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Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative. 

E non c'è da cambiare idea. Dopo aver sostenuto la .....
. . . sul Foglio.
Secondo me hai letto l'intervista .....
L'intervista a Piazza Pulita è di 7 mesi fa, le parole .....
Vedi l'intervista di Matteo Renzi 7 mesi fa da Formigli .....
per pubblicare scrivere a: spaziodonnarubr@gmail.com
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Arabia Saudita
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Incontrati per caso...
di Valdo Mori
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Dalla pagina di Elena Giordano
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storie Vere :Matteo Grimaldi
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Indaco il colore del cielo
non parimenti dipinto
Sparsi qua e là
come ciuffi di velo
strani bioccoli di bambagia
che un delicato pennello
intinto .....
tutta la zona:
piscina ex albergo
tutto in stato di abbandono

zona SAN GIULIANO TERME
vergogna
Incontrati per caso...
di Valdo Mori
MAURO MACARIO

1/6/2021 - 16:51

Mauro Macario mi fu presentato da Franco Bocci  nel 2015.

Franco è l'organizzatore del Premio Nazionale Operetta nonché Direttore Artistico della Compagnia Lirica Livornese.

Fervente organizzatore di numerosi spettacoli teatrali e musicali in numerose zone della Toscana.


Quell'anno il premio fu assegnato al figlio del grande comico torinese per le sue qualità artistiche di  autore, attore, regista di cinema, teatro e tv.

Come poeta tiene dei reading nei Festival internazionali di Poesia oltre ad una copiosa produzione letteraria.

Ha lavorato inoltre con il suo Maestro Léo Ferré.

Nel 1976 curò la sceneggiatura e la regia della prima opera italiana sul fenomeno "droga" con il film Perché si uccidono. 

Si è interessato anche alla 'Archeologia misteriosa' collaborando con Peter Kolosimo.

A seguito di una emozionante visita alla casa di Rimbaud realizzò il film Una stagione all'inferno. 

La lettura di Cesare Pavese lo "portò dalla musica alla poesia" come ebbe a dichiarare in una intervista a Lucrezia Lombardo, precisando inoltre che "è la poesia che mi rappresenta nella mia espressione più autentica".  

Per suo Padre ha scritto alcuni spettacoli e lo ha diretto in varie serie televisive. Ha pubblicato numerosi libri sia di saggistica che di narrativa.


Al termine della serata durante una lunga cena conviviale, alla quale partecipava anche Viviana Larice, una delle attrici preferite dal Padre, parlammo del mondo dello spettacolo di rivista che lo vide protagonista negli anni '65-'75 e di come quel periodo d'oro fosse ormai solo un ricordo.

Narratore attento, preciso e documentato ci parlava con amore di come vivevano gli artisti, il rapporto con il grande pubblico e con i colleghi.

Le nuove riviste nascevano in estate nella villa al mare di Santa Margherita Ligure dove era tutto un via vai di artisti e autori.

Ci raccontava inoltre delle prove, del debutto tanto atteso e delle lunghe tournée che si protraevano per mesi dalle grandi città, con lunghe permanenze, fino ai piccoli teatri di provincia.


Nel libro da lui scritto, Un comico caduto dalla luna, che narra dettagliatamente della carriera artistica di Macario, vi sono numerose testimonianze ed aneddoti di quel periodo.


Dopo quell'incontro lo rividi nuovamente in occasione della serata in ricordo di Viviana Larice quando con alcuni amici ed ex compagni di scena ci siamo ritrovati a Livorno per rendergli omaggio.

Approfondendo le ricerche su di lui noto un volume dal titolo Ballerina di fila che mi era sfuggito ma che al momento era introvabile.

Attraverso lunghe ricerche riesco a procuramene una copia e lo comunico a Mauro. 

"Ma come hai fatto" mi chiede "perché è rarissimo e presto ne uscirà una ristampa."


Questa è la presentazione ufficiale della nuova edizione del volume curata da Puntoacapo:    
"Una storia di iniziazione sentimentale ambientata nel mondo ormai perduto della grande rivista musicale italiana.

La scoperta dei sensi e dell'universo femminile coinvolge un giovane attore al debutto.

Tra le ballerine di fila spicca la figura di una ragazza del nord Europa che si renderà artefice della crescita evolutiva del suo compagno di scena nell'ambito di un amore difficile e struggente.

Lo scenario incornicia un mondo fiabesco: la vita del varietà viene svelata dietro le quinte, nei teatri delle grandi città fino ai più malandati locali di paesini dove i grandi comici del passato evocati compivano la loro missione d'allegria.

L'autore racconta ciò che ha vissuto in prima persona in quel magico mondo di cui forse oggi è l'ultimo testimone."

Il libro mi affascina così tanto che lo lego tutto d'un fiato tanto che occorre una rilettura per assaporare al meglio l'atmosfera e i sentimenti di quel mondo e di quel periodo.

I personaggi sono tutti tratteggiati con cura e dovizia di particolari e facilmente identificabili.

Solo un Poeta come Mauro poteva riportare su carta e farci rivivere quei sentimenti di un mondo ormai scomparso.

Tutto si rivive leggendo le righe che scorrono veloci; dalle sensazioni provate dai protagonisti, ai rumori dello spettacolo, al gusto dei cibi consumati in camera d'albergo o nei ristoranti più famosi, all'odore dei camerini e alla polvere delle tavole del palcoscenico.

La gita di Marco e Erika a Venezia è pura poesia e leggendola si viene avvolti dalla nebbia dal rumore delle onde e si vive insieme a loro una stupenda pagina d'amore.

 

Vi riporto l'incipit  di questo episodio:
"Mauro faceva fatica a seguire Erika che, ammutolita da tanta bellezza, lo procedeva sempre di alcuni metri, svoltando per le calli, percorrendo i bordi dei canali, perdendosi nei vicoli, in preda a un rapimento così infantile e innocente che si batteva ad armi pari con l'incanto di Venezia. Erika spandeva il suo essere nella città più onirica del mondo e Marco s'infrangeva in lei che restituiva al loro amore un sentimento antico quanto i luoghi che stavano visitando"

    Ringrazio ancora Franco per avermi fatto incontrare un artista così completo e testimone ultimo di un mondo di spettacolo che ha avuto molto successo in Italia dal dopoguerra agli anni '70, e vi invito tutti a leggere questo meraviglioso e affascinante libro.

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