cosa fare?

Abdicare al proprio ruolo, alla propria missione, assolutamente no.

È importante scegliere e noi lo abbiamo fatto, con politiche inclusive (penso ai buoni spesa), mettendoci la faccia, con l'ascolto e l'operato del mondo del volontariato, che non finirò mai di ringraziare e che simbolicamente è presente qui oggi: l'Osservatorio sulle povertà, la Consulta del volontariato, il mondo dell'associazionismo in generale, le forze dell'ordine, nessuno escluso.

Quello che chiedo con forza al governo è un sostegno reale ai comuni, considerarci come quello che siamo: gli avamposti democratici più vicini a cittadini che a essi si rivolgono per ogni tipo di necessità.

Non è una richiesta campata in aria o strumentale, perché l'ho avanzata verso governi di ogni colore politico: aiutare gli enti locali vuol dire anche includerli nelle scelte che vengono prese.

Un'ultima riflessione la dedico al mondo che verrà dopo la pandemia e al carico di dolore e di dubbi che ci ha lasciato e lascerà.

Un pensiero a nome mio e di tutta la comunità va alle vittime del Covid e alle loro famiglie, va a tutti coloro che in un modo o nell'altro hanno visto la loro vita cambiare a causa del virus.

Sappiate che il Comune c'è e ci sarà sempre.
I vaccini stanno contribuendo in maniera decisiva a farci uscire da questo incubo, ma la lezione che va fatta nostra è la stessa che ritrovo nei valori della Resistenza: una comunità unita contro un nemico da sconfiggere.

E va trovata lì l'ispirazione per metterci definitivamente alle spalle la pandemia e soprattutto per costruire la società che verrà e a cui dovremmo iniziare a pensare molto presto.

Una società giusta, una società libera.
Buona Resistenza, buon 25 aprile a tutti.






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