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Una vicenda tutta personale viene descritta in questo nuovo articolo di Franco Gabbani, una storia che ci offre un preciso quadro sulla leva per l'esercito di Napoleone, in grado di "vincere al solo apparire", ma che descrive anche le situazioni sociali del tempo e le scorciatoie per evitare ai rampolli di famiglie facoltose il grandissimo rischio di partire per la guerra, una delle tante. 

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Domenica 7 Luglio mercatino di Antiqua a San Giuliano T
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Ripafratta, 12 luglio
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Bagno degli Americani di Tirrenia
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Molina di Quosa, 8 luglio
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Casciana Terme Lari-Pontedera, 12 luglio-3 agosto
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Alzarmi prestissimo al mattino
è un'adorabile scoperta senile
esco subito in giardino
e abbevero i fiori
Mi godo la piacevole
sensazione
del frescolino .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
La ministra per il Sud (Forza Italia)
Carfagna: «Basta con le bandierine. Nessuno avrà il coraggio di far cadere il governo»

17/5/2021 - 12:59

L’INTERVISTA
Carfagna: «Basta con le bandierine. Nessuno avrà il coraggio di far cadere il governo»
La ministra per il Sud (Forza Italia): senza interventi sul Paese perderemmo i fondi Ue

di Paola Di Caro

Le riforme sono «indispensabili» e gli scontri nella maggioranza non metteranno a rischio la tenuta del governo, perché nessuno avrà «il coraggio» di far cadere Draghi. È certa Mara Carfagna, ministra per il Sud. Che difende a tutto campo l’azione dell’esecutivo, invitando alleati e no a non sventolare «bandierine», nemmeno su una legge comunque «necessaria» come il ddl Zan.


Nella maggioranza è scontro sul tema delle riforme: la Lega le rimanderebbe al prossimo governo, il Pd le vuole ora. Lei?«Senza riforme il Recovery plan semplicemente non esisterebbe: l’Europa condiziona l’erogazione dei soldi al rispetto di un cronoprogramma rigoroso e alla realizzazione di riforme. Senza riforme non avremo né finanziamenti europei, né nuove infrastrutture, né ripresa, né posti di lavoro. Questo governo nasce per fare tutto questo».


ìQuali riforme sono imprescindibili per FI?«Il fisco e la giustizia, in primis, insieme alla semplificazione di ogni processo pubblico, dalla più banale pratica, ai concorsi, ai grandi appalti. Ma nel Pnrr c’è anche una riforma sociale per cui mi sono spesa e ritengo irrinunciabile: l’individuazione dei Livelli essenziali di prestazione, i Lep, che cancellino finalmente il divario di cittadinanza tra Nord e Sud, tra metropoli e aree interne».


Divario di cittadinanza?«Guardi, pochi giorni fa, ho avviato a soluzione un problema trentennale: la cancellazione dell’ultima grande baraccopoli italiana, a Messina. Ottomila persone senza acqua, fogne, strade. Abbiamo stanziato 100 milioni per la bonifica e per dare case decenti alle famiglie, e nominato commissario il prefetto. Situazioni così non possono più essere tollerate in un grande Paese come il nostro».


Però tensioni esistono anche su leggi di iniziativa parlamentare come il ddl Zan: va votato o accantonato?«Una legge contro l’omofobia e la transfobia ci serve. Io stessa ne fui promotrice da ministro, ma scelsi una strada diversa, meno divisiva e ambigua. Queste leggi non possono essere bandierine per marcare il campo».


Teme che la legislatura si interrompa per conflitti o voglia di urne?«La conflittualità, al momento, è più fumo che arrosto. Voglio vedere chi avrà il coraggio di dire agli italiani: scusate, mando a casa Draghi perché penso che io governerei meglio».


Nel centrodestra intanto la competizione Salvini-Meloni è evidente, FI sembra paga anche per la mancanza sulla scena di Berlusconi. Cosa serve al suo partito oggi per essere centrale?«I liberali sono il baricentro della coalizione di governo, non i “parenti poveri” di questo o quello: abbiamo noi il dovere di pensare e comportarci di conseguenza».


Intanto il centrodestra non trova candidati per le Comunali. Su quali figure si dovrebbe puntare?«Il confronto nel centrodestra è cominciato, già in settimana ci saranno passi avanti. Dobbiamo promuovere classi dirigenti all’altezza dei cinque anni di enorme impegno collegati al Pnrr. Penso che anche gli elettori siano stufi di Masanielli: cercano competenza e protezione».


Sta partendo la corsa al Quirinale: quanto influirà sul governo?«Mattarella, con la sua saggezza, è stato presidio e protezione degli italiani non solo in due complicatissime crisi di governo ma anche in una crisi sanitaria ed economica senza precedenti. Non oso pensare cosa sarebbe accaduto al Paese con una guida diversa. Più che alle conseguenze per il governo, penso alla difficoltà di sostituirlo con qualcuno all’altezza».

Intanto cresce la spinta per le riaperture.«Stiamo uscendo dal tunnel, i risultati premiano la strategia del rischio calcolato: le scuole, l’abolizione della quarantena per i turisti, le spiagge, i cinema, gli impianti sportivi, gli spostamenti fuori regione, raccontano una vittoria sulla pandemia inimmaginabile solo due mesi fa. Il governo è pronto a fare il resto per wedding, centri commerciali e posti al chiuso di ristoranti e bar. Ci saranno buone notizie a breve anche sugli orari notturni».


La campagna vaccinale avanza, cosa serve ancora?«Ora bisogna organizzare le vaccinazioni e i richiami nelle località turistiche e sui posti di lavoro: nessuno deve rinunciare alla prima dose solo perché la seconda, magari, capiterebbe nel periodo delle vacanze».



Fonte: Paola Di Caro
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