Il 15 novembre p.v. L'Amministrazione Comunale di San Giuliano Terme apre la stagione del Teatro Rossini di Pontasserchio, con la direzione artistica di Martina Favilla - Presidente dell’Associazione Antitesi Teatro Circo. Una proposta artistica originale e di grande rilevanza, sostenuta dal Comune di San Giuliano Terme, Regione Toscana, Ministero della Cultura, che posiziona la città di San Giuliano Terme come area della cultura e della multidisciplinarietà con particolare attenzione all’inclusione sociale e alle nuove generazioni, con metodologie innovative.
Da troppo tempo non assaporiamo la vicinanza di amici, che non parliamo in piccoli gruppi, che non ci scambiamo sciocchezzuole o discutiamo (di natura!) e finalmente, complice l’ARCI di Migliarino, riandiamo in giro nel bosco in un “Ciclamando” partecipato e con un piacere grandissimo.
Dal Troncolo, accompagnati dal forestale della Tenuta, entriamo nel magico mondo delle zone umide con l’incontro di una stranissima pianta che appare per un breve tempo per poi sparire sotto l’acqua del Fiumaccio: la Oenanthe crocata, il finocchio d’acqua, altro piacere inaspettato. Proseguendo su la Via del Cinto, appena dopo l’incrocio con la indimenticabile Via Francesca, ecco apparire la perla del bosco: il vero ambiente umido, regno di enormi cipressi calvi con le caratteristiche radici che escono verticali dal fondo della lama per “respirare”, un piacere che si rinnova ogni volta, o per la luce, i colori e lo stato emotivo che uno ha in quel momento.
Poco avanti si incontra la seconda zona umida, l’Unione, più piccola del fratello Fiumaccio, ma con le stesse caratteristiche e qui, addentrandosi in un terreno fangoso che si sta assodando e scavalcando piante cadute, ecco una visione da terzo, quarto… ultimo mondo: un ammasso di rifiuti (90% plastica) che il piacere provato fino allora diventa vero dispiacere, una ribellione alla stupidità inciviltà brutalità di chi si inoltra nel bosco, ma per quale piacere?
Nel volantino che presentava l’uscita in bici vi era un accenno ad una eventuale pulizia che i ciclisti avrebbero potuto, non dovuto ma voluto, fare durante il percorso. Non c’è stato bisogno di dire nulla, dalle borse e dagli zaini sono usciti fuori guanti, sacchetti e sacconi e TUTTI hanno fatto a gara a portar fuori quanta più sporcizia possibile. Non è stato possibile rendere pulita completamente l’area, ma non c’è stato NESSUNO che si sia tirato indietro e, anzi, tutti hanno detto di essere disposti a ritornare per finire quello iniziato.
Ultima tappa il dovuto incontro, piacevole, con le antiche sequoie, un piacere che ci ha fatto dimenticare il brutto precedente incontro e che ci ha accompagnato fine alla Via dei Pini.
Il dolce strausato nome si è rimesso in capo l'amaro prefisso e con quello andiamo verso casa.
Poco dopo, davanti ad un bel piatto di “farfalle con gamberetti e zucchini, fritto di pesce con patatine, dolce acqua e vino", quel nome si riè levato il cappello e siamo ritornati con il “piacere”, piacere del pranzo e della compagnia.
Grazie ai partecipanti e al Circolo ARCI di Migliarino.
Alla prossima!