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Evento davvero memorabile a san Giuliano Terme il 25 luglio a partire dalle ore 18, all'interno del Fuori Festival di Montepisano Art Festival 2024, manifestazione che coinvolge i Comuni del Lungomonte pisano, da Buti a Vecchiano."L'idea è nata a partire dalla pubblicazione da parte di MdS Editore di uno straordinario volume su Puccini - spiega Sandro Petri, presidente dell'Associazione La Voce del Serchio - scritto  da un importante interprete delle sue opere, Delfo Menicucci, tenore famoso in tutto il mondo, studioso di tecnica vocale e tante altre cose. 

Che c'entra l'elenco del telefono che hai fatto, con .....
Le mutande al mondo non le metti ne tu e neppure Di .....
Da due anni a questa parte si legge che Putin, ovvio, .....
È la cultura garantista di questo paese. Basta vedere .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Di Edoardo Fanucci
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Di Antonio Campo
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di Bruno Desidera
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di Matteo Renzi, senatore e presidente di IV
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Da un'intervista a Maria Elena Boschi
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Mauro Pallini-Scuola Etica Leonardo: la cultura della sostenibilità
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Incontrati per caso
di Valdo Mori
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APOCALISSE NOKIA di Antonio Campo
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Il mare
con le sue fluttuazioni e il suo andirivieni
è una parvenza della vita
Un'arte fatta di arrivi di partenze
di ritorni di assenze
di presenze
Uno .....
Nel paese di Pontasserchio la circolazione è definita "centro abitato", quindi ci sono i 50km/ h max

Da dopo la Conad ci sono ancora i 50km/ h fino .....
di Renzo Moschini
Il Pd toscano; una polveriera in mano alla Bonafè

25/5/2021 - 17:27

Il Pd toscano; una polveriera in mano alla Bonafè


Stando alle cronache di questi giorni il Pd Toscano in mano alla Bonafè se proverà a riunirsi rischia di esplodere come una polveriera.
Insomma siamo ridotti che anche riunire gli iscritti – cioè la cosa più normale e ovvia per un partito – ci espone agli effetti dirompenti di una bomba.

Possibile che tutto questo sia avvenuto senza che nessuno abbia avuto consapevolezza dei rischi ai quali ci andava esponendo la Bonafè con le sue sortite pretenziose che con la messa a punto di una politica regionale, che non abbiamo, ha ben poco a che fare.
Quello di cui non siamo stati capaci di dotarci finora, come confermano denunce e scandali che abbondano, dobbiamo riuscire a farlo ora.
Il che vuol dire mettere il partito, e non solo a Firenze, in grado di discutere e decidere senza pistole in mano.
Io aspetto di poterlo fare a Pisa dove è ancora buio pesto con tanto di commissariamento.
Renzo Moschini
 

Fonte: Renzo Moschini
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26/5/2021 - 9:56

AUTORE:
GigiDiTeglia

.............. tutte queste correnti spariscano se chiudiamo bene le finestre .......... e che confluiscano tutte nel nascente gruppo dei " bagliniani " al quale per primo ha aderito il sottoscritto, fedele suddito del Principe del Principato, e portavoce del Principe ( un pò come faceva Casalino con Conte ).
Sempre uniti al seguito del Principe, Lume e guida, della politica di chi senentende. ....... GigiDiTeglia

26/5/2021 - 9:22

AUTORE:
Bruno Baglini, iscritto PD

Voi comunisti rimasti nel Partito Democratico che sognate di ritornare al PCI avete la confortevole scelta di n°32 partiti che si richiamano al comunismo in genere.
Il PCI di Rizzo è rimasto tale e quale anche nel simbolo elettorale che però non va oltre l'1%.
Articolo 1 - LeU sono andati via dal PD seguendo l'ex segretario PD Bersani Pierluigi per prendere le milionate di voti persi da Matteo Renzi (a loro dire) ma con Zingaretti e Letta il PD come preferenze giornaliere cala in continuazione.

A Pisa a forza di contestare i segretari federali (che poi duravano come i gatti vicino l'Aurelia) siamo commissariati alle volte da due commissari uno per ogni tendenza; una comunista ed una democratica.
Quindi è inutile che ogni tre x due i "comunisti" se la prendano con la "democratica" Simona Bonafè; tanto finche non si arriva ad una divisione politica come avvenne con Cossutta e Bertinotti non ci possono essere accordi pieni.

Ultimamente poi si e arrivati all'assurdo ripescaggio di Enrico Letta che da democristiano si mette a fare il comunista sotto la guida di D'Alema, Misiani, Bettini, Zingaretti...coloro che volevano: o Conte o il voto.
...da qui al 3.000 (anno 3.000) c'è da vederne delle belle; intanto menomale che Mattarella, Draghi e Renzi ci sono e Conte alle direttive di Rocco Casalino non più
bona.