Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante.
Ieri sera al Teatro Rossini di Pontasserchio, con orari adeguati al coprifuoco e distanziamenti rispettosi delle normative, è tornata a vivere, grazie al Festival MusikArte, la cultura al suo livello più alto, quello che unisce straordinari musicisti ad un pubblico entusiasta, da troppo tempo privato degli aspetti di una grande passione.
Come era scritto su un manifesto esposto a Livorno, poi ripreso in altre città, "Mi manchi come un concerto" e a noi tutti era mancato moltissimo.
In aggiunta agli applausi scoscianti degli spettatori( e il teatro era pieno solo a metà), anche gli stessi musicisti hanno espresso la loro soddisfazione di essere di nuovo sul palco con il pubblico presente battendo ripetutamente i piedi.
In programma concerti e sinfonie di Mozart e Haydn, eseguiti dall' Orchestra "Città di Grosseto", che, sotto la sapiente guida del Maestro Giancarlo De Lorenzo, che ha diretto nei più grandi teatri in Italia e all'estero, ha regalato al pubblico presente un esecuzione ricca di pathos e carica di grande intensità emotiva.
Di assoluto rilievo la presenza sul palco di Luciano Corona solista eccellente nel Concerto in Si bemolle maggiore per fagotto e orchestra di Mozart.
Un concerto, questo, che inspiegabilmente e con grande rammarico troviamo raramente nei cartelloni delle stagioni concertistiche e che, nonostante le numerose difficoltà che presenta per il solista, è stato eseguito da Luciano Corona con una tecnica e una tenuta incredibili trascinando il pubblico presente.
La soddisfazione degli organizzatori, Sandra Landini di Fanny Mendelssohn e Sandro Petri della Voce del Serchio, si poteva misurare con la dimensione dei sorrisi a fine serata: " Certamente non è stato un percorso facile. - affermano - Quando a dicembre abbiamo dovuto prendere le decisioni per costruire il Festival, sembrava una vera follia. Ma ci abbiamo voluto credere e oggi siamo tra i primissimi concerti o spettacoli teatrali in genere a dare questo segnale di ripartenza delle attività culturali, sperando che non si debba mai più tornare indietro.
La risposta del pubblico più che buona la si potrebbe definire commovente.
E questo è il vero premio a tanti sforzi.
Va detto che non siamo stati lasciati soli in questo percorso, a cominciare da Agostino Agostini con l' associazione Dimore Storiche e dal Comune di San Giuliano, la cui vicesindaca e assessora alla Cultura Lucia Scatena ha voluto dire parole davvero lusinghiere sul Festival.
Un sentito ringraziamento a chi ci sostiene, in particolare la Fondazione Pisa e Unicoop Firenze, permettendoci di poter offrire da 8 anni questa opportunità agli appassionati di musica classica nei suggestivi luoghi del Lungomonte Pisano".
Foto di Alessio Alessi