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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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San Giuliano Terme, 30 giugno
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
Coltano, Venerdì 4 e sabato 5 giugno
ORACOLI in/versi–cammino tra i misteri scritto e diretto da Ale. Garzella

16/5/2021 - 11:38

ORACOLI in/versi – cammino tra i misteri scritto e diretto da Alessandro Garzella


con la collaborazione artistica di Francesca Mainetti e Chiara Pistoia
interventi vocali diretti da Ilaria Bellucci
scene e costumi di Manuela Trillo
contributi poetici di Aurora Vannucci
con
Matilde Badini Bonzani, Ilaria Bellucci, Sara Capanna, Mirko Castellino, Carlo Cellai, Giovanni Cerrai, Chiara Cusino, Nicola Fania, Cosima Felline, Simona Gabrielli, Alessandro Garzella, Satyamo Hernandez, Ivano Liberati, Francesca Mainetti, Debora Maurizi, Monica Morelli, Giulia Paoli, Felice Pantone, Cinzia Pedrotti, Chiara Pistoia, Marco Selmi, Aurora Vannucci
musici: Joacquin Cornejo, Mattia Donati, Nicola Garzella, Tommaso Iacoviello, Simone Padovani
Venerdì 4 e sabato 5 giugno, alle ore 21,15 nei boschi di Coltano, nell’ambito della Festa delle Lucciole 2021, la compagnia ANIMALI CELESTI teatro d’arte civile presenta la sua nuova performance presso il PARCO DELLE BIODIVERSITA’ – IL NUOVO FONTANILE
L’evento è promosso da MIBACT, Regione Toscana, Comune di Pisa, Fondazione Pisa, ASL Nordovest Toscana, Pro Loco di Coltano, Cooperativa Agape, Cavalieri Consapevoli, Bambini e Cavalli, Teatri delle Differenze
In questi mesi di smarrimento alcuni di noi hanno sperato che il mondo non tornasse più come prima. Pensavamo che le fragilità, drammaticamente emerse con la pandemia, avessero mutato così profondamente il nostro sentire da rendere impossibile a noi stessi, alla classe politica, alle potenze economiche di continuare la distruzione del creato. Milioni di morti, di disoccupati, di affamati hanno in verità reso il mondo ancor più ingiusto: stritolati dalle fauci di una società violenta e auto distruttiva siamo finalmente tornati a interrogarsi sui desideri profondi dell’esistenza, sui valori essenziali della vita.


Di quali ORACOLI in/versi - cioè capovolti da una forza poetica sovversiva – sentiamo bisogno?
Che domande sono emerse in questi corpi negati al contatto, al bisogno di mescolare credenze, emozioni, visioni, atti di poesia e di sopravvivenza? La privazione di libertà essenziali, seppur in parte necessaria, ha determinato sconforti, malattie, euforie, moltiplicando desideri antitetici, pensieri contrastanti, sogni paradossali. Come se la nostra cultura non bastasse più per rispondere alle nuove urgenze messe in evidenza da un mutato rapporto tra vita e morte, tra presenza e assenza. Assieme alla perdita di persone care, del lavoro, di una dimora, di un piatto da mangiare, si è determinata per molti una mancanza ancor più profonda: il vacillare di convincimenti radicati, l’emergere di sensazioni inconsuete che, oltre ai bisogni materiali, hanno fatto prepotentemente venire in luce necessità emotive, spirituali, immateriali: l’amore, la solitudine, la poesia, la cura del creato.
Con questo spirito, prima che la grancassa dei consumi e dell’economia riprenda il sopravvento, abbiamo sentito il bisogno di chiamare noi stessi e gli spettatori ad un cammino tra i misteri, una processione tra ORACOLI neo pagani, capaci di parlare la lingua della visionarietà, superando egoismi, pregiudizi, certezze scientifiche e illuministiche stupidità.

Una passarella di figure in metamorfosi, apparentemente illogiche, paradossali: uno spaventa angeli, una primavera sbavata, un orco errante che culla una vecchia bambina, un gruppo di giovani creature celesti che insegnano a sbagliare, la Santa dell’Usura, La Dissennata e un gruppo di creature strampalate che forse suggeriscono la necessità che l’emisfero razionale rinunci finalmente alla sua tirannica dittatura, dando maggiore diritto di cittadinanza alla parte sana della follia che tutti noi reprimiamo per corrispondere all’indecenza dei canoni civili.
In questo nostro viaggio il teatro è lo spazio in cui gli attori mettono in atto una piccola pratica di teurgia poetica che, tra rito e gioco, propone agli spettatori l’attraversamento dei paradossi del nostro tempo, forse germi di una nuova sapienza in divenire, di un nuovo linguaggio, capace di meticciare suono e parola, gesto visibile e invisibilità di energie svolazzanti tra il celeste del cielo e l’animalità della nostra esistenza terrena.
Alessandro Garzella
Pisa, 16.5.2021
 
 
 

Fonte: Alessandro Garzella
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